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Italy 500 Miles: ecco come è andata

Come annunciato qualche giorno fa, ecco un dettagliato report della Italy 500 Miles, manifestazione non competitiva riservata alle sole Harley-Davidson (e Buell) e organizzata dal dealer H-D Parma insieme al Parma HOG Chapter. Una manifestazione (ma non una gara) di regolarità su 500 miglia affrontata da quasi 300 partecipanti di diversa nazionalità.


806 chilometri da percorrere in meno di 24 ore, lungo un percorso segreto attraverso quattro regioni (Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria) e diviso in 12 tappe, in ognuna delle quali viene consegnato il road book con il tracciato delle tappa seguente. Queste in sintesi le caratteristiche della Italy 500 miles.

Il format nasce in Belgio, dove la 500 miles è giunta alla sua quattordicesima edizione, che si svolgerà il 25 e 26 ottobre, seguita poi da Svizzera, con sette edizioni all’attivo, che avrà luogo dal 31 maggio al 1 giugno, e da Repubblica Ceca, alla sua seconda edizione, che si terrà invece il 16 e 17 agosto. Il dealer di H-D Parma, Roberto Demaldè, dopo aver partecipato ad alcune di queste edizioni, decide, insieme ad alcuni soci del Parma HOG Chapter, tra cui il director Ezio , il vice Gianluca, il Deputy Activities Officer Roberto “Dizzy” Ferrari con l’Activities Officer Stefano e molti altri, di proporre una versione italiana. Le strade non mancano di certo.

Così il 26 e 27 aprile inizia finalmente la prima, speriamo di una lunga serie, Italy 500 Miles. Anticipata da una cena il venerdì sera, a cui partecipano circa la metà dei quasi 300 iscritti, parte ufficialmente alle ore 11 di sabato presso la concessionaria di Collecchio.

Qui le moto vengono “punzonate” con il numero, consegnato il road book del prologo e infine controllati i chilometri e la targa. Una delle regole fondamentali di questa manifestazione non competitiva è infatti che le moto abbiano al traguardo almeno 806 chilometri (pari appunto a 500 miglia) in più rispetto alla partenza.

Questo per evitare che qualche furbetto faccia dei tagli di percorso aiutato dal GPS. Quest’ultimo non è vietato ma è perfettamente inutile, in quanto gli itinerari offerti dai sistemi di navigazione sono tutti più corti e rapidi rispetto a quelli imposti dal road book.

Il road book è molto semplice, dà le indicazioni di dove svoltare ma non riporta il chilometraggio. A chi è abituato a leggere i road book professionali può sembrare sconveniente, ma in realtà il tutto è stato pensato per non far perdere mai di vista la strada e per evitare “tirate” inutili tra una nota e l’altra.

Dalla sede di H-D Parma si parte quindi per il prologo, 43 km che portano nel cuore della città, da dove alle 15 avverrà la partenza vera e propria con il secondo road book. C’è tempo per mangiare, schiacciare un pisolino e rifocillarsi grazie agli sponsor Parmigiano Reggiano e Red Bull.

La location scelta per la partenza è presso il Palazzo della Pilotta, un insieme di edifici del XVI secolo con un grande cortile che ospita le quasi 250 moto iscritte. Non sono in molti a condividere questa esperienza con il passeggero, solo una quarantina, il che porta il numero dei partecipanti a quasi 300.

Alle 15 si dà il via, scortati dalla Polizia Stradale, almeno per il primo tratto, visto che il gruppo di moto è ancora compatto. Da non dimenticare la regola per l’arrivo ai check point, che hanno tutti un orario di apertura e uno di chiusura, con un range di tre abbondanti ore.

Se si arriva prima si può comunque consegnare la tabella di marcia, ma occorre aspettare l’orario di apertura per vedersela riconsegnata dai commissari di percorso, che la timbrano e consegnano il road book con la prossima destinazione. Se si arriva dopo l’orario di chiusura si viene squalificati, più che altro perché non si troverà più nessuno ad attendervi, quindi niente timbro. Le tre ore di scarto sono comunque più che sufficienti per arrivare in tempo.

Alla 500 miles non esiste un vincitore assoluto né tanto meno una classifica finale. A tutti quelli che riescono a completare il percorso nell’orario e con la percorrenza stabilita va la mitica spilla dell’evento. Ma ecco nel dettaglio tutte le 11 (più il prologo) entusiasmanti tappe di questa Italy 500 Miles

Prologo: H-D Parma-Pilotta Parma, 43 km

Qualche decina di chilometri giusto per scaldarsi, immersi nella pianura parmense. Arrivati alla Pilotta si hanno circa tre ore di sosta. D’altronde bisogna anche fare “immagine” e le moto parcheggiate nel cortile fanno la loro figura. Consigliabile un pranzo leggero e un riposino.

TRACCIATO 01/11: da Parma a Rivergaro, km 098/141

Dirigendosi verso Tabiano, attraverso la Val Trebbia si giunge in località Rivergaro (PC). È una delle tappe più lunghe, quasi 100 km, che si affrontano però facilmente visto che siamo solo all’inizio… Il controllo timbro, che apre alle 17 e chiude alle 20, avviene nel parcheggio del centro commerciale Conad, presso il Bar Angolo del Caffè di Rivergaro.

TRACCIATO 02/11: da Riveraaro a Varzi, km 057/198

Tappa breve ma intensa, visto che si percorre il passo del Penice, sconfinando in Lombardia. Il check point, aperto dalle 18:30 alle 21:30, è presso il bar di Susi n località Varzi (PV).

TRACCIATO 03/11: da Varzi a Silvano D’Orba, km 87/285

Seguendo le indicazioni per Tortona, Alessandria e Genova, si sconfina in Piemonte. Qualcuno inizia a perdersi, in prossimità di una grossa rotonda sulla statale per Voghera a Tortona, con molteplici indicazioni e altrettante vie che sembra portino tutte verso Genova.

Il check point apre alle 21 prima delle 21 e chiuderà alle 24, in località Silvano D’Orba (AL) presso il Ristorante ai Prati. C’è chi si siede a tavola, chi preferisce una frugale cena a base di focaccia… genovese, giusto per anticipare la prossima meta. Col buio si rivela indispensabile per leggere il road book una torcia da applicare al casco.

TRACCIATO 04/11: da Silvano D’Orba a Dego, km 067/352

Qualche difficoltà nell’uscire dal paese di Silvano d’Orba, manco fosse New York, ed eccoci su una strada tutta a curve in direzione di Asti, Acqui Terme e Savona. Si passa in Liguria seguendo le indicazioni per Varazze e in meno di un’ora siamo a Dego (SV).

Qui il check point apre alle 22:30 e chiude alle 01:30, presso il bar Red Rose, per l’occasione assiepato di curiosi, come d’altronde quasi tutti i check point. L’organizzazione infatti aveva provveduto ad affiggere manifesti che annunciavano l’arrivo della “spedizione”.

TRACCIATO 05/11: da Dego a Finale Ligure, km 060/412

Solo 60 chilometri ma tutti da godere. Il road book porta infatti prima in direzione di Cairo Montenotte, Carcare e Millesimo, lungo una strada che costeggia il fiume Bormida di Spigno. Poi una deviazione ci porta a percorrere la suggestiva SP16 che si inerpica lambendo il lago di Osiglia.

Su questa strada praticamente deserta a notte fonda, facciamo alcuni incontri interessanti. Non con altri biker ma prima con una lepre, poi con un capriolo e infine con centinaia di ranocchie intente ad attraversare la strada. Occorre molta prudenza per evitare di far loro fare una brutta fine.

In cima alla strada c’è anche una fitta nebbia! Inizia poi la tortuosa discesa verso Finale Ligure (SV) dove, presso il Bar Bagni Boncardo sul lungomare, c’è il quinto check point, aperto dalla mezzanotte alle 3 del mattino. Le moto presenti al nostro arrivo sono poche, se ne contano al massimo una trentina.

Alcuni concorrenti, pochi per la verità, sono più avanti, la maggior parte più indietro. La manifestazione giunge più o meno a metà percorso. Ne approfittiamo per quattro passi sulla spiaggia e siamo di nuovo in sella.

TRACCIATO 06/11: da Finale Ligure a Recco, km 095/507

Altra tappa lunga: si percorre tutto il lungomare, lungo l’Aurelia, attraversando prima Savona e poi Genova. Basta sapersi orientare e le note del road book sono quasi superflue, almeno in teoria. Non troviamo infatti la sopraelevata indicata in una nota ma al nostro arrivo al check point scopriremo che non siamo gli unici.

Usciti da Genova si seguono le indicazioni per La Spezia e si giunge a Recco (GE), famosa per la sua focaccia. Il controllo timbro, aperto dalle 02:30 alle 05:30, è fissato presso il Bar La Perla, dove le moto presenti sono ancora meno di quelle viste a Finale Ligure.

Il via vai comunque continua, segno che prima o poi tutti stanno arrivando. Il tempo di scolarci l’ultima Red Bull e siamo di nuovo in sella, è in arrivo un altro tratto memorabile.

TRACCIATO 07/11: da Recco a Levanto, km 066/573

Seguendo le indicazioni per La Spezia si passa per Camogli, arrivando nel centro di Rapallo. Da qui basta seguire le indicazioni per il passo del Bracco. Celebre per le sue “sfide domenicali”, percorrerlo a notte fonda e a un passo tutto sommato più tranquillo si rivela impagabile.

Superato il passo si seguono le indicazioni per Levanto (SP), dove giungeremo non prima delle 04:30. A quest’ora infatti apre il check point, che chiude alle 07:30, posizionato presso una stazione di servizio.

TRACCIATO 08/11: da Levanto ad Aulla, km 061/634

Seguendo sempre la SS1 Aurelia inziano a vedersi le prime indicazioni per Parma, segno che la meta non è poi così lontana, anche se a conti fatti mancano più di 200 km. Giungiamo quindi ad Aulla (MS), scoprendo quindi che le regioni attraversate non sono quattro bensì cinque, Toscana compresa, seppur per un fazzoletto di terra nella zona della Lunigiana.

Il check point situato presso il bar Cesare apre alle 6 e chiude alle 9, orario giusto per una colazione. Intanto le moto nel parcheggio non raggiungono la decina.

TRACCIATO 09/11: da Aulla a Casola, km 066/700

Tutto il tracciato scorre lungo la statale della Cisa. Poco dopo aver valicato l’omonimo passo giungiamo presso il bar da Pietro in località Casola di Terenzo (PR), gestito da due simpatici vecchietti, dove ha sede il check point, che apre alle 08:30 e chiude alle 11:30. La strada è davvero maltenuta, soprattutto non appena valicato il confine tra le province di Massa e Parma.

TRACCIATO 10/11: da Casola a Vignale, km 043/743

Il penultimo percorso si snoda tutto nella provincia di Parma. Riprendendo la statale della Cisa si devia quasi subito verso Calestano, seguendo poi per Felino e Traversetolo e giungendo infine a Vignale, dopo poco più di 40 km. Il check point situato presso il Bar Pizzeria Vignale apre alle 10:00 e chiude alle 13:00. Ormai la meta finale è vicina.

TRACCIATO 11/11: da Vignale a Stradella, km 63/806

Il road book indica oltre 60 km. In realtà la distanza tra i due paesi è decisamente inferiore, tanto che qualcuno è tentato di fare un taglio del percorso, avendo ormai totalizzato qualche decina di chilometri in più rispetto alla tabella di marcia, tra piccole distrazioni e “giri in giro”.

Dopo qualche chilometro dalla partenza però ecco stagliarsi all’orizzonte la tabella gialla di un check point… a sorpresa! Su tutte le tabelle di marcia, ormai riempite dai timbri, infatti ci sono quattro caselle libere destinate proprio ai controlli a sorpresa. In questa edizione non sono stati quattro, bensì uno solo, ma tanto è bastato per convincere tutti a non fare i furbi!

Giungiamo così in concessionaria pochi minuti dopo l’orario di apertura dell’ultimo check point, verso le 11 di mattina. Scopriamo qui di essere giunti diciottesimi. Mica male! Primo l’equipaggio formato da Alfredo Sala e Davide Boreri di Piacenza.

In realtà come accennato non c’è una classifica. Chi riesce ad arrivare nel tempo imposto, quindi prima della 15, senza aver saltato nessun controllo e con tutti gli 806 km fatti si porta a casa la mitica spilletta. La Italy 500 miles non è una gara per collezionisti di coppe. Semmai una sfida con sé stessi e con il proprio mezzo.

Solo otto moto non sono riuscite a tagliare il traguardo, chi per guasti meccanici, chi per ritiro, chi per squalifica. Questa manifestazione ha avuto un tale successo che gli organizzatori sono già al lavoro per la prossima edizione, che si terrà dal 2 al 3 maggio 2015 sempre presso H-D Parma.

Foto Barbara Monica, Parma HOG Chapter

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