Pizza, cinema… e moto: chi è il nuovo CEO di Harley-Davidson
Harley-Davidson nomina Arthur Starrs nuovo CEO dal 2025: sfida tra innovazione, tradizione e nuovi mercati per il futuro del leggendario marchio.
In un contesto di grande trasformazione per il settore delle due ruote, Harley-Davidson si prepara a vivere una fase di rinnovamento senza precedenti, affidando la propria guida a una figura decisamente inusuale. A partire da ottobre 2025, sarà infatti Arthur Starrs a ricoprire il ruolo di CEO della storica casa motociclistica americana, segnando così una svolta che promette di ridefinire le strategie e l’identità stessa del brand.
La nomina di Starrs rappresenta una scelta audace e carica di significato. Proveniente dal mondo della ristorazione e dell’intrattenimento, il nuovo amministratore delegato ha costruito la sua carriera lontano dai motori e dalle strade, maturando esperienze di vertice in realtà come Pizza Hut – dove ha ricoperto il ruolo di CEO globale – e Topgolf International, oltre a un passato da CFO presso Rave Cinemas. Un percorso che, se da un lato lo colloca come outsider rispetto al tradizionale universo Harley, dall’altro porta in dote competenze manageriali trasversali e una visione fortemente orientata al cliente.
L’attuale presidente, Jochen Zeitz, accompagnerà la transizione fino a febbraio 2026, garantendo così continuità e stabilità durante questo delicato passaggio di testimone. L’obiettivo dichiarato è chiaro: traghettare Harley-Davidson verso un futuro di innovazione e crescita sostenibile, senza però perdere di vista il ricco heritage che ha reso il marchio un’icona mondiale.
Harley-Davidson, i motivi di questa decisione
La decisione di affidare la leadership a un manager estraneo al settore motociclistico sottolinea la volontà dell’azienda di Milwaukee di esplorare nuovi percorsi. Starrs sarà chiamato a guidare una profonda trasformazione, puntando su una strategia di diversificazione dell’offerta che guarda sia all’ampliamento della gamma sia all’ingresso in segmenti emergenti. Un esempio emblematico di questa nuova rotta è la piattaforma Sprint, concepita per proporre modelli più accessibili e in linea con le esigenze di una clientela giovane e dinamica.
Ma la vera sfida si giocherà sul terreno della mobilità sostenibile, dove lo sviluppo di motociclette elettriche rappresenta una delle direttrici chiave per il futuro del marchio. In un mercato globale sempre più attento alle tematiche ambientali e all’innovazione tecnologica, Harley-Davidson si trova a dover bilanciare la fedeltà ai propri valori fondanti con la necessità di abbracciare le nuove tendenze. Starrs, forte di una lunga esperienza nella gestione di aziende orientate all’esperienza del cliente, potrebbe rivelarsi la figura giusta per traghettare il brand verso una nuova era, capace di dialogare con le nuove generazioni senza alienare la comunità degli appassionati storici.
Non mancano, tuttavia, i timori tra gli Harleysti più tradizionalisti. L’arrivo di un outsider suscita interrogativi sulla capacità di preservare l’identità e lo spirito autentico che da sempre contraddistinguono il marchio. C’è chi teme che una visione troppo orientata all’innovazione possa compromettere i valori di libertà e ribellione che sono il cuore pulsante di Harley-Davidson. Allo stesso tempo, però, una parte della community guarda con interesse e speranza a questa nuova fase, riconoscendo la necessità di rinnovarsi per affrontare un mercato sempre più competitivo e complesso.