Home Bradley Smith: “Le ‘Open’ arriveranno in prima fila”

Bradley Smith: “Le ‘Open’ arriveranno in prima fila”

L’inglese di Yamaha Tech3 si prepara alla seconda stagione in MotoGP: “Sfrutterò al massimo questa opportunità, ma non so quando avremo il cambio seamless.”


Fatta eccezione per il ‘marziano’ Marc Marquez, Bradley Smith è stato il miglior rookie della MotoGP 2013, ma vista la scarsa concorrenza, irrimediabilmente penalizzata da pacchetti tecnici certamente non all’altezza della sua Yamaha YZR-M1, non si può certo dire che questo sia un risultato molto significativo. All’inizio della scorsa stagione c’erano diversi dubbi nei confronti del giovane inglese, a detta di molti ‘non meritevole’ di una moto ambita come la M1 Tech3 a causa dei pochi risultati ottenuti in Moto2, ma Smith ha fatto del suo meglio per scrollarsi di dosso questo scetticismo.

La sua stagione 2013 si è chiusa con un crescendo sicuramente positivo, ma sicuramente nulla per cui gridare al miracolo: nel suo bilancio finale c’è il 10° posto in classifica piloti, tre ’sesti posti’ (Catalunya, Sachsenring e Phillip Island), 13 gare chiuse nella top 10 e tre qualifiche che gli sono valse la partenza dalla seconda fila (Assen, Brno e Valencia). Incassata la conferma per un’altro anno, nel 2014 Smith avrà come compagno di box un rookie d’eccezione, il Campione del Mondo della Moto2 Pol Espargarò, che sicuramente ha tutte le carte per dargli del filo da torcere.

Il 23enne di Oxford sa che non può permettersi di sfigurare nel confronto col neo-arrvato, e per questo si dice pronto a dare il massimo. Nel test post gara di Valencia dello scorso Novembre, con le moto più o meno in configurazione 2014, Smith terminò a sorpresa la ‘tre giorni’ con la seconda posizione assoluta, a tre decimi dalla Honda RC213V ufficiale dell’allora freschissimo Campione del Mondo Marc Marquez: se vogliamo considerarlo come inizio della stagione 2014, non è stato affatto male. Lo dice lo stesso Smith:

“Se questo è il livello di partenza, noi (Tech3) dobbiamo afferrare l’opportunità con ambo le mani e vedere fin dove possiamo arrivare. La squadra Factory continuerà sempre ad andare avanti con lo sviluppo e a migliorare – questo è normale – ma la Yamaha ha comunque grosso riguardo per i piloti satellite. Visto che sia Pol che io siamo giovani piloti in crescita, penso che avremo davvero un buon supporto, quindi sono piuttosto entusiasta.”

Uno dei punti interrogativi alla vigilia della nuova stagione è rappresentato dalla reale competitività della nuova categoria ‘Open’, e Smith si schiera tra quelli che pensano che sarà quanto meno al livello dei prototipi satellite:

“Penso che le qualifiche saranno molto più combattute. Vedremo qualche colpo di scena, magari sulle piste con molta aderenza, dove potremo vedere [le moto Open] in prima fila; e sono abbastanza sicuro che FTR-Yamaha riuscirà ad arrivare alla prima fila. Aleix e Colin [Espargaro ed Edwards, piloti del team NGM Mobile Forward Racing che avrà i motori della M1 in leasing] avranno più potenza e più carburante, così potranno tenere l’acceleratore spalancato nei loro giri di qualifica. Non conosco le loro specifiche, ma possono produrre maggior potenza perché, sulla distanza di gara, possono contare su più carburante. E Yamaha gli darà roba buona, senza dubbio.”

A proposito di ‘roba buona’, Smith ha ammesso di non sapere nulla in merito all’arrivo del cambio seamless nel team Tech3. Il nuovo cambio Yamaha, reclamato più volte dagli ‘ufficiali’ Lorenzo e Rossi lo scorso anno, sembra si sia dimostrato davvero efficace in termini di miglioramento della performance della M1, ma Smith ha confessato a MCN di non sapere se e quando Yamaha lo fornirà anche ai team ‘clienti’:

“Non ho sentito nulla a riguardo. Herve [Poncharal, team manager Tech3] mi aveva detto a Valencia di non preoccuparmi di nulla, solo di andar via e star tranquillo per un paio di mesi per poi tornare e ricominciare di nuovo. Mi sono sentito con lui dopo l’inondazione dell’officina, ma quello non abbiamo parlato di moto. Quando li vedrò, Guy (Coulon) e i giapponesi mi diranno come stanno le cose. Mi auguro di averlo. L’ultima volta che ne avevamo parlato sembrava ci fossero più possibilità di averlo che non il contrario. Comunque non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione definitiva a riguardo”.

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