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Test KTM 990 Adventure

Lorenzo Baroni, delle riviste Special e Il Messaggero ha recentemente provato per il quotidiano romano la KTM 990 Adventure. La LC8 realizzata dalla austriaca KTM si presenta come una “endurona” agile e snella perfetta anche nell’uso urbano dove sa dare grande comfort e una guida divertente e redditizia grazie alla sua grande maneggevolezza. La 990


Lorenzo Baroni, delle riviste Special e Il Messaggero ha recentemente provato per il quotidiano romano la KTM 990 Adventure.

La LC8 realizzata dalla austriaca KTM si presenta come una “endurona” agile e snella perfetta anche nell’uso urbano dove sa dare grande comfort e una guida divertente e redditizia grazie alla sua grande maneggevolezza. La 990 Adventure è stata anche la prima bicilindrica di Casa KTM ad abbandonare i carburatori e passare all’iniezione in modo da rientrare più facilmente nei parametri della normativa Euro 3. La 990 Adventure è disponibile in due versioni: normale e S. La prima ha di serie l’ABS, non disponibile sulla seconda, che ha anche una sella più alta e sottile e una colorazione dedicata (blu-arancio Gauloises).

Il prezzo è uguale per entrambe: 12.920 euro franco concessionario. La potenza massima è di ben 98 CV di ed il motore è accreditato di 95 Nm di coppia, valori elevati per una moto di questo tipo. Per l’utilizzo turistico è certamente da preferire la Adventure “base”, perché la sella è più bassa ma soprattutto più imbottita anche se il comfort non si mantiene al livello della più voluminosa BMW. Anche la protezione aerodinamica efficiente fino ai 120km/h alle alte velocità lascia preferire un cupolino più ampio e protettivo.


KTM 990 Adventure

Un aspetto importante di questa moto resta il cerchio anteriore da 21 pollici, questa differenzia la KTM da tutte le enduro di questo segmento e la pone più vicina ad una vera moto da enduro. Non a caso proprio sulle mulattiere o nei percorsi più impegnativi la Adventure sfodera una precisione e una efficacia di guida sconosciuta a tutte le enduro stradali di grande cilindrata. Nonostante questo il piacere di guida resta elevato anche su percorsi asfaltati, anche se il cerchio anteriore da 21” comporta inserimenti più lenti e un certo sottosterzo nelle pieghe.

via | Il Messaggero

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