Home Nuovo esame per la patente: il debutto è da incubo

Nuovo esame per la patente: il debutto è da incubo

Testimoni parlano di ragazzi appoggiati alle loro moto mentre guardano il percorso senza capirci granché. Si tratta del debutto del nuovo esame pratico pubblicato, con un decreto ministeriale, il 26 settembre 2018.

L’esordio del nuovo esame pratico per conseguire le patenti A1, A2 e A non è stato certamente dei migliori. Dalla Motorizzazione di Roma Laurentina non arrivano esiti positivi ma il Direttore Paolo Amoroso sembra essere fiducioso:

“È stata anche colpa dell’emozione del primo giorno” – ha dichiarato.

Emozione o meno, i bocciati, dopo la prima giornata di esami, sono 9 su 10. Testimoni parlano di ragazzini rassegnati, appoggiati alle loro moto, mentre guardano il percorso senza capirci granché. Si tratta del debutto del nuovo esame pratico pubblicato, con un decreto ministeriale, il 26 settembre 2018.

Due i tracciati proposti. Il primo è da eseguire a bassissima velocità, in modo che lo slalom fra i coni e il passaggio attraverso il corridoio, di dimensioni tutt’altro che generose, non duri meno di 15 secondi. Gli esaminatori sono intransigenti. Basta toccare un birillo o sforare con i tempi per essere bocciati. E i ragazzi, a quanto pare, mancano di padronanza del mezzo.

Passare il primo percorso era già un’impresa per pochi, uscire indenni dal secondo sembra essere una missione impossibile. I pochi candidati arrivati al secondo round godono della spiegazione esaustiva degli esaminatori ma la segnaletica sull’asfalto, risalente alla vecchia prova, confonde le idee di uno dei ragazzi. Ecco fatto: esame da rifare. Solamente un Highlander riesce nell’impresa. Adesso lo attende un’ultima prova, quella su strada, che rimane, però, invariata rispetto al passato.

“Questo nuovo sistema porta a un incremento della difficoltà della prova. È impegnativo, non ci sono dubbi. Ci vuole una grande preparazione tecnica”.

Questo è quanto ha dichiarato il Direttore della Motorizzazione di Roma, Paolo Amoroso, lasciando intendere che passare dalla scuola guida è praticamente tappa obbligata. Vuoi perché gli esami si fanno sempre più difficili ed esercitarsi diventa fondamentale, vuoi perché gli sportelli degli uffici hanno sempre meno personale disponibile e i tempi si allungano a dismisura ogni giorno che passa.

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