Home MotoGP Jerez: Marquez non perdona, pole con record. E quattro!

MotoGP Jerez: Marquez non perdona, pole con record. E quattro!

MotoGP Spagna 2014: Quarta pole consecutiva di Marc Marquez a Jerez. Lo spagnolo è di un altro pianeta…

Alla fine, con la bandiera a scacchi già abbassata, pare proprio che sotto il sole di Jerez, Jorge Lorenzo riesca nel “miracolo” di far sua la prima pole stagionale. Ma quel diavoletto con le ali di Marc Marquez non ci sta e nell’ultimo giro utile supera se stesso con un giro record (1’38.120) che toglie al maiorchino la soddisfazione del miglior tempo e agli altri ogni velleità di successo.

Il campione del mondo in carica della premier class, dopo i primi tre centri iridati stagionali uno accanto all’altro, ipoteca così la corsa di domani, un poker annunciato che non chiuderebbe il mondiale 2014 (la strada è ancora lunga) ma darebbe al giovanissimo talento della Honda la possibilità di guardare tutti dall’alto in basso, puntando addirittura a fare il pieno di pole position e vincere tutti i restanti gran premi, impresa riuscita solo – in ben altre condizioni storiche – a Giacomo Agostini nel 1971.

Fantasie? Non proprio, vista l’aria che tira, con Marquez e la Honda decisi a non lasciare agli altri neppure le briciole e a giocare al gatto col topo.

Alla Honda non manca proprio nulla ma la differenza la fa sul campo ancora una volta il pilota, capace di interpretare in modo straordinario la moto in ogni circuito e in ogni condizione. Nulla si può rimproverare a Lorenzo, tornato al top della forma, deciso come non mai a mettere le ruote davanti a tutti: impresa quasi riuscita, se di mezzo non ci fosse quel Marc Marquez, sintesi di classe e determinazione, davvero imprendibile.

A due minuti dalla bandiera Lorenzo guidava magistralmente le danze (1’38.541) con 60 millesimi di vantaggio su Marquez. Ma il numero uno della Honda bruciava l’asfalto rovente di Jerez e stracciava letteralmente le lancette del cronometro, rifilando al suo più diretto avversario qualcosa come quasi mezzo secondo (+0.421)! Che dire? Niente. Non resta che prendere atto della superiorità del binomio Marquez-Honda e sperare, per lo spettacolo, che la corsa possa sparigliare le carte.

Al termine, complice anche la (solita) caduta finale di Espargaro, il poker d’assi si ricompone nella consueta fila indiana: dopo Marquez e Lorenzo, Pedrosa chiude la prima fila (+0.510) e Rossi apre la seconda (gap pesante di +0.737) tirandosi dietro Espargaro e Dovizioso, staccato di un abisso, oltre il secondo. Quindi Bradl, Espargaro P e Smith e Bautista nella top ten.

Questo il responso del cronometro, impietoso. Marquez ha un altro passo, da record col sorriso, compiendo miracoli, come succhiasse una caramella. Jerez, però, è insidioso e, specie nei primi giri, ci sarà battaglia. L’interrogativo è solo uno: Marquez giocherà d’attacco o si limiterà a controllare e filar via alla fine? Si vedrà.

Ultime notizie su Motomondiale

Cronaca, live timing e live blogging della gare del Motomondiale. MotoGP, Moto2, 125, interviste, reportage, classifiche e mercato dal campionato del mondo prototipi

Tutto su Motomondiale →