Quando la passione crea miti: la Bimota HB2 più potente di sempre
Bimota HB2 con motore Honda CB1100R, solo 193 esemplari prodotti, in vendita in UK. Scopri dettagli, storia e dotazione tecnica della moto.
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Un vero gioiello su due ruote sta facendo parlare di sé nel Regno Unito: un esemplare unico che incarna il sogno di ogni appassionato di moto d’epoca e di collezionismo moto. Non si tratta solo di una rara motocicletta italiana, ma di un vero e proprio pezzo di storia, frutto di un connubio straordinario tra l’ingegneria artigianale della Romagna e la potenza tecnologica giapponese. Stiamo parlando della Bimota HB2 con motore Honda CB1100R, una combinazione che non si era mai vista prima sul mercato e che oggi rappresenta un’occasione irripetibile per i veri intenditori.
La Bimota HB2 è già di per sé una moto che non passa inosservata tra gli estimatori del marchio riminese, ma questa versione in particolare ha una storia davvero fuori dal comune. Se normalmente il modello era equipaggiato con il propulsore Honda CB900F da 95 cavalli, in questo caso sotto la carenatura pulsa il cuore più potente della Honda CB1100R, capace di sprigionare ben 115 cavalli. Una modifica radicale che ha trasformato una moto già esclusiva in un esemplare a dir poco leggendario, destinato a diventare il fulcro di ogni collezione privata.
La genesi di questa straordinaria creazione affonda le radici nella passione di un collezionista britannico che, mosso da un autentico amore per la perfezione tecnica, acquistò una Honda CB1100R con l’unico scopo di trapiantarne il motore nella scocca della Bimota HB2. L’operazione, tutt’altro che semplice, fu affidata alle mani esperte di Harris Performance, un nome di riferimento nell’ambito delle elaborazioni motociclistiche. Questo atto di puro entusiasmo ha segnato la storia della moto, che ha poi trascorso ben 17 anni con il suo primo proprietario e altri 20 nelle mani del secondo, testimoniando un percorso di conservazione e cura fuori dal comune.
Ma la magia della Bimota HB2 non si esaurisce nel motore. La cura per la componentistica è, come da tradizione del marchio, ai massimi livelli. Le sospensioni anteriori sono affidate alle celebri forcelle Ceriani, mentre la gestione dell’assetto posteriore è garantita dagli ammortizzatori De Carbon, sinonimo di qualità e prestazioni elevate. Le ruote originali in magnesio, firmate Campagnolo, sono state restaurate con maestria dagli specialisti di Dymag, altro nome di culto tra gli appassionati di moto sportive. I dischi dei freni sono prodotti da Spondon, ulteriore garanzia di affidabilità e performance.
Il risultato di questa combinazione di eccellenze è una moto che pesa soltanto 200 kg, ben 32 in meno rispetto alla Honda CB900F di serie, e che all’epoca era in grado di raggiungere una velocità massima di 222 km/h. Numeri che ancora oggi impressionano e che raccontano di una ricerca ossessiva della leggerezza e dell’efficienza dinamica, valori fondanti della filosofia Bimota.
La produzione della Bimota HB2 si è fermata a soli 193 esemplari, una cifra che, pur rappresentando un traguardo importante per la casa riminese, la colloca comunque nell’olimpo delle moto più rare e desiderate dagli intenditori. Il modello, evoluzione della già introvabile HB1, è il simbolo della volontà di Bimota di fondere la migliore meccanica giapponese con la maestria artigianale italiana nella costruzione di telai e ciclistiche di altissimo livello.
Oggi, questa Bimota HB2 con motore Honda CB1100R viene proposta sul mercato britannico a circa 17.460 dollari, una cifra che riflette il valore storico, tecnico ed emozionale di un oggetto destinato a pochi fortunati. Non si tratta solo di un acquisto per chi ama il collezionismo moto, ma di un vero investimento su un capitolo unico della storia motociclistica europea. Un esempio perfetto di come la personalizzazione, quando guidata dalla passione e dalla competenza, possa trasformare un modello già raro in una leggenda su due ruote.
Per chi cerca qualcosa di più di una semplice moto d’epoca, questa Bimota HB2 rappresenta l’occasione di possedere un capolavoro di ingegneria e stile, capace di unire in sé la tradizione e l’innovazione, la potenza e la leggerezza, la rarità e il fascino senza tempo. Un autentico sogno che oggi, grazie a una storia di passione e dedizione, può diventare realtà.
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