Home Piaggio Medley 150: prima prova

Piaggio Medley 150: prima prova

Per le strade di Porto Ercole, abbiamo messo alla prova lo scooter del Gruppo Piaggio

Parli di Scooter e non puoi fare a meno di accostarli al Gruppo Piaggio. Il che non significa solo rinvigorire – semmai ce ne fosse ancor più bisogno – quel mito che prende il nome di Vespa. Già perchè pensi all’Aprilia e non puoi fare a meno di ricordare, con quel fare nostalgico, al proprio Scarabeo; un’icona per i ragazzini di una volta. Parli di Piaggio? E come fai a non pensare a quell’amico che aveva il Liberty.

Insomma, il mondo degli scooter, per quello che è divenuto un grande gruppo, è parte integrante e fondamentale. Si potrebbe definire uno zoccolo duro. Non solo supersportive, nude, crossover, non ‘semplicemente’ RSV-4, Caponord o V9 Bobber, no. Perchè la mobilità è anche un concetto facile, immediato, veloce nella sua praticità, ma che non spiazzi quando si debba affrontare magari qualche veloce passaggio statale fuori porta.

Per Piaggio, i cui capisaldi a ruota alta si riversavano con il Liberty ed il Beverly arriva il tempo del mix, del mashup come verrebbe chiamato nel mondo della musica. Ed infatti, nomen omen ecco il Medley: ruota alta, stile e design non dissimile, motori Iget da 125 e 150cc. Una via di mezzo ad un prezzo competitivo a partire da 3100 Euro.

Piaggio Medley: com’è


Lo analizzi ed il ‘family feeling’ è decisamente simile a quanto ritrovato finora da trazione Piaggio per gli scooter a ruota alta. Telaio monosculla bassa in tubi di acciaio, con un avantreno dettato da una forcella da 33 mm. Dietro ecco far capolino una coppia di ammortizzatori con il precarico regolabile su 5 posizioni.

Cerchi in lega d’alluminio a sei razze da 16 pollici davanti e 14 dietro con pneumatici da 100/80 e 110/80. Il peso a secco è di 132 kg, frenato da dischi da 260 e 240 con pinze flottanti a doppio pistoncino. Presente il sistema ABS a due canali, così come è presente il tilt sensor, il dispositivo che in caso di caduta disattiva lo Start&Stop.

Chiaro che i punti fondamentali di uno scooter del genere sono anche altri, come l’abitabilità del vano sottosella. Dotata di apertura elettrica comandata da pulsante a manubrio, il vano contiene addirittura 36,2 litri, due caschi integrali. Esteticamente piace la zona posteriore – ma è un parere personale – con il doppio gruppo ottico. L’anteriore è invece molto più simile a quanto mostrato dal Beverly in termini stilistici. Non si può fare a meno di sottolineare però lo stile verticale, con quella cravatta a corollario dello scudo anteriore.

Due le versioni disponibili: Medley e Medley S con il secondo che mostra tonalità più sportive, il maniglione del passeggero e le plastiche superiori della pedana. Ultime parole per i nuovi motori del Gruppo Piaggio, i già conosciuti i-get da 125cc e 150cc, rigorosamente a iniezione elettronica con distribuzione a quattro valvole e raffreddamento a liquido.

Presente il sistema Start&Stop che spegne il propulsore tra i 3 ed i 7 secondi dalla fase di arresto. Un sistema brevettato dalla stessa Piaggio che viene definito RISS, Regulator Inverter Start & Stop System. Potenze? 9 Kw a 8250 giri/min per il 125cc, mentre il 150cc arriva fino a 11 kW a 7.750 giri. L’ottavo di litro offre una coppia di 11,5 Nm a 6500 giri, mentre il 150 arriva a 14.4 Nm a 6400 giri. Consumi dichiarati? 47,5 km/l su ciclo WMTC per il Medley 125, 45,9 per il 150

Piaggio Medley 150: come va


[rating title=”Primo Contatto” value=”8″ layout=”left”] Già ma come va questo Piaggio Medley? Le strade ed i panorami di Porto Ercole ci hanno offerto la risposta. Sono le nove del mattino e fortunatamente splende il sole. Tra le strade portuali e le curve che portano al Belvedere, il Piaggio Medley ha mostrato le proprie doti fin dai primi metri.

La risposta del motore è veramente molto buona e fluida. Abbiamo messo alla prova il 150cc che ha mostrato uno scatto immediato, anche se non si avverte alcuna ‘botta di potenza’. Ciò comporta che la velocità risulti essere sempre quella giusta. Ci si ritrova sempre ad una data velocità quasi senza accorgersene. Anche la ripresa è buona: non ci sono strappi, momenti vuoti, buchi. Merito del propulsore Iget di seconda evoluzione, senza dubbio.

Le strade portuali con il pavimento dissestato sono un ottimo banco di prova: dal punto di vista ciclistico le sospensioni lavorano bene: sostenute il giusto, leggermente rigide ma non vanno ad inficiare sul pilota perchè la sella, quando si prendono le buche, è veramente ben imbottita ed assorbe bene.

Telaisticamente è il solito telaio Piaggio pregevole. Le sensazioni son quelle di una reattività elevata, ma mai cedevolezza. Quella sensazione di ‘sollevamento’ che porta quindi ad accompagnare – velocemente quanto si vuole – in piega. E che pieghe visto che siamo arrivati ad angoli decisamente evoluti. Dietro si è arrivati a chiudere la gomma senza voler forsare o tirare.

I freni sembrano leggermente ‘rigidi’ inizialmente, con un’escursione della leva ridotta, ma è solo un fattore di abitudine. Non eccessivamente cattivi hanno però un attacco immediato. Inoltre l’ABS interviene veramente molto bene. Tardi quindi da modo di frenare, ma sopratutto nel suo livello di intervento, permette di mantenere bene il controllo della frenata e sopratutto non allunga la stessa.

Uno scooter comodo il Medley; peccato solamente per il posto sulla pedana per i piedi, troppo costretto senza libertà di muoversi. La cura è anche nella strumentazione, chiara e leggibile, ancora in analogico il che personalmente è un pregio. La parte digitale della strumentazione è facilmente leggibile e con buone informazioni come anche lo stato del voltaggio della batteria. Questo anche per la funzione start e stop veramente molto buona, senza chissà quali momenti morti quando si riparte, e che si innesta tra i 3 ed i 7 secondi. Inoltre, nel caso di batteria in calo, permette di non azionarsi per evitare di perdere l’ultima accensione.

Se il vano sottosella è incredibilmente spazioso (confermiamo due caschi integrali), i vani sul retroscudo sono leggermente troppo piccoli. Il blocchetto di accensione non mi fa proprio impazzire per qualità e finitura: sarebbe bastato un contornino in gomma. Ultime impressioni? Lo stile ed il design sono azzeccati, con un’idea di comfort e piacere dato dal family feeling. Peccato solo per la plastica del retroscudo forse leggermente cheap. Lo so, per circa 3000 euro va benissimo ed è buona, ma in nero perde di qualità percepita.

Piace / Non Piace

Piace
– Comportamento ciclistico
– tiro del motore e sistema start/stop
– vano capiente

Non piace
– posto sulla pedana
– la plastica del retroscudo leggermente economica

Piaggio Medley: scheda tecnica

Motore Monocilindrico 4 tempi Piaggio i-get con sistema “Start & Stop”
Cilindrata 124,7 cc 155,2 cc
Alesaggio / Corsa 52 mm / 58,7 mm 58 mm / 58,7 mm
Potenza max 9 kW / 8250 rpm 11 kW / 7750 rpm
Coppia max 11,5 Nm/ 6500 rpm 14,4 Nm/ 6400 rpm
Distribuzione Monoalbero a camme in testa (SOHC) a 4 valvole
Raffreddamento A liquido
Alimentazione Iniezione elettronica
Lubrificazione A carter umido
Avviamento Elettrico
Cambio Variatore automatico di velocità CVT con asservitore di coppia
Frizione Automatica centrifuga a secco
Telaio Struttura monoculla in tubi acciaio con rinforzi in lamiera stampata
Sospensione anteriore Forcella telescopica idraulica, corsa 88 mm
Sospensione posteriore Doppio ammortizzatore idraulico a doppio effetto, regolabile nel precarico molla su 5 posizioni, corsa 76 mm
Sistema frenante ABS a due canali Bosch 10.0
Freno anteriore A disco Ø 260mm, con pinza a doppio pistoncino flottante 2x Ø 25.4 mm
Freno posteriore A disco Ø 240mm, con pinza a doppio pistoncino flottante 2x Ø 22 mm
Pneumatico anteriore Tubeless 100/80-16”
Pneumatico posteriore Tubeless 110/80-14”
Altezza sella 799 mm
Passo 1390 mm
Peso a secco 132 Kg
Capacità serbatoio carburante 7 litri (di cui 1,5 litri di riserva)
Emissioni Co2 53 g/Km 55 g/Km
Omologazione Euro 4

Ultime notizie su Le nostre prove

Le nostre prove

Tutto su Le nostre prove →