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Rossi: gomme? non penso cambieremo le Michelin

Tradizionale conferenza stampa del giovedì in Malesia – penultima tappa del Motomondiale – ma contenuti di quelli che scottano. A girare impazzita è la voce del probabile rientro di Biaggi in MotoGP – quello del romano sarebbe un grande ritorno, e anche una bella dimostrazione che sono gli uomini e…non le gomme a fare grande



Tradizionale conferenza stampa del giovedì in Malesia – penultima tappa del Motomondiale – ma contenuti di quelli che scottano.
A girare impazzita è la voce del probabile rientro di Biaggi in MotoGP – quello del romano sarebbe un grande ritorno, e anche una bella dimostrazione che sono gli uomini e…non le gomme a fare grande questo sport – ma come sempre ha tenuto banco la telenovelas sul tema del monogomma.
Ha aperto le danze proprio Valentino, che in settimana aveva fatto parlare di sè a lungo in merito all’ipotesi di passare alle Bridgestone, tra smentite, conferme e aneddoti, e che oggi ha dichiarato che a parer suo non ci saranno invece cambiamenti di rilievo il prossimo anno:
Secondo me rimarrà tutto così, anche noi dovremmo rimanere con la Michelin. La casa francese, però, dovrà fare tesoro degli errori fatti quest’anno. Speriamo che abbia imparato”.

Che stia facendo pretattica o sia sincero è difficile dirlo in questo momento, visto che le voci si rincorrono e cambiano con incredibile rapidità. Ma che qualcosa, secondo logica, cambierà pare certo: il numero massimo di gomme a disposizione ed il momento in cui esse vengono scelte è la possibilità più gettonata. Specie osservando ciò che sta accadendo in questo momento a Sepang, dove il rifacimento dell’intero manto asfaltato della pista, ha gettato nel panico più di un pilota.
Come continua Rossi, che non ha in nessun caso intenzione di lasciare che Stoner batta il suo record di 11 vittorie in una stagione: “Dobbiamo aspettare di salire in modo, prima di giudicare, per me saranno due gare importanti, questa e la successiva a Valencia. Cercherò di chiudere il discorso del secondo posto con pedrosa, in modo da arrivare a Valencia più rilassato e potermi divertire.
Sì, Casey potrebbe raggiungere il mio record a quota 11, davanti gli rimarrebbe solo Doohan, che ne fece 12…però le ultime due potrei anche vincerle io…
”.

Ma parlando di vittorie ci mettiamo anche Loris Capirossi, che dal GP di Brno in poi è tornato in palla, proprio nel momento in cui, purtroppo, la Suzuki sembra aver perso un po’ di slancio.
Ma il team giapponese sta già correndo ai ripari: Paul Denning, manager della casa di Hamamatsu, ieri ha confermato quello che si sapeva da tempo: “Nobuatsu Aoki porterà qui in gara con una wildcard la prefigurazione della GSV-R 800 per il 2008”.
Questo a testimonianza del grande impegno della Suzuki nella MotoGP, che tra l’altro aveva in fondo già dato un’avvisaglia sul divorzio di Max Biaggi: a Motegi infatti, nei test successivi al GP, Nobu aveva infatti confermato che la Suzuki non stava sviluppando la GSX-R 1000 e che nella superbike avrebbe corso il prossimo anno con l’identica moto di quest’anno.

Di queste cose, e di molte altre, non si è interessato ieri Marco Melandri che nel cuore già si sente un ducatista. Sia lui che Fausto Gresini non hanno voluto commentare la liberatoria che consentirà al pilota di Ravenna ci poter provare subito dopo il GP di Valencia la Desmosedici GP7. Non fa niente: ve lo confermiamo noi.

Infine, debutto confermato nei test successivi al GP di Malesia, del due volte campione AMA Ben Spies sulla Suzuki GSR-V.

Ringraziamo per la segnalazione il nostro lettore Ciri_bike.

via | GP One

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