Home MotoGP, Honda: un telaio diverso per risolvere i problemi di chattering della RC213V

MotoGP, Honda: un telaio diverso per risolvere i problemi di chattering della RC213V

HRC sta seriamente pensando di provare un telaio nuovo o modificato per venire a capo dei problemi di chattering di Stoner e Pedrosa: leggi le dichiarazioni di Gabbarini, capo dello staff tecnico di Stoner.


Cristian Gabbarini, responsabile dello staff tecnico di Casey Stoner, ha confermato che i problemi di chattering della nuova Honda RC213V stanno costando al campione del mondo diversi decimi di secondo al giro: la vibrazione in frenata ad ingresso curva infatti impedisce all’australiano di spingere al 100%, come vorrebbe. Il problema é dovuto alla nuova mescola ‘soft’ di Bridgestone, che é stata introdotta in seguito alle richieste dei piloti per una gomma che si scaldasse più velocemente in modo da evitare pericolosi ‘high-sides’ su gomma ancora fredda. I tecnici HRC non sono ancora stati capaci di trovare una soluzione, ma un telaio nuovo o modificato dovrebbe essere testato da Stoner e Pedrosa nella giornata di test immediatamente successiva al GP di Portogallo (in programma all’Estoril il 6 Maggio).

E’ difficile fare una valutazione precisa – ha confermato Gabbarini – ma credo che [il problema di chattering] gli costi sicuramente almeno qualche decimo al giro. E’ impossibile spingere al 100% se non ricevi il giusto feedback dalla gomma, quindi devi sempre mantenere un certo margine ‘di sicurezza’. Le condizioni di aderenza poi possono fare una grande differenza. In generale si può dire che la nuova gomma aumenti di molto i problemi di chattering sulla nostra moto, ed é una cosa di cui ci siamo accorti subito, quando abbiamo provato la gomma morbida la prima volta: su alcune piste siamo riusciti a ridurre il problema entro livelli accettabili, ma in Qatar ci ha dato grossi problemi davvero. Ogni volta che la moto scende in pista le condizioni di grip possono essere diverse, e quindi il chatter aumenta o diminuisce ogni volta.”

Sfortunatamente per Casey – ha proseguito Gabbarini – il problema si verifica da quando inizia la frenata ad ingresso curva fino alla fine dell’uscita dalla curva stessa, e quindi ha chattering per l’intera curva, da quando frena a quando riapre l’acceleratore, con il problema che passa dall’anteriore al posteriore. In pratica ha la sensazione che la gomma ‘saltelli’ sulla superficie dell’asfalto, ed é una cosa che abbiamo potuto verificare anche dai nostri dati. Abbiamo delle idee su come migliorare la situazione, ma se ci arrivasse qualcosa dalla fabbrica sarebbe più che benvenuta, perchè un problema di questo genere và risolto il prima possibile.” Leggi le altre dichiarazioni di Gabbarini dopo il ‘continua’.

MotoGP 2012 - Qatar - Gara
MotoGP 2012 - Qatar - Gara
MotoGP 2012 - Qatar - Gara
MotoGP 2012 - Qatar - Gara

Non credo si tratti di qualcosa di irrisolvibile – puntualizza Gabbarini – ma dobbiamo valutare la cosa e lavorarci duramente: forse c’é qualcosa che possiamo modificare. Di solito, quando si verificano problemi di chattering, la cosa é dovuta a una combinazione di fattori: il livello di aderenza, la durezza della gomma e la rigidità del telaio, ma per noi é ancora troppo presto per definire in cosa consista il nostro problema.” Anche Pedrosa ha avuto problemi di chattering, ma per Gabbarini la cosa ha un maggiore impatto su Stoner a causa del suo stile di guida: “So che anche Dani patisce un poco questo problema, ma meno di Casey: dipende molto dallo stile di guida. Casey é un pilota che mette molta forza sulla gomma per trovare un buon grip, ma quando si stressa un pneumatico in quella maniera il chatter aumenta. Casey frena molto forte e molto ‘dentro’ alla curva, e questo mette molta forza sull’anteriore, mentre in uscita gli piace raddrizzare la moto rapidamente e questo mette molta forza sul posteriore.

Stoner crede che una soluzione radicale – tipo un nuovo talaio – sia da ritenersi come una specie di ‘ultima possibilità’ per venire a capo della questione. “Il chattering é un problema molto penalizzante per noi – ha commentato il Campione del Mondo – per cui credo che se riusciremo a liberarcene o a limitarlo in modo considerevole saremo davvero a posto. I ragazzi dell’HRC stanno facendo un grandissimo lavoro per cercare di sistemarlo, perché io non sono l’unico pilota Honda a lamentarsene: se riusciranno a risolvere il problema ci toglieremo sicuramente molte soddisfazioni. Se riuscissero a risolvere la cosa tramite lo studio e l’analisi dei dati sarebbe una gran cosa, ma se servisse qualcosa di completamente nuovo allora dovremo seguire quella strada. Tuttavia questa sarebbe una specie di ‘rimedio estremo’, per ora cercheremo di fare il meglio possibile con quello che abbiamo.”

via | MCN

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