Fabio Quartararo prova la Yamaha V4: prime impressioni dal test di Misano

Fabio Quartararo prova la Yamaha V4 nei test di Misano: svolta tecnica per la casa giapponese e nuovi equilibri in MotoGP.

Fabio Quartararo prova la Yamaha V4: prime impressioni dal test di Misano
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Massimo Schimperla
Pubblicato il 15 set 2025

Una giornata destinata a rimanere nella storia del motociclismo si è appena conclusa sul circuito di Misano, dove la MotoGP ha assistito a una delle più attese novità tecniche degli ultimi anni. Sotto lo sguardo attento di tecnici, addetti ai lavori e appassionati, la Yamaha V4 ha fatto il suo debutto pubblico, portando con sé grandi aspettative e una ventata di entusiasmo. Un momento cruciale non solo per la casa di Iwata, ma per l’intero panorama delle competizioni su due ruote, che ora si interroga su quanto questa svolta potrà incidere sugli equilibri in pista.

I vertici Yamaha non hanno nascosto l’orgoglio e l’ambizione che si celano dietro questo progetto. “Abbiamo finalmente portato il nostro progetto più ambizioso sotto gli occhi di tutti. La Yamaha V4 rappresenta un cambio di paradigma per Yamaha, un passo necessario per tornare al vertice della MotoGP.” Con queste parole, la casa giapponese ha voluto sottolineare l’importanza di una scelta tecnica coraggiosa, capace di rompere con una tradizione pluridecennale basata sul motore quattro cilindri in linea.

La giornata di test Misano ha visto protagonista assoluto Fabio Quartararo, chiamato a confrontare la rivoluzionaria Yamaha V4 con la ben nota M1, ancora fedele alla configurazione in linea. Il pilota francese, reduce da stagioni complesse e alla ricerca di nuovi stimoli, si è trovato al centro di una vera e propria rivoluzione tecnica, incaricato di guidare la moto che potrebbe segnare il ritorno di Yamaha ai vertici della categoria.

Nonostante l’attesa fosse palpabile tra gli addetti ai lavori, la squadra di Iwata ha gestito la giornata con grande professionalità, presentando due prototipi distinti della nuova moto: uno affidato a Fabio Quartararo e l’altro a Jack Miller. Questa scelta testimonia la volontà di Yamaha di raccogliere feedback diversificati, sfruttando stili di guida differenti per accelerare lo sviluppo e affinare ogni dettaglio tecnico. L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle prestazioni in rettilineo e sulle capacità di sorpasso, due aspetti fondamentali per colmare il gap con i principali rivali.

Le prime sensazioni emerse dai test Misano sono state positive. Fabio Quartararo ha evidenziato come la nuova architettura del motore offra una potenza superiore sui rettilinei e una maggiore incisività nelle fasi di sorpasso. Tuttavia, il francese ha sottolineato che resta ancora lavoro da fare sul bilanciamento generale della moto, evidenziando come la ricerca dell’equilibrio tra prestazioni e affidabilità sia ancora in corso. Questo aspetto, secondo il team, rappresenta una priorità assoluta per affrontare con successo le prossime sfide della MotoGP.

Il passaggio alla configurazione V4 segna una svolta epocale per Yamaha. Per decenni la casa giapponese ha puntato tutto sul motore quattro cilindri in linea, una scelta tecnica che ha garantito successi ma che, negli ultimi anni, ha mostrato i suoi limiti rispetto alla concorrenza. L’introduzione della Yamaha V4 rappresenta quindi non solo un aggiornamento tecnico, ma un vero e proprio cambio di filosofia, una risposta concreta alla necessità di innovare e tornare protagonisti.

L’intero paddock ha osservato con interesse ogni dettaglio di questa evoluzione, consapevole che la sfida per il futuro della MotoGP passa anche dalla capacità di saper innovare e di sapersi mettere in discussione. Per Fabio Quartararo, questa nuova fase di sviluppo è una fonte di rinnovata motivazione: dopo stagioni difficili, la possibilità di essere il primo a guidare e contribuire allo sviluppo della Yamaha V4 rappresenta una spinta fondamentale per tornare competitivo ai massimi livelli.

Il lavoro non si fermerà qui: le prossime settimane saranno cruciali per perfezionare il prototipo, raccogliere ulteriori dati e prepararsi in vista di un possibile debutto anticipato. L’obiettivo dichiarato resta quello di arrivare alla stagione 2026 con una moto pienamente operativa e in grado di lottare per la vittoria. Il percorso è ancora lungo, ma la determinazione della casa di Iwata e l’entusiasmo che circonda la Yamaha V4 lasciano presagire che il futuro della MotoGP potrebbe presto parlare nuovamente giapponese.

Foto credit: GPone.com

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