Damon Inc in bilico: debiti, cause legali e il destino della Hypersport Pro
Damon Inc, ex promessa delle superbike elettriche, affronta cause legali, debiti e il delisting dal Nasdaq. Tensioni tra ex CEO e azionisti su spese e governance.
Il sogno di una rivoluzione canadese nel mondo delle due ruote elettriche sembra ormai destinato a svanire, lasciando dietro di sé una scia di Damon Inc, ambizioni deluse e promesse non mantenute. L’azienda, che solo pochi anni fa si era imposta come potenziale protagonista nel settore delle motociclette elettriche ad alte prestazioni, oggi affronta una crisi profonda che mette seriamente a rischio la sopravvivenza stessa del suo progetto di punta, la Hypersport Pro.
La situazione interna della società si è deteriorata rapidamente: il personale si è ridotto a soli undici dipendenti, mentre la gestione aziendale è travolta da una serie di controversie legali che si intrecciano con una pesante situazione finanziaria. L’ultimo colpo è arrivato con il delisting Nasdaq, che ha costretto le azioni della compagnia a migrare verso il mercato OTC Pink, segnando un duro colpo alla credibilità dell’intero progetto agli occhi di investitori e osservatori.
Il problema più immediato per Damon Inc riguarda il mancato pagamento dell’affitto degli impianti di Surrey, con una richiesta risarcitoria che ammonta a ben 4,3 milioni di dollari canadesi. Nonostante un accordo siglato nel giugno 2023 che prevedeva il ricorso a note convertibili e pagamenti in contanti, la situazione è rimasta critica e potrebbe sfociare in ulteriori sanzioni per l’azienda, aggravando una situazione finanziaria già compromessa.
Le questioni legali non si fermano qui. Uno degli investitori di riferimento, Andy DeFrancesco, ha infatti intrapreso un’azione legale contro la società, alimentando ulteriormente il clima di incertezza. Nel frattempo, l’ex CEO Jay Giraud sostiene di essere stato costretto alle dimissioni e rivendica compensi non ancora corrisposti. Nel fascicolo processuale è stata inserita una lettera firmata da DeFrancesco e altri azionisti, in cui si muovono pesanti accuse contro Giraud: si parla di una presunta dissipazione di 75 milioni di dollari senza risultati concreti e di comportamenti discutibili nella gestione dell’azienda.
A rendere il quadro ancora più complesso, sono le testimonianze di ex dipendenti che hanno descritto un ambiente lavorativo caotico, caratterizzato da una scarsa trasparenza nell’utilizzo dei fondi. Dall’altra parte, Jay Giraud ha affermato che la diffusione della lettera abbia gravemente compromesso la sua reputazione professionale, aggiungendo ulteriore tensione a una vicenda già intricata.
Sul fronte finanziario, nemmeno il tentativo di marzo 2025 di raccogliere capitali tramite una offerta pubblica 16,5 milioni di dollari è riuscito a scongiurare il peggio: a maggio dello stesso anno, infatti, è arrivato il definitivo delisting Nasdaq. A peggiorare la percezione della solidità aziendale, il recente cambio della società di revisione contabile, da Marcum LLP a CBIZ CPAs, ha sollevato ulteriori dubbi sulla tenuta dei controlli interni e sulla trasparenza dei bilanci.
Secondo diversi esperti del settore, la crisi di Damon Inc rappresenta un caso emblematico di governance problematica e di gestione delle aspettative. Lo sviluppo di una moto dalle specifiche così ambiziose come quelle annunciate per la Hypersport Pro — 200 cavalli, 320 km/h di velocità massima e 320 km di autonomia — avrebbe richiesto investimenti molto più consistenti e una pianificazione più realistica. Questi elementi, secondo gli analisti, sono stati ampiamente sottovalutati dal management.
La storia di Damon Inc e della sua Hypersport Pro mette in luce le insidie che si celano dietro alle startup tecnologiche che promettono rivoluzioni senza solide basi operative e finanziarie. Per chi segue con passione il mondo della mobilità elettrica, questa vicenda è un monito: la distanza tra annunci sensazionali e la reale capacità di portare sul mercato prodotti innovativi, mantenendo la fiducia degli investitori e rispettando le promesse fatte, può essere molto più ampia di quanto si immagini.
Il caso Damon Inc resta così un esempio significativo di come la mancanza di una governance efficace, l’insufficienza di risorse e la scarsa trasparenza possano compromettere anche i progetti più visionari, lasciando dietro di sé solo debiti, cause legali e sogni infranti.