Moto3, Foggia: “Il mio idolo è sempre stato Valentino”
Il giovane talento italiano, leader del CEV Moto3, è pronto a raccogliere la sfida del Mondiale con lo Sky Team VR46: “Possiamo fare molto bene…”
Se il buongiorno si vede dal mattino, grandi cose si profilano nel futuro dell’astro nascente della velocità Dennis Foggia.
Il giovane pilota del Junior Team VR46 Riders Academy, classe 2001 sta dominando la classe Moto3 del CEV (il ‘Mondiale Junior’ della categoria) e alla sua seconda gara di sempre sul palcoscenico del Motomondiale, nell’ultimo GP di Aragon, ha stupito tutti conquistando una fantastica ottava posizione, lasciandosi alle spalle anche i titolari dello Sky Racing Team VR46 Andrea Migno e Niccolò Bulega.
Come già annunciato, il prossimo anno Foggia – già ‘studente’ della VR46 Riders Academy – andrà a sostituire proprio Andrea Migno nel team facente capo all’organizzazione di Valentino Rossi, ed è chiaro che le ottime prestazioni del 2017 hanno già contribuito ad ad alzare il livello delle aspettative nei suoi confronti.
Al Motorland Aragon, il talento romano ha gareggiato con moto e team che lo stanno seguendo nel CEV, ma il suo debutto nel Mondiale Moto3 risale effettivamente al round di Brno di inizio Agosto, quando sostituì Darryn Binder sulla KTM del team Platinum Bay Real Estate e chiuse il GP con un più che dignitoso 14° posto, raccogliendo così i suoi primi 2 punti iridati in carriera.
In una recentissima intervista rilasciata al sito ufficiale del Motomondiale, il giovane centauro italiano ha così raccontato la sua esperienza di quest’anno al massimo livello del motociclismo:
“Ho debuttato a Brno con una moto e un team che non erano i miei. È stato molto emozionate ma non ho saputo, da subito, sfruttare la situazione perché era tutto un po’ diverso da come ero abituato.”
“In gara ho dato il massimo andando a crescere giro dopo giro. Erano condizioni di bagnato e sono molto contento di aver portato a termine la corsa prendendo punti al mio esordio nel MotoGP™, questo senza fare errori”.
“[Ad Aragon] è stata una grande prova: sono partito in quinta posizione, poi sono sfilato terzo. Ho visto che gli avversari prendevano subito feeling; sono riuscito a superare e attaccare.”.
“Purtroppo in rettilineo perdevo un pochettino e non riuscivo a guadagnare posizioni, dovevo mettere in crisi la moto sia in curva sia in staccata per superare. Però è stata una grande esperienza anche perché sono arrivato a sei, sette decimi dalla testa.”
In vista del 2018 e del debutto ‘a tempo pieno’ nel Mondiale Moto3, Foggia si è detto più carico che mai:
“Sarà prima di tutti emozionante e sicuramente avrò molti stimoli dato che sarà il mio primo anno di campionati del mondo. Vengo dal CEV, dovrò imparare molto e apprendere da un team che ha molta esperienza. È una scuderia altamente competitiva e sicuramente l’anno anno possiamo divertirci e fare molto bene”.
“Il CEV è un campionato molto competitivo. Moto e team si avvicinano al livello del Mondiale. Il Campionato Spagnolo sta crescendo e si vede molto la differenza rispetto all’anno passato. Penso che il prossimo lo sarà ancora di più e sarà maggiormente utile per preparare i piloti alle competizioni iridate.”
E alla imprescindibile domanda ‘di rito’ su chi sia stato il suo idolo di gioventù, la risposta di Foggia è stata quanto mai scontata:
“È sempre stato Valentino [Rossi] da quando avevo sei anni. Mi ricordo le sue gare, le vedevo in televisione con mio papà. Il mio rapporto con lui è molto aperto e sincero, Valentino ti mette a tuo agio e ti fa stare tranquillo. Alla fine è come se fosse un tuo amico.”
“Quando ci parli è come se ti conoscesse da tanto tempo. Lui ci sa fare con le persone, è molto bravo a dialogare. Diciamo che per noi della Academy è come se fosse un fratello più grande”.