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Conclusa la Milan to Birmingham Expedition

Partita il 24 ottobre, si è conclusa la Milan to Birmingham Expedition a cavallo della prima Sterling Autocycle di The Black Douglas Motorcycle Co. All’arrivo in Inghilterra, dopo 1.400 km, la moto è stata consegnata al primo dealer Inglese, Monday Mo. Co. di Birmingham.


Nonostante le temperature invernali e il clima proibitivo della fine di ottobre, il fondatore della The Black Douglas Motorcycle Co. ha deciso di non spedire la Sterling UK 001 ma di guidarla personalmente fino a destinazione. L’obiettivo era chiaro fin da quando vi abbiamo presentato il progetto alcune settimane fa: la Sterling Autocycle non è solo elegante e raffinata ma, seppur non destinata ai lunghi tragitti per sua concezione, è una moto perfettamente funzionale e affidabile, in grado di offrire le emozioni di guida di una moto vissute come si faceva un tempo, inconvenienti meccanici esclusi, o quasi. Il viaggio stesso ha rappresentato un rigido test: percorrere un lungo tragitto in tre giorni affrontando tutti i tipi di condizioni meteo per superare i limiti della moto.

Questo traguardo anticipa il percorso che porterà all’ottenimento del Certificato d’Omologazione Europeo entro la fine dell’anno. La protagonista della Milan to Birmingham Expedition è la Sterling Autocycle nella versione Countryman Deluxe, il modello top di gamma. Si tratta dell’ultima evoluzione di questo modello, costruito con metodi artigianali e caratterizzato da una linea che ricalca fedelmente quella delle cosiddette sottocanna, costruite fino agli anni Venti, ma dall’affidabilità di un motore e un impianto elettrico moderni.

Il telaio rigido in acciaio al carbonio è un doppio trave sovrapposto a culla aperta, che ospita un monocilindrico a 4 tempi da 250 cc con poco più di 14 CV a 6.000 giri e 18,3 Nm a 4.500 giri. La piccola cilindrata unita al peso complessivo del mezzo limitato in soli 104 kg, ha permesso alla Sterling di consumare durante il viaggio Milano – Birmingham una media di 30km/l su strade statali a velocità comprese tra i 60 e 80 km/h. Il serbatoio è internamente diviso in due camere, una destinata ai 9 litri di carburante, l’altra a contenere l’impianto elettrico, una soluzione spesso usata da molti customizer. La dotazione ciclistica comprende una forcella di tipo Girder ricavata da fusione e parti dal pieno, ruote da 21″ calzate da pneumatici da 3.00” e freni a tamburo. Il peso è contenuto in soli 104 kg.

L’avventura “Milan to Birmingham Expedition”, seguita anche sulla pagina facebook dell’azienda, è durata in totale tre giorni, un viaggio attraverso l’Europa toccando molte città tra cui Milano, Aosta, Chamonix, Dijon, Reims, Calais, Dover, Londra, Old Warden e infine Birmingham. La prima tappa Milano – Dijon ha visto la piccola Sterling Autocycle transitare per il traforo del Monte Bianco e percorrere in tutto 620 km in pieno rodaggio. Nonostante questo, il mezzo si è comportato bene e ha dato il meglio di sé anche in salita e nei passaggi di montagna più impegnativi, grazie alle prime 4 marce ravvicinate. Dal pilota è stata esclusivamente avvertita qualche vibrazione sopra i 65 km/h. La velocita media della prima giornata di viaggio è stata di 60 km/h.

La seconda tappa si è sviluppata tra Dijon e Calais, un tragitto di circa 420 km. Le vibrazioni in precedenza percepite si sono notevolmente ridimensionate, a conferma della loro origine legata all’assestamento del mezzo. La velocità massima raggiunta è stata di 90 km/h, la velocita media di 65 km/h e il consumo medio registrato oltre 25 km/l. Nessuna rottura o inconveniente ha rallentato la spedizione e i suoi pionieri. Neppure la pioggia battente ha fermato la piccola Sterling.

La terza tappa è iniziata con un incontro, Luc Gille, personaggio incredibile alla guida di un pick-up Citroen del 1931, appassionato di vetture e moto d’epoca, nonché probabile futuro rivenditore per la provincia di Calais. Il trasferimento in traghetto da Calais a Dover ha dato il via all’ultimo tratto su strada segnato da 265 km di campagna inglese. Un’interessante tappa intermedia a Old Warden in compagnia di Andy Jones, ha permesso la visita alla Shuttleworth Collection e al più antico aeroplano di produzione inglese ancora funzionante: un monoplano Blackburn del 1912.

Infine, gli ultimi 100 km verso il dealer Monday Mo. Co. a Birmingham. La velocità massima raggiunta in questo tratto è stata di 113 km/h e una media di oltre 80 km/h. La moto si è slegata completamente e le vibrazioni rientrate nella norma. All’arrivo, Benny Thomas direttore di Monday Mo. Co., ha accolto il gruppo e dopo una breve cavalcata sulla Sterling Autocycle, ha dichiarato:

“è stato uno splendido giro inaugurale, lungo le strade fuori Birmingham mi sono immerso nella campagna inglese fino a perdermi ma la cosa non mi ha minimamente preoccupato, mentre la Sterling borbottava lungo quelle tortuose Mi piace guidare questa moto”.

Messa alla prova in questi 1.400 chilometri percorsi in tre giorni, la Sterling Autocycle Countryman Deluxe ha regalato grandi soddisfazioni rivelandosi una moto piacevole da guidare, maneggevole e poco impegnativa. A dimostrazione della bontà della fase progettuale, gli unici inconvenienti registrati sono stati la rottura del clacson, quindi un componente di terze parti, e quella di un bullone di una delle staffe che fissano lo scarico al telaio, problema già corretto sui motoveicoli in produzione con l’aggiunta di una terza staffa.

I numeri della Milan to Birmingham Expedition 2014: 1.400 chilometri percorsi su strada 3 giorni di viaggio
Velocita massima raggiunta 113 km/h
Consumi medi: 30km/l su strade statali a velocità comprese tra i 60 e 80 km/h.

foto Simone Romeo

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