Motociclista italiano ucciso da orso in Romania: tragedia sulla Transfagarasan

Omar Farang Zin, motociclista italiano, è stato ucciso da un orso in Romania sulla Transfagarasan. Tragedia e rischi della fauna selvatica.

Motociclista italiano ucciso da orso in Romania: tragedia sulla Transfagarasan
M B
Marianna Bortevi
Pubblicato il 4 lug 2025

Una tragica fatalità ha colpito la comunità dei viaggiatori e appassionati di moto: un motociclista italiano, Omar Farang Zin, 48 anni, ha perso la vita in Romania a causa di un attacco da parte di un orso bruno. L’incidente è avvenuto lungo la celebre strada Transfagarasan, considerata una delle più affascinanti d’Europa, nei pressi della diga di Vidraru, nel distretto di Arges.

Secondo le autorità locali, il motociclista è stato aggredito da un’orsa accompagnata dai suoi tre cuccioli. L’animale, in un probabile gesto di protezione della prole, ha ferito mortalmente Zin, trascinando successivamente il corpo per circa 60 metri in un burrone. La dinamica dell’evento è stata ricostruita anche grazie ai racconti di testimoni e alle indagini sul posto.

Il motociclista italiano troppo imprudente

Particolarmente inquietante è il fatto che, appena il giorno precedente, Zin avesse pubblicato sui social media alcune immagini dei suoi incontri con gli orsi della zona, incluso un selfie con uno degli esemplari. Fonti non confermate suggeriscono che il motociclista si sia avvicinato eccessivamente all’orsa e ai suoi piccoli per scattare fotografie, sottovalutando i pericoli connessi all’interazione con animali selvatici. Questo gesto, se confermato, avrebbe rappresentato un grave errore, poiché gli orsi in Romania, e in particolare quelli della zona, sono noti per essere particolarmente protettivi nei confronti della prole.

Il recupero del corpo di Zin ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine locali, tra cui gendarmi e personale del Soccorso alpino di Arges. Per allontanare l’animale e consentire le operazioni, sono stati esplosi alcuni colpi in aria. Successivamente, la commissione di intervento immediato ha identificato e abbattuto l’orsa responsabile dell’attacco, una decisione controversa ma considerata necessaria per garantire la sicurezza nella zona.

Una zona poco tutelata

La tragedia si inserisce in un contesto già problematico per l’area. La popolazione di orsi nel distretto è stimata intorno ai 112 esemplari, un numero ben quattro volte superiore al limite ottimale di 25 esemplari. Questo squilibrio ecologico ha già causato altri incidenti: solo a maggio, due turisti – un polacco e una spagnola – sono rimasti feriti in episodi separati con orsi nella stessa regione. La presenza di un numero così elevato di orsi nella zona di Vidraru rappresenta una sfida significativa per la gestione della fauna selvatica e la sicurezza dei visitatori.

La Transfagarasan, rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato e per essere una delle strade più panoramiche d’Europa, è una meta molto ambita da motociclisti e viaggiatori di tutto il mondo. Tuttavia, eventi come questo mettono in luce i rischi legati all’interazione con la fauna selvatica locale. La strada, pur essendo un gioiello per gli amanti dell’avventura, richiede ai visitatori un elevato livello di consapevolezza e rispetto per l’ambiente circostante.

Il corpo di Omar Farang Zin è stato trasportato all’unità forense per l’autopsia, che determinerà con precisione le cause del decesso. Nel frattempo, la comunità dei motociclisti piange la perdita di un appassionato che ha trovato la morte durante una delle sue esplorazioni. La vicenda diventa un monito sulla necessità di mantenere una distanza di sicurezza dagli animali selvatici e di evitare comportamenti che possano mettere a rischio la propria vita e quella degli altri.

Ti potrebbe interessare: