Dalle moto ai cieli: la rivoluzione aeronautica di Kawasaki a idrogeno

Kawasaki svela motori innovativi per l'aviazione leggera, con potenze fino a 1.360 CV e alimentazione a idrogeno per un futuro sostenibile.

Dalle moto ai cieli: la rivoluzione aeronautica di Kawasaki a idrogeno
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Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 3 lug 2025

Una nuova era si apre per l’aviazione grazie a Kawasaki, che ha svelato una gamma di motori rivoluzionari alimentati a idrogeno. Questo passo audace promette di ridefinire il volo leggero, portando una ventata di innovazione aeronautica in un settore che spesso si appoggia a tecnologie consolidate ma datate.

Il gigante giapponese, già noto per le sue motociclette ad alte prestazioni, si avventura ora nei cieli con una serie di propulsori che combinano potenza e sostenibilità. La gamma include motori a quattro, sei e dodici cilindri, con cilindrate che raggiungono i 9.000 cm³ e potenze impressionanti fino a 1.360 CV nella versione V12 sovralimentata. La vera rivoluzione risiede nella loro capacità di funzionare esclusivamente a idrogeno, un carburante alternativo che riduce drasticamente le emissioni, in linea con la strategia “HySE” già applicata ai prototipi motociclistici come la Ninja H2 SX.

Il modello Kawasaki di punta

Tra i modelli di punta spicca un quattro cilindri da 999 cm³, in grado di erogare 200 CV a 8.500 giri/min, affiancato da un sei cilindri turbo da 2.091 cm³ con una potenza di 375 CV allo stesso regime. Questi motori, progettati specificamente per il volo sotto i 25.000 piedi, si distinguono per regimi di rotazione più bassi rispetto ai tradizionali motori aeronautici, una caratteristica che li rende particolarmente adatti a questa fascia operativa.

L’influenza del background motociclistico di Kawasaki è evidente. I nuovi motori derivano infatti dal leggendario quattro cilindri H2R con compressore da 325 CV, ma con modifiche sostanziali per adattarli all’uso aeronautico. Gli ingegneri hanno ottimizzato l’architettura, ridotto i regimi di potenza massima e semplificato la struttura. Ad esempio, il sei cilindri presenta una configurazione a corsa quadrata con alesaggio e corsa di 76 mm, mentre il quattro cilindri adotta una corsa più lunga di 59 mm per migliorare l’efficienza.

La sicurezza, elemento cruciale nel settore aeronautico, è garantita da soluzioni tecniche avanzate. Ogni cilindro è dotato di doppia accensione, un requisito obbligatorio per garantire affidabilità. Inoltre, un riduttore integrato abbassa la velocità d’uscita a 2.800 giri/min, ottimizzando così l’efficienza delle eliche e migliorando le prestazioni complessive.

Con questa strategia, Kawasaki non si limita a diversificare il proprio portafoglio di attività, ma punta a diventare un leader nella innovazione aeronautica. L’alimentazione a idrogeno rappresenta la chiave per un’industria più pulita e sostenibile, offrendo un’alternativa concreta ai carburanti fossili senza sacrificare le prestazioni. Questa visione proiettata al futuro potrebbe trasformare non solo il volo leggero, ma anche l’intero settore aeronautico.

Con sede ad Akashi, Kawasaki dimostra ancora una volta la sua capacità di trasferire il know-how tecnologico oltre i confini tradizionali. Grazie a questa iniziativa, l’azienda si posiziona come un protagonista indiscusso di un’aviazione più moderna e rispettosa dell’ambiente, pronta a spiccare il volo verso un futuro più sostenibile.

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