MotoGP, Bautista: "Abbiamo imboccato la strada giusta"
Lo spagnolo del team Honda Gresini centra il miglior tempo nel Day-1 di Sepang: "Merito del nuovo ammortizzatore Showa."
Nella prima tornata di test MotoGP a Sepang, lo spagnolo Alvaro Bautista non era stato tra i piloti più brillanti in pista: alla fine dei tre giorni, l’alfiere del team Go&Fun Honda Gresini giaceva infatti sul fondo della Top 10 con un miglior crono personale di 2:00.788, a oltre 1″ dal nuovo record della pista fatto segnare in quell’occasione dall’oggi infortunato Marc Marquez (Honda Repsol).
Oggi, nella prima giornata del secondo test ufficiale IRTA a Sepang, lo spagnolo ha invece portato la sua Honda RC213V del team italiano davanti a tutti, facendo segnare un buon 2:00.848 su una pista in condizioni largamente peggiori rispetto a 3 settimane fa. Bautista è uscito vincitore da un combattuto duello ‘a distanza’ con la FTR-Yamaha del connazinale Aleix Espargarò (NGM Mobile Forward Racing), con il quale si è ripetutamente scambiato il posto in cima alla graduatoria dei tempi negli ultimi 30 minuti della sessione odierna.
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Per Alvaro Bautista, viste le premesse, si tratta quindi di un risultato di grande prestigio, e nel suo commento di fine giornata lo spagnolo ha sottolineato anche un’importante modifica tecnica che ha consentito un tale exploit:
“E’ stato un giorno di prove veramente molto positivo! Abbiamo lavorato molto bene sul posteriore della moto, un’area che a inizio mese ci aveva dato qualche problema di troppo, ottenendo ottimi riscontri: la Showa ha realizzato un nuovo ammortizzatore alquanto differente da quello usato finora, che si è subito dimostrato adatto alle nostre esigenze. Oltre ad aver segnato dei buoni tempi, nonostante la pista fosse in condizioni peggiori rispetto al primo test, sono contento soprattutto perché il mio feeling con le nuove gomme Bridgestone è migliorato tanto e adesso ho buone sensazioni mentre guido. Abbiamo imboccato la strada giusta: domattina continueremo a lavorare, concentrandoci anche sull’anteriore, mentre nel pomeriggio se ne avremo la possibilità vorremmo provare una prima simulazione di gara”.
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Il suo compagno di squadra, il giovane britannico Scott Redding, ha lavorato principalmente sulla ciclistica della sua Honda RCV1000R, provando alcune soluzioni di sospensioni e variando le geometrie. Il suo miglior crono a fine giornata è stato di 2:03.553, di 3 decimi più veloce rispetto alla sua miglior prestazione nel primo test malese, ma questo non gli è bastato per andare oltre il 18° posto in classifica, a 2″7 dal miglior crono del suo compagno di squadra e a 1″3 dalla migliore Honda ‘Open’ in pista quella di Nicky Hayden (Drive M7 Aspar, 2:02.227). Il talentuoso pilota inglese rimane comunque un rookie della Premier Class, e il suo giudizio sulla giornata di oggi è abbastanza positivo:
“Oggi abbiamo lavorato bene soprattutto all’inizio, provando varie soluzioni di sospensioni e variando le geometrie, ma purtroppo al momento non siamo ancora riusciti a trovare qualcosa che ci faccia fare un significativo passo in avanti, per cui i nostri tempi non sono scesi molto. C’è da considerare che oggi la pista non era nelle stesse condizioni incontrate a inizio mese, quindi è positivo che Hayden, ad esempio, sia andato comunque veloce, e ciò ci rende fiduciosi: siamo convinti che potremo ridurre il gap da Nicky, ma dovremo riuscire a smuovere un po’ questa situazione. Continueremo a lavorare, soprattutto per quanto riguarda la frenata, mentre sul fronte dell’elettronica abbiamo raggiunto un buon setting”.
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Grande soddisfazione per il risultato odierno anche da parte del team manger Fausto Gresini, sicuramente molto sollevato dalla ‘rinascita’ di Bautista dopo che la prima tornata di test in Malesia aveva fatto presagire un inizio di stagione tutto in salita:
“Sono molto soddisfatto di come sono ripartiti i nostri test invernali: Alvaro è stato incisivo durante tutto l’arco della giornata, con ottimi tempi nonostante la pista non fosse nelle migliori condizioni; è positivo soprattutto il fatto che le sue sensazioni in moto siano migliorate rispetto a quanto avvertiva durante i primi test effettuati a inizio mese: significa che la squadra, assieme ai nostri partner tecnici, tra cui Showa, ha lavorato molto bene. Per quanto riguarda Scott, sappiamo bene che è ancora in una fase di apprendistato: dovrà continuare a progredire gradualmente e a capire la RCV1000R, una moto sicuramente non semplice da interpretare per un debuttante in MotoGP. Anche oggi Hayden è risultato il migliore tra i piloti che dispongono di questa moto: il nostro obiettivo rimane quello di migliorarci e giocarcela con lui, e sono convinto che ce la faremo”.
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