Superbike, la cronaca di Gara 2 di Phillip Island
Buon terzo posto per Scott Redding
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Caotica gara 2 del Mondiale Superbike in quel di Phillip Island. La Kawasaki ZX-10 RR ufficiale torna subito in vetta, ma non con Jonathan Rea che pure pareva destinato a fare polpette degli avversari dopo la vittoria nella Superpole Race ai danni di Toprak Razgatlioglu e Scott Redding. Al termine dei ventidue giri della seconda manche vera e propria, dopo una incredibile serie di avvicendamenti e anche qualche crash, si è imposto il compagno di squadra Alex Lowes con un margine di appena trentasette millesimi. Il primo giro di gara due vede Michael Van der Mark portarsi in vetta con la Yamaha YZF R1 ufficiale, ma Rea lo “divora” già nella tornata seguente. Nel frattempo alla Curva 10 cadono Michael Ruben Rinaldi con la Ducati Panigale di Barni e Leon Haslam con la Honda ufficiale, entrambi riusciti a ripartire. Rinaldi sarà però poi costretto ai box per riparare i danni, mentre Haslam rimarrà vittima di una uscita di pista alla prima curva rimanendo in piedi ma continuando ancor più attardato. Nello stesso giro “digressioni” anche per Xavi Fores con la Kawasaki ZX-10 RR di Puccetti alla Curva 3 e per Tom Sykes con la Bmw ufficiale alla curva successiva: tutti e due ripartiti. Al decimo giro “blitz” per Loris Baz che passa al comando con la Yamaha YZF R1 di Ten Kate. L’ex-Moto GP perde il comando già al giro seguente per mano di Rea, ma nello stupore generale si riporta avanti alla quattordicesima tornata. Il destino non è benevolo col francese che alla Curva 3 già “amara” per Fores va lungo e perde contatto dai primi. A questo punto si porta in testa Lowes, ma al sedicesimo giro Rea torna davanti al compagno di team ed a una agguerrita muta di avversari, che nelle battute finali perde Toprak Razgatlioglu. La Yamaha YZF R1 ufficiale del turco si ammutolisce al diciannovesimo giro ed il sogno di una doppietta va in frantumi. Al ventunesimo giro Lowes sorprende Rea e passa al comando. Il campione del mondo in carica tenta la controffensiva, ma per una inezia è costretto al secondo posto in volata. Completa il podio Scott Redding, che con la sua Ducati è l’unico a mantenere il ritmo delle Kawasaki ufficiali nel finale di gara. L’ex-ufficiale Aprilia in Moto GP però non trova il varco giusto per tentare di condurre la “rossa” alla vittoria. Ai piedi del podio chiude Van der Mark, mentre Chaz Davies sfigura ancora con la seconda Ducati ufficiale chiudendo quinto su Alvaro Bautista. L’iberico non appare mai in partita con la Honda ufficiale. Tra gli Indipendenti, con Caricasulo caduto mestamente con la Yamaha YZF R1 della GRT, c’è la vittoria a sorpresa del cileno Maximilian Scheib con la Kawasaki ZX-10 RR di Orelac ai danni di Baz e di Sandro Cortese con la seconda Yamaha di GRT. Sykes, Fores ed Haslam dopo le varie uscite e cadute completano la classifica nell’ordine. Michael Ruben Rinaldi non copre abbastanza giri per la classificazione, e tra i ritirati c’è anche il giapponese Takahashi, la Honda di Althea continua ad avere problemi. In classifica di campionato prende il largo Alex Lowes con 51 punti, ma la buona notizia è che Redding si è arrampicato al secondo posto con 39 lunghezze, cinque in più di Razgatlioglu e sette in più di Rea. Prossima gara già tra due settimane in Qatar, sul circuito di Losail.
N.M.B.
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