Home CIM: 5000 km di sterrato in Emilia Romagna a rischio ‘off-limits’ per le moto

CIM: 5000 km di sterrato in Emilia Romagna a rischio ‘off-limits’ per le moto

Il Coordinamento Italiano Motociclisti lancia un appello per il ripensamento del progetto di legge regionale n.3351 per l’Emilia Romagna: leggi i dettagli.

Il Coordinamento Italiano Motociclisti (CIM) lancia un appello contro il progetto di legge regionale n.3351 presentato al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e denominato “Rete Escursionistica dell’Emilia-Romagna e valorizzazione delle attività escursionistiche“, che verrà discusso dall’apposita Commissione il prossimo 4 Febbraio. Il provvedimento in questione andrebbe a riservare quasi 5.000 km di mulattiere, strade sterrate e sentieri escursionistici esclusivamente al CAI (Club Alpino Italiano), vietandone tra l’altro l’utilizzo a tutti veicoli a motore e, di conseguenza, a tutti gli appassionati di ‘enduro’ e ‘trial’.

Il CIM, pur riconoscendo la bontà dei propositi dei Consiglieri proponenti, si fa portavoce della preoccupazione di migliaia di motociclisti alla prospettiva di riservare solamente al trekking una rete di percorsi così estesa, sottolinenadone i rischi dal punto di vista della tutela dell’ambiente naturale e storico, oltre che strettamente economici.

Spesso infatti sono proprio gli appassionati di enduro e trial a contribuire alla manutenzione e alla preservazione di questi itinerari, senza contare che vietarne l’uso a così tante categorie (ad esempio cacciatori, raccoglitori di tartufi, appassionati di MTB e Downhill) penalizzerebbe pesantemente il flusso turistico locale.

Nella lettera inviata a tal proposito al Consiglio Regionale della Regione Emilia Romagna e al Presidente della regione Vasco Errani, si precisa che

il Coordinamento Italiano Motociclisti non è per un uso indiscriminato dei percorsi fuoristrada, e ritiene che l’ambiente vada tutelato, ma questa tutela non si ottiene con un divieto totale di accesso ai mezzi a motore. La soluzione è una saggia amministrazione del territorio con e una attenta regolamentazione, che tenga conto dei diritti e delle passioni di tutti, che devono essere svolte nel rispetto del territorio e dei cittadini italiani che vivono il fuoristrada con modalità differenti dal trekking.

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