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Suzuki GSX-R 1000, quello che i tester non dicono

Dovremo aspettare la prossima edizione del GSX-R 1000 per sapere che un difetto del modello 2007 era il peso eccessivo? Dall’ultimo test pubblicato sul sito di Motociclismo, si legge che nelle prove al banco dinamometrico inerziale, la lancetta della potenza rilevata alla ruota si “ferma” a 161 cv, con la centralina impostata per la pista.

Dovremo aspettare la prossima edizione del GSX-R 1000 per sapere che un difetto del modello 2007 era il peso eccessivo?
Dall’ultimo test pubblicato sul sito di Motociclismo, si legge che nelle prove al banco dinamometrico inerziale, la lancetta della potenza rilevata alla ruota si “ferma” a 161 cv, con la centralina impostata per la pista. Velocità oltre i 290 km/h e gran frenata.
Peraltro Aliverti, il tester di Motociclismo, parla di un’ ottima frenata in quanto a potenza e modulabilità, se non fosse che le pastiglie tendono a rimanere attaccate ai dischi per un istante ancora, dopo che il pilota ha rilasciato la leva.
La centralina elettronica della nuova Suzuki riduce fino a circa 119 cv la potenza alla ruota in assetto da bagnato, a fronte però dei 160 cv, rilevati dal centro prove di Motociclismo, in assetto standard.
Si legge tra i dati tecnici ufficiali rilasciati dalla casa che il peso sale fino a 172 kg, contro i 166 della precedente versione. Insieme al peso è cresciuto anche l’interasse da 1410 a 1415 e l’avancorsa da 96 a 98mm, quote cilclistiche quindi che prediligono la stabilità sacrificando precisione e manegevolezza. Resta da 190/55 il pneumatico posteriore.
L’aumento di peso sarebbe da attribuire al catalizzatore Euro 3, a qualche nottolino in più per i freni a disco anteriori, un comando idraulico per la frizione ed un ammortizzatore di sterzo controllato elettronicamente, come L’HSBD della Honda.

Suzuki GSX-R1000 K7 – galleria immagini

Suzuki GSX-R 1000 K7
Suzuki GSX-R 1000 K7
Suzuki GSX-R 1000 K7


Insomma per controllare tanta potenza si è dovuta sacrificare la maneggevolezza. Certo questo non è un gran difetto per chi l’acquista per andare in pista (dove la si può tarare a proprio piacimento), piuttosto quei Kg in più saranno un bagaglio scomodo per chi dovrà divincolarsi nel traffico cittadino.
Questo lay-out scelto da Suzuki ricorda tanto quello dell’’Honda CBR 1000 del 2004. Cito i commenti impietosi di Motociclismo di allora: Kunitaka Hara, capo-progetto dell’Honda in questione, afferma che “L’efficacia di una moto non si misura sulla bilancia. Anzi, l’aggravio di peso può essere una conseguenza di un grande sviluppo tecnico”. Ma per Motociclismo non è così. E sul fascicolo di gennaio la moto viene tacciata di “scarsa reattività”.
A noi questa Suzuki, complici anche un paio di semi-manubri piuttosoto chiusi, sembra tanto una “bestia” pensata per le autostrade tedesche e la pista.

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