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Biaggi “capolavoro”, corsaro e mattatore

Max Biaggi mette a segno una splendida doppietta a Misano e allunga nel mondiale SBK 2012


La mirabile doppietta di Max Biaggi, con il tricolore sul pennone più alto e l’inno di Mameli per due volte sui cieli di Romagna, ha trasformato la tappa iridata di San Marino in un vero e proprio Gran Premio d’Italia. Una corsa così (specie gara uno), come quella di oggi sul circuito Marco Simoncelli di Misano, vale da sola un campionato del mondo.

Non solo per le vicende (soprattutto il ko di Checa in gara due) che consentono a Biaggi di scavare un solco pesantissimo in classifica, ma per il valore messo sulla bilancia dal “corsaro” e dalla sua Aprilia, trionfatori da incorniciare, dopo una Superpole sofferta e su un circuito dal feeling difficile. Il palmares di Biaggi non è avaro di giornate mirabili. Ma gara uno di oggi è il capolavoro in SBK del fuoriclasse romano, da “corsaro” lanciato all’arrembaggio a “mattatore” che sgomina ogni avversario.

Così le polemiche vecchie e nuove sono chiuse nel cassetto polveroso di chi, accecato dal tifo, non vuole accettare la realtà che illumina uno dei più grandi campioni del motociclismo mondiale, ultra quarantenne, tutt’ora protagonista nella cronaca di una corsa e di un campionato mondiale, ma già consegnato nell’albo dei miti del firmamento di questo nostro meraviglioso sport.

Davvero una giornata stupenda per il motociclismo tutto: grazie Max! Grazie Aprilia! Grazie a tutti gli altri splendidi protagonisti della SBK, campionato non certo privo di pecche, ma capace di fare del motociclismo uno sport da seguire e da amare. Non con le fumoserie multicolori del gossip, ma con il linguaggio incandescente della pista.

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