Home Scooter Me 6.0: la prova del piccolo “brucia semafori”

Scooter Me 6.0: la prova del piccolo “brucia semafori”

Leggero, scattante e super silenzioso: è lo scooter Me, l’elettrico “Made in Franciacorta” che in città si fa notare. La nostra prova sulle strade di Brescia

Dal cuore della meravigliosa Franciacorta, al traffico di Brescia, per conquistare la città “a suon diAssoluto silenzio” e tanto stile. Sì, perché quando ti ritrovi a superare una coda di vetture con un mezzo elettrico a due ruote, incredibilmente, attiri l’attenzione di tanti.

E così è stata la nostra settimana in compagnia dello scooter elettrico Me, prodotto dall’innovativa azienda bresciana Me Group. Ciclisti, motociclisti, automobilisti sono rimasti incuriositi da quell’oggetto particolare, dal sapore retrò, ma dal cuore super tecnologico e completamente a zero emissioni. Ci siamo fatti spazio, in silenzio, fra le auto, gli autobus, nelle ZTL, scattando ai semafori senza che nessuno potesse tenerci testa, grazie ad uno spunto 0-30 km/h coperto in appena 2 secondi.

Il modello fornitoci da Me Group, in versione 6.0 guidabile già a 16 anni con la sola patente A1, paragonabile, quindi, ad uno scooter da 125 cc, era di una particolare colorazione giallo senape che ne esalta le forme e contrasta con i dettagli scuri della ciclistica. Lo scooter Me è disponibile al prezzo di 6.490 euro, che diventano 4.894 grazie all’Ecobonus.

Scooter Me: com’è fatto

Lo scooter Me nasce dalla matita del designer Sergio Mori che è riuscito a creare una perfetta sinergia fra la funzionalità, che necessariamente deve avere uno scooter, e un’estetica innovativa e retrò, che da il giusto carattere al mezzo. Si fa notare e ammirare il telaio in Sheet Moulding Compound (SMC), un materiale leggerissimo e termoindurente composto da fogli di fibre di vetro, minerali, pigmenti e resine poliesteri, dunque, riciclabile.

La nostra analisi si focalizza sul frontale, dove troviamo un fanale fullLed, così come le frecce e la luce posteriore, e una generosa forcella firmata Paioli con piastra singola e molle progressive (quindi capace di adattarsi al fondo), completamente esterna alla carenatura, diversamente dagli scooter tradizionali. L’impianto frenante fa affidamento ad un disco singolo da 180 mm con pinza flottante a due pistoncini, lo stesso del posteriore, mentre i cerchi in lega da 12″ garantiscono la giusta stabilità e una notevole agilità in città, quando ci si deve fare spazio in mezzo al traffico.

Dietro fa tanta scena il forcellone monobraccio a traliccio in tubi d’acciaio, sostenuto da un ammortizzatore regolabile ancora firmato Paioli. La coda risulta troncata, lasciando che la ruota posteriore sporga dalla sagoma dello scooter, ma, di contro, offre poco spazio al passeggero sulla sella. In sella, ci si ritrova ad impugnare un manubrio fornito da Domino, sormontato da una strumentazione con display da 4,3″ a colori completa di tutto ciò serve tenere d’occhio alla guida: dalle classiche spie di servizio alla percentuale di batteria, senza dimenticare l’autonomia rimanente, espressa in chilometri.

Insomma, come potete capire, tutto è rigorosamente Made in Italy e lo ribadisce il display della strumentazione che, una volta acceso lo scooter, mostra orgogliosamente il tricolore. Solamente la batteria agli ioni di litio ed estraibile, è fornita da Samsung. Rimanendo in tema, la batteria ha una capacità nominale di 2,88 kW, pesa 20 kg e può essere ricaricata tramite la presa nella parte posteriore dello scooter o estratta e ricaricata mediate una tradizionale presa domestica a 220 V, con tempi di ricarica da 0 a 100% di 5.5 ore.

La versione 6.0 è equipaggiata con un motore elettrico brushless a magneti permanenti integrato nel mozzo ruota, che eroga 6 kW di potenza, con un picco massimo di 10 kW: ciò consente di paragonare il Me 6.0 ad uno scooter 125, sia a livello legislativo che per prestazioni. È in grado di raggiungere gli 80 km/h di velocità massima e garantisce un’autonomia di 70 km, variabile in funzione del peso trasportato e dello stile di guida, con la possibilità di recupero di energia in frenata.

Scooter Me: come va

Saliti in sella si tocca bene a terra con i piedi, merito dell’altezza contenuta (780 mm), e il peso di 90 kg lo rende adatto praticamente a tutti. La posizione di guida è la classica da scooter cittadino: sella ben imbottita e spaziosa (almeno per il pilota), manubrio alla giusta distanza, ma angolo di sterzo leggermente ristretto, e una pedana comoda e piatta, adatta a caricare. Peccato per il sottosella, in grado di ospitare i documenti, un antifurto e poco più. Scordatevi, quindi, di mettere il casco nell’apposito vano, quello è riservato alla batteria.

Nel retroscudo è presente una comoda rete portaoggetti e una utilissima presa USB per ricaricare smartphone o altri device elettronici. Sulla pedana piatta, zaini o sacchetti della spesa, messi in sicurezza mediante il gancio sotto la sella, non danno fastidio alla guida. Per queste motivazioni, il Me è diventato immediatamente il miglior animaletto da città che potessi desiderare.

Una volta girata la chiave e aver assistito all’animazione patriottica del quadro strumenti, nessun suono, nessun ruggito… Tutto tace in sella al Me. Ma è ruotato il gas che viene fuori l’anima da piccolo brucia-semafori dello scooter bresciano: lo scatto da elettrico assicura sorpassi in partenza che regalano soddisfazioni, mentre l’accelerazione risulta costante e piacevole fino ai 50 km/h, per poi calare leggermente, fino a raggiungere gli 80 km/h di velocità massima, autolimitata.

Bastano pochi metri per prendere confidenza con quel particolare avantreno, completamente esterno al telaio. Non si è mai in difficoltà in città, si riesce sempre a tenere testa alle accelerazioni o alla velocità del traffico che ci circonda, a divincolarsi fra le auto in coda, ma è sul pavè che si balla un po’, vista la dimensione ridotta dei cerchi e la rigidità delle sospensioni. Dall’altra parte, questa rigidità assicura una certa stabilità anche durante le frenate più brusche. A proposito, l’impianto frenate è ben dimensionato e modulabile.

Ci è piaciuto? Assolutamente sì! L’autonomia, per chi fa un tragitto casa-lavoro nella stessa città, è più che sufficiente, le prestazioni lo rendono anche divertente alla guida, mentre il peso contenuto, aiutato anche dal baricentro basso, lo rendono perfetto per gli spostamenti cittadini. Certo, il prezzo è da fascia alta, ma la qualità costruttiva e la cura del dettaglio non mancano… E poi ci sono gli incentivi!

Scooter Me: scheda tecnica

Dimensioni

Lunghezza: 1.890 mm

Larghezza: 665 mm

Altezza sella da terra minima: 780 mm 

Interasse: 1.310 mm 

Peso (compresa batteria): 90 Kg

 

Motore

Potenza: 6 kW / picco 10 kW 

Tipo motore: elettrico brushless magneti permanenti integrato nel mozzo ruota 

Velocità massima: 80 km/h 

Accelerazione: 0-30 km/h: 2 secondi 

Autonomia: 70 km 

 

Batteria

Doppia modalità di ricarica: batteria estraibile o attacco diretto dello scooter a presa elettrica domestica 220 V

Tipologia: al litio estraibile 

Capacità nominale: 2.88 kW

Tensione: 72 V

Peso: 20 kg

Tempo di ricarica da zero a 100%: 5.5 h

 

Ciclistica 

Telaio: SMC con supporto forcella anteriore e posteriore in acciaio

Sospensione anteriore: forcella Paioli a steli tradizionali, oleodinamica a molle progressive 

Sospensione posteriore: monobraccio e mono ammortizzatore Paioli con molla regolabile 

Tipo freno anteriore: singolo disco 

Misura freno anteriore: 180 mm 

Tipo freno posteriore: singolo disco 

Misura freno posteriore: 180 mm 

Misura cerchio anteriore: 12 pollici 

Misura cerchio posteriore: 12 pollici

Abbigliamento utilizzato

Casco Hevik Jet HV29 Smart: Casco jet in fibre composite. Dotato di doppia calotta, visierino interno, cinturino micrometrico, interni removibili. Senza visiera esterna.

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