Home MotoGP: risorge Pedrosa, che sberla! Rossi secondo manca il trionfo nella gara di casa ma accorcia il gap da Marquez nel mondiale

MotoGP: risorge Pedrosa, che sberla! Rossi secondo manca il trionfo nella gara di casa ma accorcia il gap da Marquez nel mondiale

Chi se l’aspettava il ritorno-sberla di “camomillo”? Otto vincitori diversi nelle ultime otto gare

Toc toc, i 100 mila di Misano, quasi tutti in “giallo” bussano sul gradino più alto del podio ma non è Valentino Rossi a rispondere bensì Dany Pedrosa. Pedrosa chi? Scherzi delle corse! Dani il gentleman, ma dato più volte per pilota “bollito”, un guardaspalle di Marc Marquez considerato inutile e tenuto in Hrc solo per non infastidire il suo capitano, proprio nell’iper annunciato trionfo del Dottore nel suo regno, nel ritorno di Lorenzo e in quello altrettanto strombazzato di Marquez, mette gli artigli e graffia così forte con un inseguimento che, alla fine, lo porta a un trionfo sul quale nessuno avrebbe scommesso un solo durino.

Trionfo, va detto forte e chiaro, meritatissimo e valido, costruito col calibro dei vecchi meccanici d’officina, quasi con la clessidra, una opera d’arte sul piano tecnico e agonistico, con sorpassi a fil di spada a danno di Marquez, Lorenzo, Rossi da incorniciare nel librone dorato degli annali della classe regina.

E da raccontare: do you remember il bollito Daniel quel giorno a Misano?

Giù il cappello, dunque, di fronte a questo Pedrosa che, se non umilia i tre dorati Moschettieri del grande Circus dei Vip presenti al Marco Simoncelli di Misano in una fieria di vanità sempre più lontana da quello che era il Circus del Motomondiale dell’amarcord nato e cresciuto in queste lande emiliano-romagnole e in riva dell’Adriatico, lascia però l’amaro in bocca ai 100 mila fan qui convenuti per un unico motivo: osannare il padrone di casa, Valentino re in pista e star fuori, atteso a quel trionfo tanto vagheggiato quanto mancato.

Che succede? Niente, è la legge di questo straordinario quanto imprevedibile sport delle due ruote a motore, sempre più legato alle diavolerie tecnologiche, elettronica, set up, Brk, gomme e gommine e chi più ne ha più ne metta.

Così, senza che nessuno o quasi se ne accorga la MotoGP 2016 trova in Pedrosa l’ottavo – per ora! – vincitore nelle ultime otto gare, dopo Lorenzo (tre vittorie), dopo Marquez (tre vittorie), dopo Rossi (due vittorie), dopo gli ousider Miller, Iannone, Crutchlow, Vinales una vittoria a testa. Se questo non è un record! Anzi è roba da segnare nella storia!

La classifica di Misano? A chi importa! Rossi secondo (+2.837) ma sempre primo nel cuore di (quasi) tutti. Lorenzo a podio (+4.359) davanti a Marquez (+9.569), sfilatosi via via, poi Vinales (+15.467), i ducatisti Dovizioso (+19.671) e Pirro (+22.936), Crutchlow (+25.702), Espargaro (+27.155), Bautista che chiude la top ten e un’altra corsa (+33.968).

E il campionato? Rossi rosicchia ancora punticini preziosi al capoclassifica Marquez, adesso con le distanze ridotte a meno 43 punti. Il mondiale resta aperto. Meglio così.

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