38 passi su due ruote

38 passi su due ruote
pinkybiker
Pubblicato il 25 ago 2009


Un emozionante viaggio su due ruote attraverso 38 passi alpini: un itinerario davvero affascinante raccontato dalla viva voce di uno dei centauri che ne è stato protagonista, Stefano Rossi, che ha inviato a motoblog il suo report di viaggio in risposta al relativo post da noi pubblicato.

RACCONTO DI VIAGGIO

Nonostante il tempo non sia dei migliori, abbiamo deciso che possiamo partire. Siamo 9 partecipanti: Rossi Stefano,Ceccarelli Fabrizio,Tagliente Piero,Fagioli Federico,Giovannetti Alessandro,Gigi Landi,Fiesoli Angelo, Cavaciocchi Simone, Valeri Patrizio; sono circa le 23,00 di venerdì 5 giugno e siamo decisi ad affrontare il percorso che ci porterà alla realizzazione del nostro obbiettivo.

Cercheremo di percorrere circa 1000 km in moto affrontando 38 passi seguendo un percorso che si snoda attraverso quattro regioni (Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche) con 5 soste programmate esclusivamente per effettuare il rifornimento alle moto.

38 passi su due ruote

38 passi su due ruote

38 passi su due ruote

Piccolo scroscio d’acqua al via ma partiamo comunque e subito ci troviamo ad affrontare il Passo di Montecuccoli, impegnativo per la strada stretta e i tornanti secchi; occorre un po’ di tempo per capire il ritmo da tenere, tanto da arrivare quasi alla fine della prima tappa con all’incirca 150 km già percorsi.

Arriviamo così ad affrontare un altro passo molto impegnativo, il Passo Tavianella, con la sua strada stretta e sporca: partiamo decisi e affrontiamo la scalata con un passo molto sostenuto, consapevoli che abbiamo bisogno di percorrere molti km durante la notte se vogliamo riuscire a mantenere la media necessaria (circa 55 km orari) per concludere il percorso nei tempi stabiliti.

Finalmente arriviamo al punto del rifornimento a Castigione de Pepoli, necessario per le moto ma un po’ anche per noi; Angelo che ha rotto il freno davanti, ma riesce a effettuare una riparazione sommaria e decide di proseguire.

La strada inizia a essere davvero impegnativa, con passi da percorrere a velocità sostenta; proseguiamo quindi attraverso il Passo di Montefredente, la Raticosa e giù verso Firenzuola, da dove saliamo verso il monte della Faggiola.

Giunti a Palazzuolo sul Senio ci dirigiamo verso Marradi e continuiamo a salire per il Passo del Muraglione, dove giungiamo ai primi chiarori; ora il tragitto si complica ulteriormente: dobbiamo infatti scendere verso Premilcuore attraversando il Monte Manzo attraverso una strada sporca, ma decidiamo comunque di proseguire perché con a mia Transalp riesco a stare abbastanza bene in strada.

All’incirca alle 05,30 di mattina arriviamo alla conclusione della seconda tappa con 380 km percorsi: alcuni di noi hanno bisogno di benzina e tornano alla ricerca di un distributore, mentre altri approfittano della sosta per una colazione.

Quando ripartiamo diretti a Passo della Calla mt 1296, la pioggia che ci accompagnerà per tutto il resto del viaggio ha già iniziato a cadere e la stanchezza inizia a farsi sentire, ma siamo insieme e nessuno è rimasto indietro.

A causa del brutto tempo l’andatura purtroppo viene rallenta, ma arriviamo in cima al passo e dopo la foto di rito scendiamo verso Stia Pratovecchio, da cui inizia la salita verso Camaldoli, Badia Prataglia e Passo dei Mandrioli, dove piove molto ed è freddo; riusciamo comunque ad arrivare alla terza tappa passando dal Monte Finocchio e percorrendo circa 500 km.

Il morale è alto ed iniziamo a renderci conto che siamo addirittura in anticipo sui tempi, merito del poco traffico incontrato e dell’andatura notevole.

Ripartiamo quindi verso il Monte Fumaiolo (mt 1407), passo raggiunto abbastanza facilmente grazie a Fabrizio che riesce a mantenere un’andatura costante e precisa; riprendiamo quindi la discesa attraversando altri quattro passi fino a giungere al noto Passo di Viamaggio da dove, dopo una sosta caffè, proseguiamo la discesa fino a Sansepolcro; qui ci aspettano due ascensioni impegnative (passo Bocca Trabaria e Bocca Seriola) da fare in andata e ritorno perché non c’è alcuna strada che consenta di tornare indietro.

Riusciamo a rimanere in gruppo anche se l’andatura aumenta ancora e finalmente giungiamo a Città di Castello, dove ci aspetta un pezzo di superstrada E 45 per arrivare a Pieve Santo Stefano: la stanchezza comincia a diventare padrona della situazione specialmente in un tratto di strada veloce e dritto, dove è richiesto poco impegno nella guida.

Qualcuno di noi comincia a pensare di accorciare il percorso, ma per fortuna ci persuadiamo a procedere e, giunti a Pieve Santo Stefano, affrontiamo il Passo dello Spino per poi dedicarci ad una sosta con panini e bevande in località la Verna insieme ai nostri amici che ci seguono in furgone.

Siamo quasi arrivati: sono circa le tre del pomeriggio e dopo 700 km forse le curve non sembrano più tali ma la voglia di finire è alta e il gruppo è convinto; rientriamo così in Toscana, iniziamo a sentire profumo di casa, e proseguiamo verso il Passo della Consuma, dove mi rendo conto che stiamo veramente per compiere l’impresa.

Ci attende infatti l’ultimo sforzo, la discesa e il passaggio attraverso il Passo di Croce a Mori, per poi tornare definitivamente sulle strade di casa per affrontare a velocità notevole gli ultimi tre passi del percorso: Passo della Colla Prato all’albero e Passo della Sambuca.

Durante la salita incontriamo una macchina della Guardia di Finanza che viaggia a “velocità lumaca” e Piero, che non ha voglia di attendere, cerca di superarla facendo in modo che i Finanzieri si fermino per darci strada: quindi su verso l’ascesa finale.

Siamo alla fine e, dopo aver percorso circa 950 km, arriviamo sul passo della Sambuca: 38 passi percorsi, é freddo e tira un forte vento, ma per noi non è una novità; per effettuare le foto finali decidiamo di affidarci a una coppia di passaggio, che ringrazio per la disponibilità: siamo tutti molto stanchi ma felici di essere riusciti a stabilire un primato.

Mi rivolgo a tutti coloro che leggeranno questo riassunto in cui abbiamo cercato di spiegare i momenti particolari che ci hanno accompagnato in questa esperienza: abbiamo vissuto senza dubbio una giornata bella e divertente uniti da un obiettivo comune e la felicità di averlo raggiunto è tanta: ora siamo pronti per cercare di approfondire l’esperienza l’anno prossimo e se qualcuno di voi vuole provare a fare 1000 km in moto si faccia coraggio!

38 passi su due ruote

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38 passi su due ruote

38 passi su due ruote

ITINERARIO: I PASSI PERCORSI

Montecuccoli

Montepiano – mt704

Valico la Crocetta – mt750

Croci di Calenzano – mt418

Monte Morello – mt708

Vetta le Croci – mt518

Passo del Giogo – mt882

Passo della Futa – mt903

Monte Tavianella – mt1010

Montefredente – mt693

passo della Raticosa – mt968

Passo del Paretaio – mt880

Passo Carnevale – mt718

Passo Peschiera – mt925

Passo Eremo – mt921

Passo del Muraglione – mt907

Passo tre Faggi – mt930

Passo Monte delle Forche – mt444

Colle Centoforche – mt551

Passo della Calla – mt1296

Eremo di Camaldoli – mt1100

Passo dei Mandrioli – mt1173

Colle del Carnaio – mt776

Monte Manzo

Monte Fumaiolo – mt654

Passo Incisa – mt820

Passo del Fumaiolo – mt1349

Valico di Montecoronaro – mt850

Poggio dei 3 Vescovi – mt1158

Passo di Frassineto – mt928

Passo di via Maggio – mt983

Passo Bboccatrabaria – mt1049

Passo Seriola – mt730

Passo dello Spino – mt1005

Passo dei Croci ai Mori – mt955

Passo della Consuma – mt1060

Passo Secchieta – mt1346

Passo della Colla – mt913

Passo della Sambuca – mt1061

Ringraziamo Stefano Rossi per il bel racconto e per le fotografie che ci ha inviato.

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