Vita: la moto custom con doppio motore Royal Enfield 650
Al Yokohama Hot Rod Custom Show la Custom Works Zon svela la Vita: due motori Royal Enfield Classic 650 uniti per creare un inedito quattro cilindri su un telaio rigido e dettagli in mogano.
Quando si parla di audacia e ingegno nel mondo delle custom, la Vita emerge come una delle realizzazioni più sorprendenti e innovative degli ultimi anni. Questa moto, presentata al prestigioso 33º Yokohama Hot Rod Custom Show 2025, non è solo una vetrina di stile, ma un vero e proprio manifesto di tecnica, creatività e passione. Frutto del lavoro meticoloso di Custom Works Zon, collettivo giapponese di artigiani e progettisti, la Vita rappresenta la perfetta fusione tra tradizione motociclistica e sperimentazione tecnica, capace di ridefinire i confini del custom contemporaneo.
Il cuore pulsante di questo progetto è la scelta, tanto coraggiosa quanto affascinante, di unire due propulsori Royal Enfield Classic 650 in un unico blocco motore a quattro cilindri sincrono. Una soluzione che va ben oltre il semplice assemblaggio di componenti: qui la sfida era orchestrare una vera sinfonia meccanica, dove ogni parte lavora in perfetta armonia grazie a un sofisticato sistema di sincronizzazione a ingranaggi. Questo approccio, definito “motori in tandem”, è stato il banco di prova su cui si sono misurati i limiti dell’ingegneria custom, portando la squadra a risolvere problemi di vibrazioni, disallineamenti e gestione delle sollecitazioni termiche e meccaniche.
A guidare questa impresa, due nomi che sono ormai sinonimo di eccellenza nel settore: Yuichi Yoshizawa e Yoshikazu Ueda. La loro visione si è tradotta in una moto che, pur mantenendo le radici nella filosofia classica della Royal Enfield, si proietta nel futuro con soluzioni ardite e dettagli di altissimo pregio. Il telaio rigido in acciaio, realizzato su misura, è stato irrobustito per sopportare la maggiore potenza e le sollecitazioni derivanti dal nuovo motore, mentre le sospensioni sono state sviluppate ex novo per garantire sicurezza e comfort anche in presenza di carichi elevati.
Ma la Vita non è solo una questione di numeri e soluzioni tecniche. La sua estetica racconta una storia fatta di contrasti e dialoghi materici: l’alluminio non verniciato si intreccia con pannelli e inserti in legno di mogano, frutto della maestria di Hanafusa Heritage Carving. Questi dettagli artigianali, uniti a un serbatoio interamente modellato a mano, conferiscono alla moto un’identità unica, in cui la precisione della lavorazione metallica si fonde con la calda organicità del legno. Le ruote da 26 pollici e la silhouette slanciata sono un chiaro omaggio al passato, ma la modernità traspare in ogni scelta progettuale, dai materiali alle soluzioni di assemblaggio.
Il sistema di sincronizzazione tra i due alberi motore, vero cuore pulsante del progetto, è stato realizzato tramite una combinazione di ingranaggi e catena, studiata per minimizzare vibrazioni e disallineamenti. Questa soluzione, apparentemente semplice, ha richiesto uno studio approfondito sia in fase di progettazione che di realizzazione, con l’obiettivo di ottenere un funzionamento armonico e affidabile nel tempo. Allo stesso modo, il telaio e le sospensioni sono stati pensati per garantire la massima stabilità e una dissipazione termica ottimale, elementi fondamentali quando si lavora con configurazioni motoristiche così particolari.
La Vita è anche un simbolo della forza collaborativa della scena custom internazionale. Sebbene non sia un progetto ufficiale Royal Enfield, questa moto dimostra le infinite possibilità di personalizzazione offerte dalla piattaforma Royal Enfield Classic 650 e la sua versatilità come base per progetti fuori dagli schemi. È una dichiarazione di intenti: le piattaforme classiche, se affidate a mani esperte, possono diventare terreno fertile per sperimentazioni radicali e soluzioni inedite.
Non mancano, naturalmente, le sfide pratiche: questioni come l’omologazione stradale, la manutenzione e i costi di realizzazione rendono difficile pensare a una produzione di serie o a un utilizzo quotidiano di una moto come la Vita. Tuttavia, per i costruttori e i collezionisti, il vero obiettivo non è la commercializzazione, ma la celebrazione della creatività e delle competenze tecniche. Ogni dettaglio, ogni soluzione adottata, è una testimonianza della dedizione e della passione che animano il mondo delle custom.