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SWM Gran Turismo “Sport 440” by XTR

Il famoso customizer spagnolo Pepo Rosell “cambia i connotati” di una robusta SWM per dare alla luce la propria moto “da passeggio”

Nel corso della sua prolifica carriera, il rinomato customizer spagnolo Pepo Rosell ha messo spesso le mani su prestanti moto italiane, sia con il “suo” marchio XTR Pepo che ai tempi della storica partnership con Reyes Ramon in Radical Ducati, ma mai prima d’ora lo avevamo visto alle prese con un modello della lombarda SWM Motorcycles, glorioso marchio degli anni ’70-’80 rinato un lustro fa negli stabilimenti ex-Husqvarna di Biandronno (VA).

L’operazione in realtà è nata su input dell’importatore spagnolo di SWM Heros 66, ma il risultato finale è stato talmente convincente da indurre lo stesso Señor Rosell ad eleggere questa aitante cafè-racer quale propria moto “personale” per gli spostamenti a Madrid: si chiama “Sport 440” ed è nata sulla base di una SWM Gran Turismo del 2017.

Nel solito stile di Pepo, visivamente la moto si distacca chiaramente dal modello originale, ma l’architettura tecnica è rimasta praticamente invariata attorno al monocilindrico da 445 cc (e 30 CV) e al telaio tubolare in acciaio originali.

In termini di estetica, XTR è intervenuta montando serbatoio e sella della gamma Six Days di SWM, gruppi ottici e pedane prelevati da moto Mash (altro marchio distribuito da Heros 66), uno scarico 2-in-1 Wolfman (con terminale SWM modificato) e i cerchi a raggi in alluminio da 17″ di una Derby Senda, oltre a semi-manubri e parafanghi selezionati dal proprio catalogo accessori e il serbatoio fluido freno anteriore fornito da Rizoma.

Per completare l’opera, il buon Pepo Rosell ha chiamato in causa gli specialisti di Pintumoto per la pregiata e azzeccatissima verniciatura ed il fidato fotografo David Persé per immortalare il tutto negli scatti presenti in questo post.

Per quanto avvenente, questa SWM Gran Turismo “Sport 440” rappresenta solo in parte quello di cui XTR Pepo è capace: per ammirare altri loro capolavori, cliccate su uno dei seguenti link o visitate il sito web ufficiale dell’atelier madrileño

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