Motomondiale: la nuova 600 "spompata" per la MotoGP "addomesticata"?
La FIM ha presentato il tanto decantato e atteso regolamento tecnico, cioè i parametri su cui dovrà basarsi la nuova classe 600 a quattro tempi che dal 2011 sostituirà (o dovrebbe sostituire?) la mitica 250.
Sarà necessario approfondire quanto la FIM scrive, anche se a lume di naso emergono elementi poco convincenti e anche contraddittori.
Il cuore del nuovo progetto è il motore di 600 cc, non più “prototipo” (o comunque motori più avanzati possibile) come da sempre sono stati i propulsori usati in ogni cilindrata nelle gare di campionato del mondo.
Addirittura questi motori sarebbero (o potrebbero essere?) di serie, forse meno spinti di quelli usati su strada. “Addomesticato” il motore, tutto il resto dovrà essere “fuoriserie”: telai, forcelloni, freni, selle, serbatoi.
Chi costruirà queste componenti e soprattutto, chi produrrà i nuovi motori? La confusione sembra essere sovrana.
Ma forse c’è di più: creare una artificiosa situazione nella divisione fra serie e prototipi che vige oggi nei due massimi campionati di velocità. Insomma, un modo come un altro per cercare di mettere i bastoni nelle ruote della SBK.
La decapitazione della “quarto di litro” da Gran Premio non solo porta un forte danno ad Aprilia e Ktm ma priva il mondiale di un passaggio fondamentale per la classe regina, la MotoGP.
Vedremo, quando sarà ora, i tempi sul giro di queste nuove 600.
A meno che si voglia prefigurare una nuova prospettiva per la MotoGP, con moto meno costose (visti i morsi della crisi economica mondiale) e meno performanti e ancor meno difficili da guidare.
Insomma, una 600 “facile” per una 800 MotoGP “addomesticata”. Se son rose fioriranno. In questo caso, meglio parlare di spine. Che, come si sa, pungono.