Energica Motor: un possibile salvataggio all’orizzonte

Energica Motor potrebbe evitare il fallimento grazie a un investitore asiatico. Un'opportunità per rilanciare il settore delle moto elettriche premium.

Di Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 11 giu 2025
Energica Motor: un possibile salvataggio all’orizzonte

Energica Motor, il rinomato marchio italiano di moto elettriche di lusso, potrebbe essere salvato dal baratro del fallimento grazie a un’inaspettata offerta proveniente dall’Asia. L’azienda, che solo due mesi fa aveva annunciato il rischio imminente di bancarotta, sembra ora intravedere una concreta possibilità di rilancio. Dopo due aste deserte, un investitore asiatico, probabilmente cinese, si sarebbe dichiarato interessato a rilevare il marchio, offrendo così una via d’uscita alla liquidazione totale dei suoi asset, stimati in oltre 4,5 milioni di euro.

Questa notizia arriva in un momento cruciale per il settore delle due ruote elettriche di alta gamma, che ha già visto la chiusura di altri produttori di rilievo come Cake e ARC. Le difficoltà del comparto derivano da fattori come i prezzi elevati, l’autonomia limitata e le incertezze finanziarie che affliggono molte aziende del settore. Tuttavia, l’eventuale acquisizione di Energica Motor potrebbe rappresentare una svolta non solo per il marchio italiano, ma anche per l’intero segmento delle moto premium.

Un salvagente dall’Asia

Secondo quanto riportato dal sito specializzato The Pack, l’investitore interessato proverrebbe dall’Asia e sarebbe intenzionato a completare rapidamente l’acquisizione. Sebbene non vi siano ancora conferme ufficiali, le indiscrezioni indicano che si tratterebbe di un’azienda cinese. L’operazione, se conclusa, potrebbe rappresentare l’ultima opportunità per evitare la dispersione del patrimonio tecnologico e industriale di Energica Motor, un’eccellenza dell’innovazione italiana nel settore delle moto elettriche.

Questa possibile acquisizione non solo salverebbe il marchio, ma potrebbe anche dare un segnale positivo al mercato delle due ruote elettriche di lusso, attualmente in forte difficoltà. La presenza di capitali asiatici potrebbe inoltre rappresentare un elemento di stabilità e crescita per un comparto che necessita di fiducia e investimenti per affrontare le sfide future.

Le difficoltà del mercato premium

Il settore delle moto premium elettriche continua a lottare per affermarsi rispetto ai veicoli tradizionali a combustione. Nonostante i progressi tecnologici degli ultimi anni, permangono limiti significativi legati all’autonomia delle batterie e ai costi di acquisto, spesso molto superiori rispetto alle controparti a combustione interna. Questi fattori scoraggiano molti potenziali acquirenti, limitando la diffusione delle moto elettriche di lusso.

Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda l’assistenza post-vendita. Molti proprietari di motociclette Energica Motor temono che, in caso di chiusura definitiva dell’azienda, potrebbero sorgere difficoltà nell’approvvigionamento di pezzi di ricambio e nell’accesso ai servizi di manutenzione. Questo aspetto rappresenta un ulteriore ostacolo per la fiducia dei consumatori nel settore.

Prospettive per il futuro

Al momento, né Energica Motor né il presunto investitore asiatico hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’operazione. Tuttavia, un esito positivo della trattativa potrebbe segnare un punto di svolta per il settore. L’influenza crescente dei capitali asiatici nel panorama europeo della mobilità elettrica dimostra come le sinergie internazionali possano contribuire a rilanciare marchi storici e innovativi come Energica.

Un eventuale salvataggio non rappresenterebbe solo una vittoria per l’azienda italiana, ma potrebbe anche infondere nuova fiducia nell’intero comparto delle moto elettriche di fascia alta. Questo successo dimostrerebbe che, nonostante le difficoltà attuali, le moto elettriche di lusso possono ancora ritagliarsi un ruolo significativo nel mercato del futuro, offrendo un’alternativa sostenibile e tecnologicamente avanzata ai veicoli tradizionali.

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