Home Apoteosi Dalla Porta in Australia: “Non ho parole!”

Apoteosi Dalla Porta in Australia: “Non ho parole!”

Il 22enne toscano vince a Phillip Island e intasca il titolo iridato della Moto3 2019: “Sono al settimo cielo: il mio sogno è diventato realtà!”

Lorenzo Dalla Porta (Leopard Racing) è stato incoronato oggi Campione del Mondo della Moto3 2019 in seguito a una grande vittoria nel GP di Australia, la sua terza affermazione personale di quest’anno, successo che – unitamente all’inopinata caduta al terzo giro del rivale Aron Canet (Sterilgarda Max Racing) – gli ha finalmente regalato la certezza matematica del titolo.

Il 22enne toscano. originario di Montemurlo (PO), è stato autore di una gara molto spavalda in Australia durante la quale, nonostante gli mancasse solo una manciata di punti per conquistare il titolo dopo l’uscita di Canet, si è sempre mantenuto nelle posizioni di testa, fermamente intenzionato a festeggiare il titolo con un prestigioso successo su un tracciato altamente spettacolare.

E tale obiettivo è stato centrato grazie a una sontuosa volata sotto la bandiera a scacchi con cui ha “regolato” due spagnoli, il compagno di box e pole-man Marcos Ramirez e l’arcigno Albert Arenas (Gaviota Angel Nieto Team), poi con lui sul podio.

A fine gara, il felicissimo neo-iridato della Moto3 ha avuto una lunga lista di ringraziamenti da recitare:

“Non ho parole per descrivere come mi sento in questo momento. Devo dormirci sopra forse, penso che non me ne renderò veramente conto fino a domani, ma l’unica cosa che posso dire in questo momento è che ho aspettato a lungo l’arrivo di questo giorno.”

“Nel corso degli anni, la mia famiglia ha fatto molti sforzi e molti sacrifici per arrivare a questo giorno ed io non posso che ringraziarli tutti per essermi stati sempre vicino. Soprattutto mia nonna, che è scomparsa di recente ed era quasi una “doppia mamma” per me, senza onniamente dimenticare mio padre.”

Dalla Porta si è detto orgoglioso si aver regalato al team Leopard Racing il suo 3° titolo in 5 anni (dopo quelli di Danny Kent nel 2015 e Joan Mir 2017), ripagando così la fiducia a lui accordata nel 2018:

“Ovviamente devo dire grazie anche al mio team per avermi sempre fornito la moto migliore. Abbiamo avuto subito una grande intesa tra noi, sin dallo scorso anno, e loro lavorano sempre duramente per darci il miglior materiale possibile. Non avrei potuto vincere questo titolo senza di loro, davvero quindi non avrei potuto chiedere di più a questa squadra.”

“Sono davvero al settimo cielo: oggi il mio sogno è finalmente diventato realtà!”

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