Home Motomondiale: dal 2012 paraleve al manubrio obbligatorie in tutte le classi

Motomondiale: dal 2012 paraleve al manubrio obbligatorie in tutte le classi

Dal 2012 paraleve al manubrio obbligatorie in tutte le classi del Motomondiale, MotoGP, Moto2 e Moto3


Come anticipato qualche mese fa, nella nostra nostra intervista a Loris Capirossi (da quest’anno resposnabile della sicurezza della Dorna), dal 2012 diverrà obbligatorio su tutte le moto delle classi MotoGP (e CRT), Moto2 e Moto3 l’adozione di un sistema che protegga le leve (solo quelle e non le mani) da contatto accidentale: volendo questa funzione potrebbe essere svolta anche dall’allungamento della carena.

La funzione più importante è quella di evitare che le moto si “aggancino” tramite le leve e/o venga azionato involontariamente il freno anteriore, come successo più volte un pò in tutte le classi. Questo tipo di contatto causò il “volo” di Hector Barberà sul rettilineo del Mugello durante un corpo a corpo con Simoncelli, così come il capottamento di Kevin Schwantz dopo un contatto tra Doohan e Cadalora nel 1994 (caduta che poi contribuì a porre definitivamente fine alla carriera del texano) o il famosissimo scontro tra due compagni di squadra del team Ducati Ufficiale: Gibernau e Capirossi. Lo spagnolo si impuntò sul rettilineo proprio per un contatto della leva del freno anteriore sulla moto di Loris.

Tra le prime aziende che hanno già realizzato questo prodotto c’è l’italiana Rizoma, attivissima da sempre nella realizzazione di componentistica in Ergal e di qualità. Il dispositivo è denominato Proguard ed è un brevetto Rizoma, è nato nella R&D aziendale diretta da Fiorenzo Fanali. Il ProGuard è già stato usato nella classe Moto 2 nel 2010 dallo spagnolo Toni Elias che proprio con quella moto si è laureto Campione del Mondo nel 2010, l’anno scorso è stato utilizzato anche da Marquez, Pirro e Takahashi e nella stessa forma è ora disponibile già negli sul mercato tra i prodotti Rizoma.

Gli ottimi riscontri ottenuti in pista durante questi anni di test e nei test appositamente realizzati (nei quali si simulavano sia eventuali cadute sia possibili contatti tra le moto) fanno pensare che alcuni degli incidenti come quelli citati in precedenza non potrebbero più verificarsi. Una scelta positiva ed un ulteriore passo avanti verso una maggiore sicurezza nelle gare in pista (per quanto siamo coscenti del fatto che una sicurezza totale negli sport motoristici resterà comunque un traguardo irraggiungibile). Non è escluso l’adozione della nuova soluzione anche in altre categorie come la Superbike o i campionati nazionali.

paramani pro guard moto gp
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