Autodromo o pista prova? Ecco le differenze
Una recente sentenza della Cassazione dice che il codice della strada vale anche in pista. Ma qual’è la differenza tra autodromo e pista prova?
Conoscete le differenze tra una pista prova e un autodromo? E quali regole valgono sulla prima e quali sull’altra? E il codice della strada? Si applica o no? Facciamo chiarezza e vediamo le differenze tra pista prova e autodromo.
Pista prova, cos’è?
Una pista prova è esattamente ciò che il suo nome dice: un tratto di strada utilizzato per provare un veicolo, un’automobile, una moto. Si tratta molto spesso di tratti di strada privati ed esclusi alla circolazione stradale usati dalle case produttrici dei mezzi o dai team e preparatori sportivi per testare nuove funzioni, set up, assetti, modifiche al motore etc etc…
Lo scopo della pista prova in senso stretto non è agonistico, ma non è neanche ludico-ricreativo: è solo quello di permettere lo svolgimento dei test in modo sicuro eliminando il traffico e permettendo a una moto o ad una auto di girare anche in condizioni limite per effettuare i test necessari. Molto spesso, però, le piste prove sono dentro gli autodromi e i circuiti sportivi costituendone una parte. Ad esempio dentro l’autodromo di Vallelunga esiste una pista prove da circa 1,7 chilometri, contro i 4 chilometri dell’intero circuito.
Piste prova delle case automobilistiche/motociclistiche
Praticamente tutte le case produttrici di auto e moto hanno almeno una pista prova dove testano i propri modelli. Nel caso della Ferrari, poi, la pista di Fiorano viene utilizzata anche per far allenare i piloti e i collaudatori. Le principali piste prove ancora utilizzate in territorio italiano sono:
- Piedimonte San Germano (FR): pista di prova dell’Alfa Romeo di Cassino
- Circuito di Fiorano (MO): pista di prova della Ferrari
- Centro Sperimentale Balocco (VC): pista di prova di FCA
- Arese (MI): pista di prova privata dell’ex stabilimento Alfa Romeo di Arese. Dismessa e poi riaperta nel 2015.
- Melfi (PZ) : pista di prova dello stabilimento del Gruppo Fiat Chrysler
- Nardò (LE): pista di prova per alte velocità
- Pomigliano d’Arco (NA): pista di prova FCA
- Circuito della Fortezza, Scarperia e San Piero (FI): pista privata
- Siracusa: in riconversione, agibile per prove
- Mirafiori (TO): pista di prova FCA
- Vizzola Ticino (VA): pista di prova Pirelli
- Orbassano (TO): pista di prova del Centro Sicurezza e Gallerie Climatiche del Gruppo FCA
- Torino: pista di prova Iveco
- Autodromo di Anagni (FR), sede dell’ISAM (Istituto sperimentale auto e motori)
Autodromo, cos’è?
L’autodromo è un circuito lungo almeno 4 chilometri che serve allo svolgimento delle gare sportive, di auto come di moto o altri veicoli motorizzati. Ha un suo regolamento ufficiale e dotazioni di sicurezza standard e personale qualificato per la sua gestione e manutenzione.
Di conseguenza è più di una pista prove e, quando non è utilizzato per gare e campionati ufficiali, può essere usato come pista prove per test più impegnativi che richiedono lunghezze superiori. Ma, ovviamente, non vale il contrario: una pista prove non può essere usata come un autodromo, anche se può costituirne una parte (come nel caso di Vallelunga).
Gli autodromi attualmente attivi in Italia sono:
- Autodromo nazionale di Monza
- Autodromo di Roma
- Autodromo Pista d’oro, Guidonia Montecelio
- Aerautodromo di Modena
- Autodromo di Vallelunga
- Autodromo di Pergusa
- Autodromo Enzo e Dino Ferrari
- Misano World Circuit Marco Simoncelli
- Autodromo Riccardo Paletti
- Autodromo dell’Umbria
- Autodromo internazionale del Mugello
- Adria International Raceway
- Autodromo nazionale Franco di Suni
- Circuito di Torretta
- Autodromo di Modena
- Circuito di Siracusa
- Autodromo del Levante
- Circuito di Cellole
- Circuito di Lombardore
- Autodromo del Sele
- Autodromo di Franciacorta
- Autodromo Valle dei Templi
- Autodromo Cremona Circuit
- Autodromo Tazio Nuvolari
Pista prova e Autodromo: differenze
Da quanto abbiamo visto fino ad ora dovrebbe essere chiaro che, per la circolazione turistica in moto o auto, dobbiamo recarci in un autodromo e non in una pista prova. A meno che non gestiamo un team sportivo o non siamo una casa costruttrice di auto, moto o componenti e dobbiamo fare dei test, difficilmente potremo avere accesso a una pista prove tutta per noi.
Al contrario tutti possono entrare con il proprio mezzo privato in un autodromo, prenotando e pagando la tariffa oraria e girando insieme ad altri piloti amatoriali. Sempre, però, rispettando il regolamento del circuito e il codice della strada perché una recente sentenza della Cassazione penale ha posto dei paletti precisi.
Autodromo e Codice della Strada
Si tratta della sentenza della Corte di Cassazione Penale 27991/2017, relativa a un incidente avvenuto all’interno del circuito del Mugello tra due moto: una Ducati e una Kawasaki, con la seconda che ha tamponato la prima causando gravi danni al pilota a bordo della Ducati.
La Cassazione ha stabilito che il pilota della Kawasaki aveva torto perché non ha rispettato la distanza di sicurezza minima tra i due veicoli prevista dal Codice della Strada perché, spiega la Cassazione, in caso di “circolazione turistica” (cioè quando non è in corso una gara ufficiale) il CdS va rispettato.