Warthog: la Harley Ironhead custom che conquista Bali e il Custom War 2025
Scopri la storia della Warthog, la Harley-Davidson Ironhead drag bike che unisce artigianalità, innovazione e spirito di comunità nella scena custom di Bali.
Nel panorama internazionale delle due ruote, una creazione su misura sta facendo parlare di sé, conquistando il cuore degli appassionati e il palcoscenico delle competizioni: la Warthog. Nata dalla passione per la meccanica vintage e dall’amore per la personalizzazione estrema, questa custom bike rappresenta la sintesi perfetta tra tradizione e innovazione, portando una ventata di originalità nella vibrante scena di Bali.
Il motore della Warthog pulsa di storia e tecnica: si tratta di un propulsore Harley Davidson Ironhead del 1971, profondamente modificato per esaltare le prestazioni e rendere omaggio alla leggendaria drag bike americana degli anni 70. La moto, infatti, nasce da una base Sportster Ironhead del 1973, la cui ciclistica e telaio sono stati rivisitati con cura artigianale, seguendo le linee pulite e aggressive delle classiche moto da drag racing. Non a caso, questa realizzazione si è aggiudicata il titolo di Best in Motorshow nella categoria Big Dawg >500cc durante il prestigioso Custom War 2025, affermandosi come punto di riferimento per chi cerca emozioni forti e design senza tempo.
Dietro questo progetto d’eccellenza si cela la figura di Daniel Indonesia, tecnico di fotocamere d’epoca e regista, noto per la sua passione viscerale per tutto ciò che è vintage. Daniel ha saputo unire la propria esperienza nel mondo della meccanica con una sensibilità artistica rara, trasformando una semplice Harley in un’opera d’arte su due ruote. Il soprannome “Celeng”, che in indonesiano significa cinghiale, ben rappresenta la natura indomita e la potenza di questa moto, frutto di una visione personale e di una collaborazione corale con altri artigiani della cultura custom locale.
Il cuore della Warthog è un vero gioiello di ingegneria: il motore Ironhead è stato equipaggiato con un innovativo sistema a doppia accensione e teste a quattro candele, una soluzione tecnica che richiama le leggendarie XR750. A completare il quadro, troviamo un doppio collettore in stile racing e due carburatori Keihin FCR 37, pensati per garantire una risposta pronta e vigorosa ad ogni accelerazione. L’impianto elettrico, invece, è un perfetto mix tra passato e futuro: due bobine Dynatek, accensione elettronica Dyna e una batteria Lifepo4 alloggiata in un supporto stampato in 3D, segno di una continua ricerca dell’eccellenza anche nei dettagli più nascosti.
Esteticamente, la custom bike colpisce per la fedeltà alle linee delle drag bike storiche. Il serbatoio in acciaio inox 304 si ispira alle forme classiche, mentre quello dell’olio, accorciato e riposizionato, aggiunge un tocco di unicità e funzionalità. La ciclistica è stata oggetto di una personalizzazione estrema: il mozzo posteriore in acciaio inox, il freno a tamburo posteriore Toyota e il doppio tamburo anteriore su mozzo custom raccontano di una ricerca meticolosa di materiali e soluzioni fuori dagli schemi.
Gli pneumatici sono un altro elemento distintivo della drag bike: all’anteriore troviamo un 19 pollici con battistrada a strisce, mentre al posteriore spicca uno slick MH Racemasters, ideale per massimizzare la trazione in accelerazione e garantire performance da vera dragster. Non mancano dettagli d’epoca, come le manopole Beck old school e i comandi a pedale posizionati a destra, un richiamo alle tradizioni delle moto da gara americane.
La storia della Sportster, lanciata nel 1957 per competere con Triumph e Norton, si intreccia con quella della community motociclistica mondiale. Grazie a progetti come quello di Daniel, il mito dell’Ironhead si rinnova, dando vita a nuove interpretazioni che spaziano dalle bobber alle chopper, dai café racer alle drag bike, alimentando una passione che non conosce confini.
Ma ciò che rende davvero unica la Warthog è il forte spirito collaborativo che ha animato la sua costruzione. Daniel stesso sottolinea come il supporto degli amici e degli artigiani della scena custom indonesiana sia stato fondamentale: “Questa moto appartiene davvero alla gente”, afferma con orgoglio, evidenziando il valore della condivisione di esperienze e conoscenze che da sempre caratterizza la community motociclistica.