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BMW G 310 GS 2017

La piccola entry level BMW G 310 GS 2017 prende la natura delle maxi enduro e si presenta al salone Eicma di Milano


Piccola ma con le fattezze da grande. BMW aveva improntato il suo sbarco tra le piccole cilindrate con la G310 R ed ora, al salone Eicma di Milano, punta forte sulla declinazione crossover con la G310 GS, in un allineamento tra agilità, facilità d’uso, ma al contempo versatilità e cura per i particolari. Insomma, stiamo parlando di una GS in miniatura? Si, ma fino ad un certo punto.
Partiamo però dal principio: la G 310 GS è una vera GS: queste le intenzioni di casa BMW Motorrad che quindi, fin dal principio, ha voluto impostare e proporre una moto in linea con la sorellona maggiore.

BMW G 310 GS 2017 – Design

La somiglianza con la best seller della casa dell’Elica inizia proprio dal design: parafango anteriore alto, la coda corta e sagomata, le proporzioni compatte con un asse corto, una ruota anteriore da 19 pollici ed una corsa della forcella estesa per avere la tipica guida di una crossover. Linee essenziali come la natura di questo modello prevede, con l’effige “GS” che si erge sul serbatoio. Plastiche però che mostrano la buona fattura di questa moto, di certo non “cheap” e con due colorazioni care alla marca tedesca.

Da un lato grigio e rosso, dall’altro i colori di BMW Motorrad con la base bianca ed i dettagli blu e rossi. Il gruppo ottico anteriore riprende lo stile della gamma dell’Elica, non dissimile dalla sorella roadster, cosi come non dissimile dalla F800 R, tanto per citarne una. Insomma, look spartano si, ma rifinito, classicamente da maxi enduro, ma nelle proporzioni di una piccola entry level.

BMW G 310 GS 2017 – Motore e tecnica

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Il motore è il medesimo della sorellina roadster ovviamente, ed è il monocilindrico raffreddato a liquido di 313 cc con quattro valvole e due alberi a camme in testa con iniezione elettronica. Un motore con un alesaggio di 80 mm ed una corsa di 62,1 mm. Caratteristica saliente di questo monocilindrico riguarda la disposizione dello stesso, inclinato all’indietro con la testa del cilindro ruotata di 180 gradi. Cosi si ha l’aspirazione nella parte anteriore.

Il motivo è presto detto: in questo modo si ha una migliore alimentazione con una migliore miscela aria-benzina. Inoltre, in BMW sostengono che questa disposizione ha permesso anche dei vantaggi positivi in termini di architettura della moto. La potenza si attesta a 34 cavalli a 9500 giri mentre la coppia arriva a 28 Nm a 7500 giri. Peso a secco? 169,5 kg con un serbatoio dalla capacità di 11 litri.

Dal punto di vista ciclistico, come detto precedentemente, in BMW hanno pensato bene di partire dai concetti della sorella maggiore. Telaisticamente ecco un tubolare come ovvio che sia considerando costi e potenze in gioco, oltre allo scopo di questa moto che ha una caratura universale a livello di mercati. All’anteriore si rimane sul classico affidabile con una forcella da 41 millimetri, mentre al posteriore classico forcellone bi braccio, con ammortizzatore posteriore montato direttamente sopra di esso.

L’impianto frenante è coadiuvato da un ABS multifunzione di serie proprio come tutte le BMW. Un impianto ABS a due canali, disattivabile per l’utilizzo su terreni off road ovviamente. Disco da 300 mm davanti, da 240 dietro permettono comunque un ottimo mordente in termini di frenata.

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