Home Germania: autostrade a pedaggio, ma non per le moto

Germania: autostrade a pedaggio, ma non per le moto

Secondo la stampa tedesca il governo starebbe pensando di introdurre un pedaggio di 100 euro annui dal 2015.

Far pagare l’utilizzo dell’autostrada. Se per noi italiani è la norma, in Germania è un tabù che potrebbe crollare nel futuro prossimo. Secondo quanto scrive, infatti, la Bild am Sonntag il Ministro dei Trasporti tedesco starebbe studiando l’introduzione di un pedaggio annuale di 100 euro per chi va in autostrada. Ma con molte esenzioni.

Il contrassegno permetterà di utilizzare tutte le autostrade tedesche per un anno e verrà applicato sia agli automobilisti tedeschi sia a quelli stranieri. Per venire incontro, però, soprattutto ai turisti, che magari vanno in Germania solo pochi giorni, vi saranno dei contrassegni “a tempo” più economici. Facendo un paragone con il sistema austriaco, il giornale sottolinea come un contrassegno per 10 giorni costi 8,50 euro, mentre per due mesi costa 24,20 euro. Per i tedeschi, invece, il pedaggio autostradale varrebbe come detrazione fiscale sulle tasse automobilistiche che pagano.

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Come scrive la Bild anche le vetture ecologiche avranno un incentivo, con una diminuzione del costo del contrassegno in rapporto alle emissioni di CO2 dell’automobile. Ma, cosa più importante, la proposta allo studio del Governo tedesco riguarda esclusivamente le autovetture, mentre sarebbero totalmente escluse le motociclette. L’utilizzo inferiore da parte dei centauri delle autostrade, l’impiego minore delle infrastrutture renderebbe il pagamento del pedaggio un costo esagerato e ingiusto rispetto agli automobilisti.

Va detto che la proposta del Ministro non è una novità degli ultimi giorni, perché già negli ultimi mesi del 2013 Alexander Dobrindt aveva parlato dell’introduzione del pedaggio autostradale. Ai tempi, però, esso era pensato esclusivamente per gli automobilisti stranieri e aveva creato forti polemiche soprattutto con il suo collega austriaco, che aveva definito la proposta “antieuropeista” e in contrasto con le leggi comunitarie, che non permettono un trattamento diversificato tra i cittadini dell’Europa. Un problema che, a quanto pare, sembra essere stato superato facendo pagare il contrassegno a tutti, ma aggirato con le detrazioni fiscali per i tedeschi.

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