Crisi su due ruote: Harley-Davidson tra crollo vendite e rivolta azionaria
Harley-Davidson registra cali nelle vendite globali e affronta tensioni con H Partners. LiveWire in crisi e margini operativi in calo.
Un primo trimestre da dimenticare per Harley-Davidson, la storica casa motociclistica americana, che registra un drastico calo delle performance finanziarie e si trova a fronteggiare una dura battaglia con gli azionisti. I numeri parlano chiaro: crolli a doppia cifra nelle vendite motociclette a livello globale e una redditività in forte contrazione mettono in evidenza le difficoltà di un’azienda in affanno.
Nonostante un utile per azione (EPS) di 1,07 dollari, leggermente superiore alle previsioni ma in calo del 38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i problemi finanziari sono evidenti. Il dato più preoccupante riguarda le vendite motociclette, scese del 21% a livello globale. Nord America e Asia hanno registrato le perdite più consistenti, rispettivamente con un calo del 24% e del 28%, mentre in Europa, Medio Oriente e Africa la flessione è stata più contenuta, fermandosi al 2%. Tuttavia, anche in queste regioni, Harley-Davidson ha perso quote di mercato significative. L’azienda ha attribuito questi risultati negativi a un contesto economico sfavorevole e alla decisione di ridurre le spedizioni ai concessionari.
La situazione si aggrava ulteriormente con il margine operativo in caduta libera, passato dal 16,2% al 10,8%, e un utile operativo che si è dimezzato, scendendo del 51% a 116 milioni di dollari. Questi dati evidenziano una crescente difficoltà nella gestione dell’efficienza aziendale, un aspetto cruciale per il futuro della compagnia.
Pesa molto LiveWire
Particolarmente critica è la situazione della divisione elettrica LiveWire, che si conferma il punto più debole della strategia aziendale. Nel trimestre sono state vendute appena 33 unità, con un calo del 72% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi della divisione si sono fermati a soli 3 milioni di dollari, registrando una contrazione del 42%. Per arginare le perdite, Harley-Davidson ha chiuso l’ufficio californiano dedicato a LiveWire e ha ridotto significativamente il personale impiegato in questa divisione.
La crisi finanziaria in corso ha acuito le tensioni con H Partners, azionista di minoranza con una quota del 9%. Il fondo di investimento ha criticato duramente la leadership aziendale, chiedendo un cambiamento radicale. La situazione è esplosa con le dimissioni di Jared Dourdeville, rappresentante di H Partners nel consiglio di amministrazione, e il lancio della campagna “Free The Eagle", che punta alla rimozione del CEO Jochen Zeitz. La risposta di Harley-Davidson non si è fatta attendere: con l’iniziativa “Vote Harley-Davidson", l’azienda ha trasformato il conflitto in una vera e propria guerra di deleghe. La risoluzione di questa disputa è attesa con grande interesse durante l’assemblea degli azionisti, prevista per il 14 maggio.