Home Ciao Luis Salom, ragazzo sanguigno, pilota con un sogno spezzato

Ciao Luis Salom, ragazzo sanguigno, pilota con un sogno spezzato

Non aveva nemmeno 25 anni il pilota spagnolo, deceduto dopo la caduta durante la seconda sessione di prove libere sul circuito di casa

Quelle sensazioni, quei brividi lungo la schiena. Quelle parole difficili da trovare. Per chi ama questo sport, per chi lo pratica, i piloti – tutti – sono dei paladini, degli eroi. Ecco perchè in questi momenti si porta ad odiarlo. Perchè il prezzo, quel conto che la Signora scura presenta è sempre troppo elevato. Luis Salom era uno di quei paladini, era un pilota. E l’accezione non è casuale.

Perchè il Pilota è quell’uomo, quel ragazzo che acquista uno status, un’attestazione ufficiale. Sei tra i migliori al mondo, dopo averlo bramato, sognato fin da piccolo. Ecco, Salom era uno di quella piccola grande famiglia. Oggi ha percorso il suo ultimo miglio in una curva divenuta maledetta, quella 12 che ne ha decretato la fine della sua permanenza terrena.

Era un sanguigno Luis. Caliente verrebbe da dire. Perchè metteva sempre tutto se stesso in sella alla propria moto. Correva sempre in maniera spettacolare, determinata, uno di quei piloti che – ti piaccia o meno – non puoi fare a meno di notare. Magari cadeva qualche volta di troppo, magari si arrabbiava con se stesso o nel box, facendo volare guanti o caschi. Incarnava però quella passione viva, viscerale, profonda per le moto che lo rendevano umano, fino in fondo, come un ragazzo di 25 anni, innamorato di quello che faceva.

Faceva parte di quella stirpe di piloti spagnoli che la piccola Moto3 lo aveva portato tra i grandi, dopo l’esordio in 125cc. L’esordio nel mondiale arriva nel 2009, come wild card in Spagna con una Honda, poi dieci gare con il team WRB. Si mette in mostra Luis, chiudendo sesto in Gran Bretagna.

Il primo podio arriva però nel 2011, con la squadra RW Racing GP, su un’Aprilia RSA 125. Terzo in Olanda, secondo in casa. Poi l’ascesa, la piccola consacrazione.

Chiude Secondo nel 2012, terzo l’anno dopo in un magnifico duello con Maverick Vinales e Alex Rins. Mi colpì fortemente quando in Inghilterra, con una caviglia malconcia, riuscì a conquistare una vittoria eccezionale con la sua KTM. Perchè Luis era anche uno tosto.

Non vinse il mondiale, lo sfiorò solamente per poi passare in Moto2. Anni difficili, complicati a livello prestazionale con il team di Sito Pons, conditi comunque anche da dei podi: secondo in Italia, terzo in Argentina.

Aveva bisogno di ritrovarsi un pochino quest’anno, in una classe particolare, strana da interpretare. Ecco perchè il passaggio nel team SAG sembrava una bella scelta. Quel podio nel Round del Qatar era stato un bell’inizio di stagione. Un podio afferrato con le unghie e con i denti contro Simone Corsi.

Era così Salom: dava tutto quello che aveva, fino in fondo. Fino ad oggi, a quelle sensazioni che ti gelano il sangue, che ti fanno stare male, e che devastano l’animo. Verrebbe da dire “troppo giovane, troppo presto”, in realtà non c’è mai un solo “troppo”. Fa solo male dover raccontare come uno di quei ragazzi che ogni domenica esaltano appassionati, giornalisti, tifosi, piloti occasionali e colleghi, brutalmente non ci sia più, che quel sogno, quella magia si sia spezzata fatalmente. Quasi in un battito di ciglia, ma con il peso di un macigno.

Fa male che non ci sia più Luis. Che la terra ti sia lieve.

Luis Salom: la carriera

Esordio 2009 in classe: 125cc
Miglior risultato finale: 2º
Gare disputate: 118
Gare vinte: 9
Podi: 25
Punti ottenuti: 936
Pole position: 4
Giri veloci: 7

Moto2 Barcellona 2016: Luis Salom non ce l’ha fatta

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Conferenza stampa ufficiale MotoGP: “in seguito all’incidente in Moto 2 al circuito di Catalunya, purtroppo dobbiamo riportare la morte di Luis Salom. La sessione è stata immediatamente messa sotto bandiera rossa. Sono arrivate due macchine mediche e due ambulanze per permettere i trattamenti per il 25enne, ed anche l’elicottero medico è stato fatto alzare“.

“Date le sue condizioni è stato deciso di trasferire il pilota all’ospedale di Cataluniya. E’ stato operato, ma per le sue condizioni è morto alle 16.55 ora locale.”

ore 18:20 – : la Race Direction ha deciso che il programma di domani verrà rispettato. Tutti i piloti della MotoGP al termine della riunione, stanno andando per un sopralluogo alla curva 12.

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ore 16:34 – A Sky Sport 24 Miguel Oliveira ha raccontato le dinamiche dell’incidente dato che si trovava alle spalle del 24enne pilota maiorchino. “Luis Salom ha perso l’anteriore ad inizio curva ed è andato dritto sulle protezioni (airfence). Poi non ho visto altro e non ho visto l’impatto perchè ho dovuto curvare”.

ore 16:00 – Secondo quanto riferito da Sky Sport, Luis Salom sarebbe stato trasportato in ambulanza – passando per il centro medico – verso l’ospedale di Barcellona,, per caricare altri due medici che servirebbero per le operazioni di stabilizzazione del pilota.
Salom sarebbe – condizionale d’obbligo – rianimato a bordo pista dal personale sanitario.

ore 15:54 – A dispetto di quanto stava accadendo, Luis Salom è salito in ambulanza, con dentro la madre ed il suo manager. L’elicottero quindi non si è alzato con il pilota che andrà comunque in ambulanza all’ospedale di Barcellona.

Luis Salom Crash FP Moto2 Catalunya

ore: 15:42 – Mancavano 24 minuti al termine della seconda sessione di prove libere, quando di colpo la bandiera rossa è iniziata a sventolare sul circuito di Barcellona. In terra, vicino alle barriere c’è sdraiato Luis Salom.

Arriva il personale di pista. C’è un’apparente aria di tranquillità. Tutti si muovono circospetti, molto piano, ma al contempo non si capisce allora il perchè di questa bandiera rossa. Una barella spinale è pronta.

Passano i minuti. Tanti, troppi. Arriva l’ambulanza ma Salom rimane attorniato dal personale, raggiunto anche dal personale medico che inizia a svolgere il proprio lavoro con calma, prassi, senza troppa concitazione.

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Alfine una comunicazione ufficiale. Luis Salom non passerà per il centro medico, ma andrà direttamente all’ospedale di Barcellona con l’elicottero.

Non è dato sapere ancora cosa sia successo alla curva 12 al bravo pilota spagnolo, ne abbiamo informazioni sulle condizioni fisiche, perciò qualsiasi speculazione o ipotesi dettate da immagini extra o da sensazioni non appartengono al nostro lavoro.

Vi aggiorneremo non appena vi saranno ulteriori sviluppi. Le FP2 Moto2 sono state cancellate.

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