Un nuovo mito a Bonneville: Indian Challenger abbatte il muro dei 315 km/h

Tyler OHara ha portato la Indian Challenger a 315,77 km/h alle Saline di Bonneville. Record AMA nella classe 2000 cc APS-AG e celebrazione del passato racing del marchio.

Un nuovo mito a Bonneville: Indian Challenger abbatte il muro dei 315 km/h
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 29 set 2025

Sulle leggendarie distese saline di Bonneville, teatro di imprese epiche nel mondo del motorsport, la storia è stata riscritta ancora una volta. Un nuovo primato, atteso da oltre mezzo secolo, è stato finalmente infranto grazie al coraggio e alla determinazione di un team che ha saputo coniugare innovazione, passione e tecnica ai massimi livelli. Protagonista assoluta di questa impresa è stata la Indian Challenger, spinta oltre ogni limite dal talento di Tyler OHara, che ha saputo raggiungere la straordinaria velocità di 31577 kmh, segnando un nuovo punto di riferimento nella categoria delle moto bagger ad alte prestazioni.

Il risultato ottenuto, ufficialmente certificato come record AMA dall’American Motorcyclist Association, segna un balzo in avanti impressionante rispetto al precedente primato, rimasto imbattuto dal lontano 1972. All’epoca, J. Angerer aveva stabilito il record a 271,81 km/h in sella a una Triumph, ma oggi il progresso tecnologico e l’ingegneria applicata hanno permesso di superare di oltre 40 km/h quella soglia, dimostrando quanto il settore delle moto bagger sia evoluto in termini di prestazioni, affidabilità e sicurezza.

La moto protagonista di questa impresa non era una semplice Indian Challenger di serie. Gli specialisti di S S Cycle hanno messo mano a ogni dettaglio, realizzando una versione profondamente modificata e ottimizzata per affrontare le condizioni estreme delle saline di Bonneville. Interventi mirati hanno interessato il telaio, l’aerodinamica, il sistema di raffreddamento e soprattutto il propulsore, per garantire non solo la massima potenza, ma anche una tenuta impeccabile su un terreno notoriamente insidioso.

Bonneville è un luogo sacro per chi ama l’automobilismo e la ricerca della velocità assoluta,” ha dichiarato Gary Gray, vicepresidente della Tecnologia di Prodotto di Indian Motorcycle. “Da tempo volevamo mettere alla prova la nostra Indian Challenger in uno scenario così mitico, per capire fin dove potevamo spingerci.” L’operazione è stata sostenuta anche da partner come Mission Foods, a testimonianza di quanto il progetto fosse ambizioso e condiviso tra diverse realtà del settore.

Il nuovo record AMA è stato registrato nella classe 2000 cc APS-AG, una categoria che consente confronti diretti tra mezzi di cilindrata simile, rendendo ancora più significativo il progresso rispetto al passato. L’incremento delle prestazioni non è solo frutto di una maggiore potenza, ma anche di un attento studio dell’aerodinamica e della gestione termica, elementi chiave per affrontare le condizioni uniche offerte dal deserto salato di Bonneville.

Al comando della moto, Tyler OHara ha confermato il suo talento e la sua versatilità. Già due volte campione della King of the Baggers con la Indian Wrecking Crew, OHara ha saputo adattarsi perfettamente alle esigenze di una sfida molto diversa rispetto alle competizioni su pista. Il suo contributo è stato fondamentale per portare la Indian Challenger al limite, dimostrando che il connubio tra uomo e macchina può ancora scrivere pagine indimenticabili nella storia del motorsport.

Per Indian Motorcycle, questo successo rappresenta molto più di una semplice vittoria sportiva. È un potente messaggio rivolto al mercato e agli appassionati: il marchio è oggi in grado di offrire cruiser ad alte prestazioni che non temono confronti, grazie anche alla collaborazione con realtà tecniche di primo piano come S S Cycle. La sinergia tra esperienza, innovazione e passione si traduce in prodotti capaci di eccellere sia in pista sia in prove estreme come quelle di Bonneville.

L’impresa ha inoltre riportato sotto i riflettori le saline di Bonneville, un luogo che ha visto nascere e crescere leggende come Burt Munro e che continua a essere un laboratorio ideale per la ricerca della velocità assoluta. Ogni nuovo record contribuisce a rinnovare l’interesse per questo scenario unico, dove tecnologia, coraggio e spirito pionieristico si fondono per spingere sempre più in là i limiti dell’immaginazione e della tecnica.

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