Home Gli auguri di Ivano Beggio ed il Natale di…Aprilia

Gli auguri di Ivano Beggio ed il Natale di…Aprilia

Lo storico patron della casa di Noale racconta come nacque il nome dell’azienda scelto da Alberto Beggio

Se c’è un uomo che ha identificato negli anni d’oro del motociclismo italiano la passione vera, pura, cristallina, quello è Ivano Beggio. E lo intuisci perchè, nonostante Aprilia sia passata di mano nel dicembre del 2004 al Gruppo Piaggio, salvandosi da una fine burrascosa, non puoi fare a meno di identificare il marchio di Noale, la sua storia, con Ivano Beggio. Perchè Ivano era ed è un romantico, uno innamorato di quella che era la sua creatura, passatagli di mano dal papà Alberto, che aveva tirato su quella fabbrica di biciclette chiamata Aprilia. E’ con Beggio che l’epopea di Noale divenne sfolgorante.

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Inutile citare campioni su campioni che hanno reso grande le Aprilia, e le stesse moto che hanno reso grandi i campioni. Dal 1974 ad oggi, a Noale sono giunti 56 titoli iridati, partendo dal motocross, passando per il trial, poi il motomondiale. Proprio nel motomondiale, nel 1987 la prima vittoria con Reggiani. L‘epopea di Biaggi, di Capirossi, Rossi, Harada, Melandri e di tanti altri fenomeni che hanno corso con le nere di Noale. A questi i modelli che venivano venduti per tutti. I 50cc, poi i 125, fino alle 250cc da strada: delle vere e proprie repliche da corsa in pratica, sogni dei ragazzini di un tempo che volevano emulare le gesta.

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Ma come è nato il nome Aprilia? Lo spiega lo stesso Ivano Beggio in un post su facebook. Un messaggio di auguri, che è divenuto un aneddoto di storia, intriso di romanticismo e colmo di calore. Un piccolo momento da incorniciare che ricorda il motociclismo di un tempo. Quel mondo che non racconta di polemiche, non parla di sponsor, gomme, accordi, di ali o elettronica. No, qui si respirano gli odori del due tempi, si respira l’aria del garage di un tempo. Di grasso anzi, perchè qua si parla dei tempi in cui non c’era ancora il motore, ma i pedali.

Cari Amici, innanzitutto volevo fare a voi ed alle vostre Famiglie i migliori e più sinceri auguri di Buon Natale e Buone Feste.
Con l’occasione, rispondo pubblicamente ad una domanda fattami qui su facebook da un amico, ovvero il perché del nome Aprilia. Fu mio papà Alberto a sceglierlo quando iniziò a costruire biciclette, perché era rimasto ammaliato dalla Lancia Aprilia, una vettura di media cilindrata molto innovativa e molto bella, lanciata dal marchio torinese nel 1937. Ricordo con grande affetto mio padre molto geniale e innovativo..realizzò delle biciclette molto belle e anche dei 50cc, ideando anche brevetti importanti,come quello relativo alla bicicletta pieghevole.

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Quando iniziai a costruire le moto rimase stupito e un po’ perplesso; gli spiegai però quale sarebbe stata la mia visione del medio periodo e lo trovai pienamente d’accordo….Grazie Papà per avermi insegnato così tante cose che mi sono state preziose per il resto della mia vita. Purtroppo è mancato molto presto, avevo appena 27 anni. E’ stato un onore perpetuare nelle mie nuove moto il nome Aprilia che lui aveva voluto.

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