TEST Suzuki Gladius 650 2010

TEST Suzuki Gladius 650 2010
L B
Lorenzo Baroni
Pubblicato il 7 set 2010


In tempi di crisi anche le Case costruttrici aumentano le loro attenzioni verso la clientela a basso costo. Negli ultimi anni abbiamo quindi assistito ad un aumentano delle proposte nel segmento entry level della gamma stradale. Dopo i primi prodotti si è anche innalzato notevolmente il livello qualitativo di questo tipo di moto, grazie anche ad un serio impegno industriale da parte di alcune aziende, in particolare di Suzuki e Yamaha sulla scia di quanto già visto con la prima ER-6N. Il risultato ci dimostra che è possibile realizzare delle moto efficace e divertenti ad un costo ragionevole senza risultare “cheap” anche delle dotazioni o soprattutto nel comportamento stradale.

Estetica

La Suzuki Gladius protagonista della nostra prova nella versione 2010 ha affinato le sue doti grazie a nuove colorazioni che rendono maggior giustizia alle sue linee decise e azzeccate ma forse poco capite nelle poco popolari colorazioni 2009.

Contraddistinta da una estetica moderna e all’avanguardia che ha lasciato sulle prime qualcuno un po’ perplesso, ma che sembra ricevere larghi consensi con il passare dei mesi, grazie alle nuove colorazioni più sobrie degli accostamenti cromatici. Infatti la gamma 2010 si arricchisce di due nuove livree, il grigio ed il nero/rosso, che vanno ad affiancarsi alle già esistenti colorazioni blu met/bianco perlato, nero/verde, rosso ciliegia/bianco perlato e nero.

A tal proposito ricordiamo che Suzuki Gladius ha vinto “Good Design Awards” aggiudicandosi in Giappone questo premio nella categoria moto, si tratta infatti di un prestigioso riconoscimento, valutato in base al design e alle innovazioni introdotte oltre che per i contenuti tecnici, il premio in questione è erogato dalla Japan Industrial Design Promotion Organization (JIDPO).

TEST Suzuki Gladius 650 2010

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Di buon livello anche la strumentazione molto ricca di informazione soprattutto se confrontata con le dirette concorrenti (e con molte moto di categoria superiore). All’interno del cruscotto infatti troviamo un contagiri analogico, un tachimetro LCD, doppio “trip meter” digitale, il contachilometri, orologio digitale LCD e soprattutto un comodo indicatore della marcia inserita.

Meccanica

Un motore collaudato quello della Gladius derivato dalla precedente SV che è stato apprezzato per anni da numerosi motociclisti. Si tratta di una unità bicilindracDOHC V-Twin a 90° da 615 cc. Nella testa troviamo un sistema a doppia candela di accensione all’iridio per ogni cilindro per migliorare la combustione. I cilindri sono realizzati con trattamento Suzuki Composite Electrochemical Materials (SCEM) provati in gara riducono l’attrito e migliorano il trasferimento del calore, la resistenza e la tenuta dei segmenti dei pistoni.

Il sistema di iniezione elettronica Suzuki Dual Throttle Valve (SDTV) è basato su ben due farfalle per ogni cilindro e poste all’interno dei condotti di aspirazione, una farfalla è comandata direttamente dall’acceleratore, l’altra è comodata dalla centralina. Questo migliora la risposta nelle aperture parzializzate e in fase di accelerazione, contribuendo inoltre alla riduzione delle emissioni inquinanti. Gli iniettori sono dotati di dieci fori per una nebulizzazione molto fine e una migliore efficienza nei consumi e della nebulizzazione. Infine il sistema di controllo automatico del minimo (ISC – Automatic Idle Speed Control) ne regola la gestione in ogni condizione.

TEST Suzuki Gladius 650 2010

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Dinamica

Una volta in sella la ciclistica agile permette con pochissimo impegno di raggiungere angoli di piega inaspettati consentendo una guida fluida elastica e molto più efficace del previsto. Proprio la maneggevolezza è uno dei punti di forza della Gladius, mentre il suo motore bicilindrico, che non lesina ne coppia ne potenza semina il panico tra le sue dirette concorrenti della categoria 600cc entry level.

Il cambio è leggero e preciso e non sbaglia di un millimetro come ogni buona Suzuki, la frizione è molto funzionale perfetta per un uso cittadino, anche se la forza di azionamento richiesta è leggermente superiore rispetto alle migliori naked quattro cilindri. Nulla di particolare ma un utente femminile e poco allenato dopo alcune soste al semaforo con frizione tirata si accorge delle differenze. Coinvolgente e con costi così ridotti la Gladius si rivela molto più sportiva di quanto il suo segmento di appartenenza lascerebbe pensare.

Il suo avantreno è solido e molto preciso, peso sospensioni e bilanciamento sono degne di moto sportiva ed il suo motore segna un record di coppia accompagnato ad una potenza interessante. La sua frenata è potente e decisa e l’estetica soprattutto nel bicolore risulta azzeccata e modaiola, alcuni lati estetici infine tradiscono una somiglianza con la bella e ambitissima MV Brutale.

TEST Suzuki Gladius 650 2010

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In pista

La Suzuki Gladius esordisce anche in pista con un monomarca dedicato che prevede un piccolo kit da installare sulla moto di serie offerto a 2.000€ e comprendente anche l’iscrizione al campionato ed i due turni di prove cronometrate del sabato. Nelle cinque tappe in cui si articola il trofeo la moto ha messo in luce la sua enorme vocazione sportiva, tanto che sul circuito di Misano Adriatico la Gladius ha girato da subito su tempi molto bassi, segnando un fantastico 1’52”7 o 1’18”7 a Fraciancorta come best time, un tempo quasi incredibile per una naked di questa categoria e con un costo di acquisto così basso equipaggiata solo modifiche alle sospensioni allo scarico e poco altro. Questo sottolinea la grande validità ed efficacia del gruppo motore telaio, che per questo consente alla moto doti dinamiche e un comportamento al limite piuttosto sportivo, ma soprattutto sano e comunicativo.

Piace

Potenza e coppia

Precisione e maneggevolezza

Estetica personale e ben riuscita

Stabilità ed molto efficacia in piega

Non piace

Erogazione ai bassi regimi un po’ brusca

Leva frizione che per una donna può risultare dura

Dati rilevati

Potenza max alla ruota: 71,64 cv a 8.280

Coppia max alla ruota: 63,06 Nm a 6.470

Range utile: 1.810 RPM

Migliore range di utilizzo: 6.470 – 8.280 RPM

Press. Media eff.: 12,12 Bar

Scheda tecnica Gladius 650

Motore 2 cilindri 4 tempi Raffreddamento a liquido

Alesaggio corsa 81,0 x 62,6 mm

Cilindrata 645 cc.

Rapp. compressione 11,5 +/- 0,3 : 1

Potenza max e regime 53 kW (72 CV) a 8.400 giri/min

Coppia max e regime 64 Nm a 6.400 giri/min

Avviamento elettrico

Filtro aria elemento filtrante piatto Carburante benzina

Accensione elettronica Anticipo 8° prima del TDC a 1.300 giri/min

Sospensione anteriore forcella telescopica 41 mm con precarico molla regolabile

Sospensione posteriore forcellone oscillante con leveraggio progressivo

Ruota anteriore 120/70 ZR17 (58W)

Ruota posteriore 160/60 ZR17 (69W)

Angolo sterzo 33°

Angolo di cannotto in telaio 25°

Avancorsa 106 mm

Lunghezza max 2.130 mm

Larghezza max 760 mm

Altezza max 1.090 mm

Altezza sella da terra 785 mm

Passo 1.445 mm Peso secco n/d

Peso in ordine di marcia 202 kg

Serbatoio carburante 14,5 litri

Capacita lubrificante 3,000 litri

Freni Freno anteriore doppio disco da 290 mm

Freno posteriore disco da 240 mm

Impianto di scarico: Euro 3

Prezzo a 5.790€ f.c. grazie al contributo Suzuki (disponibile anche in versione depotenziata).

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