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MotoGP: le brutte figure di Losail

Gli occhi di tutti, ovviamente, sono stati attirati dalla bella lotta per la vittoria. Fino a 2/3 di gara era incerto il vincitore, e la zampata finale di Casey Stoner non ha rovinato il divertimento perchè alle sue spalle qualcuno se le dava di santa ragione. Oltre questo, oltre i riflettori puntati sui primi, c’è


Gli occhi di tutti, ovviamente, sono stati attirati dalla bella lotta per la vittoria. Fino a 2/3 di gara era incerto il vincitore, e la zampata finale di Casey Stoner non ha rovinato il divertimento perchè alle sue spalle qualcuno se le dava di santa ragione. Oltre questo, oltre i riflettori puntati sui primi, c’è l’altra Losail, quella dei delusi e dei deludenti. Al top di questa classifica c’è di sicuro il team Pramac.

Ci sono voluti meno di 10km per vedere le due ducati verdastre fuori competizione. Alla partenza Randy De Puniet smanaccia il gas come se fosse un pivello, a moto quasi dritta, e l’highside è stato inevitabile. Per completare il pasticcio, la moto ruzzolante va a finire proprio sulla mano di Loris Capirossi, che lamentando un forte dolore si è ritirato ai box, temeva la frattura.

Randy fa il mea culpa: “Mi spiace per la caduta e per la sfortuna di aver colpito il mio compagno di box. Il pneumatico posteriore era probabilmente ancora freddo nel lato sinistro e appena ho aperto l’acceleratore la moto è partita in aria e io mi sono trovato con il muso sull’asfalto. E’ davvero un peccato perché eravamo molto fiduciosi dopo il buon warm che avevamo svolto. Non ci rimane che pensare a Jerez dove tra due settimane cercheremo di riscattare questo sfortunato fine settimana.”

E Loris che ne pensa? “Deluso, ma nelle corse sono cose che possono succedere. Mi spiace molto che sia dovuto succedere con il mio nuovo compagno che non ha comunque colpe. Ripeto, nelle corse può accadere di tutto. Ora speriamo che la fortuna giri e ci venga un po’ incontro. L’unico aspetto positivo è che la mano non è rotta, sentivo molto dolore e qualche preoccupazione l’ho avuta, ma a Jerez ci saremo!” . Capirex è stato fin troppo benevolo nelle dichiarazioni, la saggezza degli anziani…

Che dire di Toni Elias? Pessimo tutto il weekend, sempre appeso come una scimmia ma fermo come un paracarro. Mentre viaggiava in ultima posizione, è incappato in una caduta in staccata bloccando la ruota anteriore. E’ stata una brutta botta, ma nessuna conseguenza per lui: “Questo weekend è stato veramente duro sia per me che per il team. Abbiamo avuto troppi problemi con la moto, provando diversi setup. Non potevamo andare più forti di così e infatti sono caduto, mi dispiace. Voglio cancellare questo brutto weekend e ricominciare da Jerez”. Probabilmente Toni si è immolato per fare arrivare Karel Abraham ultimo, sarebbe un valido argomento.

Nicky Hayden non sappiamo se metterlo sulla gogna o lasciarlo in libertà vigilata. Il suo nono posto a 27 secondi di ritardo è davvero brutto per un pilota ormai esperto di Desmosedici… invece è riuscito ad arrivare dietro Rossi (ducatista novello a mezzo servizio) di 11 secondi. Pessima performance, direi gogna per lui.

Per finire, le ultime ruote del carro: Hector Barberà, che in prova sembrava dovesse spaccare il mondo. Primo delle ducati per qualche sessione, addirittura nella top6 delle libere, e una ciofeca in gara: si è fatto risucchiare dal gruppone per finire addirittura penultimo. A quanto pare ci sono stati problemi inspiegabili con la ruota posteriore: “Stiamo vagliando le ipotesi per capire cos’è successo alla gomma”… mescole aliene? Karel Abraham, invece, è una conferma. Ha rischiato di arrivare penultimo, ma il fato (o il sacrificio di Elias per la giusta causa) ha riportato il raccomandato per eccellenza in ultima posizione. Le aspettative del team e del pilota, dopotutto erano queste, quindi nessuna particolare delusione per la squadra e gli appassionati a casa.

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