Irregolarità nella FIM Superstock 1000 a Brno

Irregolarità nella FIM Superstock 1000 a Brno
Ruggeri
Pubblicato il 28 lug 2006


Nella tormentata gara (con due partenze) della Coppa del Mondo FIM Superstock 1000 disputatasi a Brno in Repubblica Ceca, ne sono successe davvero di tutti i colori!

A fare chiarezza ci pensa Daniele Celani, Team Manager di Alessandro Polita, che in un’intervista al fulmicotone rilasciata a Special, racconta come sono andate veramente le cose.

Alla prima partenza (avvenuta in perfetto orario) cadono diversi piloti tra cui Scassa e Biliotti, sull’olio lasciato da un concorrente.

La gara viene fermata quando lo stesso Luca Scassa era saldamente al comando ed aveva lasciato i suoi avversari.

Durante i 2 giri di gara Alessandro Polita soffre di noie meccaniche alla propria moto.

La gara viene fermata proprio quando lo stesso Polita si stava per fermare con la moto quasi in panne.

Cadono diversi piloti e la gara viene rimandata alle 17.00 dopo tutte le gare in programmazione e prima della gara della Superstock Ceca.

Viene considerata una nuova gara con nuova ripartenza come se nulla fosse accaduto.

Quindi stesso schieramento della prima partenza.

A tal riguardo Celani, come da regolamento, sostituisce la moto e non il motore (essendo stata dichiarata gara nuova non era obbligatorio mettere a posto il componente danneggiato sulla moto che aveva disputato i due giri).

Tutti i piloti coinvolti nella caduta sostiuiscono i pneumatici.

La Pirelli infatti non si prende la responsabilità di far correre con gli stessi pneumatici i piloti passati sull’olio.

Verso le 17.00 riparte lo schieramento della nuova gara.

Dopo il giro di ricognizione Claudio Corti segnala un’anomalia sulla sua moto (rottura del semimanubrio) e parte dalla pit lane arrivando poi quattordicesimo.

Gilles Boccolini si posiziona in modo non regolamentare in griglia di partenza per segnalare il suo problema al casco.

Nelle immagini televisive si nota che la direzione gara lo invita a prendere la corretta posizione e la gara parte!

Al terzo giro Boccolini cade e travolge Polita (vedi foto) che prova a ripartire ma la sua moto è troppo danneggiata.


polita nella sabbia di brno

In merito a quanto successo, sono sorte anche molte polemiche sulla sostituzione di motori, pneumatici, componenti ecc.. A tal riguardo Daniele Celani spiega il suo punt di vista:

Sono stati sostituiti i pneumatici ad alcuni piloti che hanno asserito di disporre delle coperture a rischio per essere passati sopra l’olio lasciato da un pilota che li precedeva. Claudio Corti in griglia di partenza aveva un manubrio rotto ed invece di mettersi da parte e sostituire il manubrio ha fatto il giro di allineamento ed ha alzato la mano quando è ritornato in griglia per la partenza. I meccanici erano già pronti per sostituire il componente danneggiato provando a rimandare la partenza di qualche minuto. Ma non hanno fatto in tempo a cambiarlo ed il loro pilota è dovuto partire dal fondo. Nello stesso momento Boccolini segnalava che era rimasto senza visiera del casco, ma veniva sollecitato a prendere posizione. Credo che per la fretta di far partire la gara, già più volte rimandata, si sia commessa questa negligenza. Mi voglio augurare che nella concitazione del momento i responsabili di pista non si siano accorti del vero problema di Boccolini“.

Raggiunto telefonicamente Federico Toti, Ufficio Stampa di Luca Scassa, ha confermato alcune delle anomalie in questa gara:

Abbiamo sostituito i pneumatici per la caduta sia di Luca Scassa che di Leonardo Biliotti. Ritenevamo fosse più giusto che a sostiuire i pneumatici fossero tutti i piloti e durante la sostituzione degli stessi al camion Pirelli abbiamo potuto vedere con i nostri occhi che una Honda stava per rientrare in pista con il cerchio anteriore rotto! Quindi pensiamo che per esigenze di sicurezza sarebbe stato opportuno riverificare bene tutte le moto, specialmente quelle coinvolte nell’incidente

Nel complesso sembra emergere che i tanti “piccoli vizi di forma” abbiano in qualche modo falsato la gara, sia come risultato finale che in materia di sicurezza per i piloti.

Per leggere l’intervista completa, visitate il sito di Special.

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