Test MotoGP a Misano: Acosta vola, Yamaha V4 delude, Ducati e Aprilia crescono

Test MotoGP a Misano 2025, Acosta domina, Yamaha V4 ancora in difficoltà. Bagnaia a lavoro, Marquez e Bezzecchi tra i protagonisti

Test MotoGP a Misano: Acosta vola, Yamaha V4 delude, Ducati e Aprilia crescono
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 16 set 2025

L’ultima sessione di test MotoGP a Misano ha regalato agli appassionati uno spettacolo ricco di spunti tecnici, colpi di scena e conferme importanti. Sotto il sole della Riviera romagnola, è stato il giovane talento spagnolo Pedro Acosta a imporsi come autentico protagonista della giornata, confermando il suo status di promessa e di riferimento per il futuro della classe regina. Il pilota della KTM ha infatti stampato un tempo eccezionale di 1’30″374, staccando in modo netto la concorrenza e ribadendo la sua competitività in ogni condizione di pista.

La classifica dei tempi ha visto Alex Marquez chiudere in seconda posizione, seppur a quasi tre decimi e mezzo dal leader, seguito a brevissima distanza da Marco Bezzecchi su Aprilia, che ha confermato l’ottimo feeling con la nuova configurazione tecnica della moto di Noale. Il distacco tra i due è stato minimo, solo 13 millesimi, a testimonianza di un livello di competitività sempre più elevato tra i protagonisti della MotoGP.

Ma i riflettori erano puntati anche sulle novità tecniche portate in pista dai principali costruttori. Grande attesa per il debutto della nuova Yamaha V4, la rivoluzionaria configurazione a quattro cilindri a V che rappresenta una svolta storica per la casa di Iwata. Tuttavia, le aspettative sono state in parte disattese: Fabio Quartararo, pilota di punta del team ufficiale, ha riscontrato difficoltà simili a quelle già viste con la precedente versione a motore in linea. I problemi di erogazione e competitività sembrano non essere stati ancora risolti, lasciando intendere che il percorso di sviluppo sarà ancora lungo e complesso.

In pista, le prestazioni hanno evidenziato una certa varietà di valori. Raul Fernandez ha portato la sua Aprilia al quarto posto, dimostrando la crescita costante del progetto italiano, mentre Franco Morbidelli su Ducati ha messo in mostra una buona costanza di rendimento, confermandosi tra i piloti più solidi della giornata. Poco più indietro, Marc Marquez ha chiuso sesto, con un distacco inferiore al mezzo secondo dal tempo di Pedro Acosta. Il pluricampione spagnolo ha preceduto Fabio Di Giannantonio e Pecco Bagnaia, quest’ultimo protagonista di una scivolata nelle fasi finali del test che non ha comunque compromesso il programma di sviluppo della sua Ducati Desmosedici.

Sul fronte delle innovazioni, oltre alla nuova Yamaha V4, grande attenzione è stata riservata alle soluzioni aerodinamiche introdotte da Honda, che ha equipaggiato le moto di Marini e Zarco con nuove appendici laterali posizionate sotto la sella. Il lavoro dei collaudatori ufficiali, come Dani Pedrosa per KTM e Michele Pirro per Ducati, è stato fondamentale per mettere a punto dettagli che potrebbero rivelarsi decisivi nelle prossime gare.

La giornata di test MotoGP non è stata esente da incidenti: Jorge Martin è stato vittima di una caduta alla curva Quercia, mentre Pecco Bagnaia è finito a terra alla prima curva. Fortunatamente, nessuno dei due ha riportato conseguenze fisiche, consentendo a entrambi di proseguire il lavoro con i rispettivi team. La top ten è stata completata da Martin e dal giovane Fermin Aldeguer, mentre Luca Marini si è distinto come il miglior interprete tra le Honda in pista. Da segnalare invece la prestazione opaca di Fabio Quartararo, che ha chiuso soltanto diciottesimo, sottolineando ancora una volta le difficoltà del nuovo progetto Yamaha V4.

Non sono mancati gli assenti illustri: Ai Ogura, fermato da problemi fisici dopo la caduta nel GP di San Marino, e Joan Mir, non hanno preso parte ai test. I tecnici di tutti i team si sono concentrati in modo particolare sull’elettronica e sull’assetto delle moto, lavorando senza sosta per preparare al meglio la seconda parte della stagione, che si preannuncia ancora più combattuta.

 

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