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Ohvale GP-0: il test di Motoblog

Abbiamo testato la nuova Ohvale GP-0, una piccola moto che vuole imitare le ben più grandi supersportive e che riesce a regalare al neofita, ma anche al più esperto, sensazioni quasi da pilota grazie ad un telaio ben bilanciato e ad un motore brioso. Ideale per chi vuole imparare a danzare tra i cordoli e per chi vuole divertirsi con estrema semplicità.


Tra le tante novità che il settore delle due ruote sportive ha sfornato nel 2013, troviamo una piccola ma grande moto che offre a tutti la possibilità di approdare in pista senza costi eccessivi e con estrema semplicità. Stiamo parlando della nuova Ohvale GP-0, la piccola sportiva nata in Italia grazie ad un’idea di Valerio Da Lio, che ha voluto trasmettere attraverso questa sua creazione la passione per le due ruote a chi non è mai stato in pista, ma anche a chi non può permettersi di dedicare troppo tempo a moto più impegnative e costose.

La versatilità di questa piccola moto (attenzione non è una minimoto) viene ampliata grazie all’ampia gamma di accessori disponibili e alla possibilità di scegliere tra la versione a 4 marce e la versione monomarcia, spinte da un propulsore da 160cc la prima e da uno da 110cc l’altra, ed entrambe dotate di una ciclistica all’avanguardia. Nasce così una moto che preferisce dare il meglio di se su un circuito da Supermotard piuttosto che su un kartodromo.

Il primo approccio con questa “motina” lascia un po’ spiazzati. All’inizio si pensa di avere a che fare con una minimoto ma non è così! Una volta in sella, dopo aver preso le giuste misure, si comincia ad apprezzare la dotazione di serie e la qualità dei componenti. Scendere in piega è facilissimo e molto intuitivo ed è un’esperienza che lascerà molto soddisfatti gli appassionati che per la prima volta assaggiano i cordoli, mentre i più esperti rimangono sbalorditi dal suo equilibrio e dalla sua precisione.

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Design ed Estetica

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Indubbiamente, le linee e le forme sono quelle di una sportiva nata esclusivamente per la pista. Con un frontale appuntito ed un posteriore slanciato, la piccola Ohvale GP-0 sfoggia una carenatura leggerissima in Fiberglass preimpregnato, un materiale robusto ma allo stesso tempo leggero ed elastico.

Il serbatoio in alluminio con rubinetto a depressione, a differenza della maggior parte delle minimoto e delle sportive di maggiore cilindrata, si cela al di sotto della carenatura posteriore che unisce il serbatoio al codone, costruito in un unico pezzo per garantire la massima solidità.

Delle piccole nervature regalano alla carenatura laterale un design ancora più moderno ed attuale, che richiama le linee di alcuni modelli di cilindrata maggiore. Il tutto è poi arricchito da alcuni dettagli tecnici che regalano alla piccola Ohvale GP-0 un look ancora più racing!

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La Tecnica

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Come abbiamo già detto, la Ohvale GP-0 è nata per regalare sensazioni “da grandi” tra i cordoli. E proprio per questo motivo gli ingegneri, guidati dal fondatore Valerio Da Lio, hanno dotato questa moto di una componentistica meccanica e ciclistica all’avanguardia, fedele alla tradizione motoristica italiana.

Partiamo dalla base, ovvero un telaio a traliccio perimetrale in acciaio ad alto snervamento interamente Made in Italy, come la maggior parte della componentistica . La sua progettazione è partita dallo studio dei baricentri in contrapposizione alla posizione del pignone, al tiro catena, alla posizione del cannotto di sterzo, all’avancorsa e all’offset delle piastre, il tutto studiato per arrivare ad ottenere un’ottima distribuzione dei pesi che segna un carico del 53% all’anteriore e del 47% al posteriore.

La parte delle sospensioni vanta invece una forcella anteriore uspide-down abbinata ad un ammortizzatore posteriore montato su un solido forcellone in alluminio, regolabile in precarico, idraulica in compressione, ritorno e interasse, grazie ad un innovativo sistema studiato direttamente sul telaio. Il tutto è stato interamente progettato e creato per essere montato sulla GP-0.

Passiamo invece al cuore di questa piccola moto, per essere più precisi ai due cuori che spingono le due versioni della GP-0. La Ohvale ha sviluppato due motori 4 tempi: una da 160 cc per la versione a marce e uno da 110 cc per la versione monomarcia. Il primo sviluppa 16 Cv alla ruota, mentre il secondo arriva a toccare esattamente la metà, ovvero 8 Cv.

Il sistema di scarico è stato creato da Arrow appositamente per la GP-0. L’impianto in acciaio inox e carbonio, con tubi a diametri differenziati, è stato studiato e sviluppato per garantire il massimo delle prestazioni pur mantenendo la giusta rumorosità che sfiora i 92 dB.

A frenare la briosità di questa moto, ci pensa un impianto frenante dotato di freno a disco da 180 mm all’anteriore con pinza radiale monoblocco a quattro pistoncini e da un freno a disco da 155 mm con pinza radiale a due pistoncini, entrambi morsi da pastiglie sinterizzate comandate da tubi in treccia.

Grande attenzione è stata rivolta poi ai dettagli. Numerosi componenti sono stati ricavati dal pieno, mentre ad ognuno è stata offerta la possibilità di scegliere tra una lunga lista di accessori che permettono di personalizzare la propria GP-0.

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La Guida in Pista

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Salire in sella ad una moto del genere, per i più esperti, vuol dire massimo divertimento. La posizione di guida non è paragonabile a quella di una minimoto, piuttosto ad una moto di maggiore cilindrata come una 125, anche se l’altezza è piuttosto limitata. I più alti infatti, a causa delle dimensioni abbastanza contenute, si approcciano alla GP-0 quasi come su una minimoto, anche se il comfort è totalmente su un altro livello. E’ preferibile offrire al cliente la possibilità di scegliere tra diversi kit di selle con altezze variabili.

La posizione delle pedane è azzeccata, così come quella delle piastre di sterzo e l’inclinazione del cannotto. Già da subito si nota come l’ottimo bilanciamento del telaio regali a questa piccola moto una precisione quasi chirurgica tra i cordoli. La versione a marce regala sensazioni da moto, anche se il piccolo propulsore – se pur brioso – non esalta più di tanto. Una versione con qualche cavallo in più sarebbe sicuramente in grado di entusiasmare molto di più anche i più esperti.

La parte delle sospensioni risponde bene agli spostamenti di carico e ai cambi repentini di direzione. La forcella è solida, ma è preferibile una versione dove si possa agire sul settaggio per garantire migliori performance. Le dimensioni molto contenute dell’interasse si apprezzano molto sopratutto quando si spinge forte o ci si ritrova in un’accesa bagarre. La frenata è buona ma, se andiamo a cercare la staccata a limite, la forcella viene messa in crisi e bisogna correggere con maggiore precisione la traiettoria per poter prendere saldamente la corda.

In conclusione, questa piccola ma grande moto si rivela l’ideale per chi vuole imparare a piegare tra i cordoli in tutta sicurezza e senza costi eccessivi, ma è anche un’ottima alternativa per chi conosce già la pista e vuole passare il tempo libero con gli amici giocando a “fare i piloti”!

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Pregi e Difetti

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Piace

Idea di base
Componentistica
Gomme di primo equipaggiamento
Bilanciamento dei pesi
Interasse contenuto
Agilità

Non Piace

Motore poco potente
Frenata un po’ morbida
Dimensioni troppo contenute per i più alti
Mancanza di regolazioni sulla forcella

Tester: Luca Pedersoli

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Scheda Tecnica

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Tipo motore Monocilindrico orizzontale, 4T raffreddato ad aria
Distribuzione Monoalbero, due valvole
Carburante Benzina senza piombo (N.O. min 95)
Alesaggio e corsa 60mm x 57mm / electric start 60mm x 53mm
Cilindrata totale 161,16cc / electric start 149,8cc
Alimentazione Carburatore Mikuni Ø 24 . Filtro aria a spugna
Accensione Elettronica, con candela e bobina esterna
Avviamento Kick start / electric start
Scarico Scarico in acciaio inox. Monosilenziatore Arrow sottosella con fondello in carbonio
Lubrificazione Carter umido. Quantità olio: 0,7l
Cambio A 4 rapporti
Frizione: Multidisco in bagno d’olio
Trasmissione primaria Ingranaggi
Trasmissione secondaria A catena. Rapporto 35/16 (2,333)
Telaio Perimetrale a traliccio
Sospensione anteriore Forcella upside down. Steli Ø33
Sospensione posteriore Forcellone in alluminio. Monoammortizzatore con piggy-back completamente regolabile: idraulica in compressione ed estensione, precarico molla e interasse
Freni anteriore: Monodisco D 180mm. Pinza monoblocco fissaggio radiale a 4 pistoncini. Pastiglie sinterizzate. Pompa assiale con serbatoio integrato. Tubo in treccia metallica
Freni posteriore Monodisco D 155mm. Pinza a fissaggio radiale a 2 pistoncini. Pastiglie sinterizzate. Pompa con serbatoio integrato. Tubo in treccia metallica
Cerchi In lega di alluminio. Anteriore 2,75 x 10″ – Posteriore 3,50 x 10″
Pneumatici Tubeless. Anteriore 3.50 – 10. Posteriore 110/80 – 10
Dimensioni (regolazioni di base) Lunghezza massima: 1470mm
Larghezza massima: 630mm ai semimanubri
Altezza massima: 790mm
Peso a secco 65 Kg*
Serbatoio 2,5 litri

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