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Yamaha XT1200ZE Super Ténéré 2014: prova su strada

Sospensioni elettroniche, cruise-control, due cavalli in più e tanto altro. La Yamaha XT 1200 ZE Super Ténéré 2014 rimane fedele al suo aspetto ma si rinnova nei dettagli, sfoggiando ancora più stile e carattere rispetto alla precedente generazione. Ecco il nostro test della “Tenerona 2.0”.


All’EICMA 2013 di novità ne abbiamo viste tante e di tutti i tipi. Concentriamoci però sul segmento maxi-enduro, quel ramo del mercato che negli ultimi due anni ha registrato un vero e proprio boom all’interno delle case motociclistiche del Globo.

Mentre gli italiani erano impegnati ad imbottire di cavalli Caponord e Multistrada, seguiti da KTM con la sua muscolosa 1190 Adventure, e mentre tutti gli altri cercavano di togliere lo scettro alla R 1200 GS 2013 (regina indiscussa del mercato), nello stand Yamaha venivano presentate validissime novità nel campo maxi-enduro, nascoste però sotto un volto ormai troppo noto e dai riflettori puntati principalmente su MT-09 e MT-07.

Sarà comunque stato il design, cambiato poco dal suo debutto, ad aver attirato poco lo sguardo degli appassionati sul M.Y. 2014 della Yamaha XT 1200 ZE Super Ténéré, la maxi-enduro di Iwata che rimane (a mio parere) una delle poche ad essere ancora degna di questo nome. Proprio così, perché la Super Ténéré di maxi ha abbastanza e di enduro (leggero) può affrontarne quanto ne vuole, purché abbia le giuste gomme e sia domata da un bravo pilota.

Per il 2014, la casa dei tre diapason ha compiuto le giuste mosse su questa moto: solo due cavalli in più (pochi ma buoni), mappe completamente nuove, un nuovo cupolino regolabile senza bisogno di attrezzi e tanti accessori di serie. Per chi volesse poi, con soli 1000 euro in più, la Super Ténéré può essere equipaggiata con le validissime sospensioni regolabili elettronicamente e che consentono al pilota di scegliere fino a 84 settaggi diversi.

Già disponibile presso i concessionari Yamaha, la nuova XT 1200 ZE Super Ténéré 2014 parte da un prezzo di 14.390 euro per la versione standard e sale a 15.390 euro per la versione con le sospensioni elettroniche. Due i colori al momento presenti in catalogo, il Racing Blu e Competition White, mentre già ad aprile arriverà la versione Worldcrosser, dotata ovviamente anch’essa di sospensioni elettroniche.

Design ed Estetica


Le linee generali della Super Ténéré sono rimaste invariate rispetto alla sua prima versione. Il frontale è un’ottima rivisitazione in chiave moderna dell’anteriore delle vecchie regine della Dakar, dietro al quale trova posto il grande serbatoio in metallo da 23 lt. Nella versione 2014, troviamo due nuove plastiche sopra e sotto i due “occhi” della moto, create per ospitare il nuovo cupolino regolabile senza l’utilizzo di chiavi e per donare al pilota una migliore protezione dall’aria.

Sella pilota e sella passeggero, adesso dotate di una nuova skin, rimangono ampie e separate. Sui fianchetti anteriori, due alette paracolpi evitano ulteriori danni alla moto in caso di caduta. La parte posteriore non ha subito variazioni di stile rispetto al modello precedente, a parte l’adozione dei due indicatori di direzione a LED molto più discreti ed eleganti dei precedenti.

Paramani, cavalletto centrale, cupolino regolabile e computer di bordo sono di serie. Quest’ultimo assume un configurazione più da rally ed è posizionato al di sotto di un telaietto trasversale che permette l’installazione del navigatore satelitare, roadbook o altri dispositivi di navigazione.

Il computer di bordo è composto da due display LCD. In quello sinistro troviamo le informazioni riguardanti velocità istantanea, giri motore, mappa selezionata, orologio, livello carburante e settaggio TCS. Nel display destro invece, gestibile tramite i pulsanti posizionati sul blocchetto sinistro dei comandi, tantissime informazioni tra le quali temperature, settaggio delle sospensioni, manopole riscaldabili (di serie), indicatore di marcia, consumi medi e contachilometri. Sulle plastiche che contornano le piastre della forcella, trova posto anche una comodissima presa accendisigari standard, ovviamente anch’essa di serie!

La Tecnica


Cosa c’è di meglio di trovarsi davanti ad una moto dotata di un bel motore corposo e potente il giusto accompagnato da una ciclistica impeccabile? Ancor meglio se questi aspetti sono stati migliorati ed aggiornati con qualche cavallo in più e con le sospensioni elettroniche.

Partiamo dal motore dunque, il bicilindrico in linea presente su questa moto fin dal suo debutto ed oggi aggiornato e rivisto per garantire migliori prestazioni. La parte meccanica vanta adesso un pistone con curvatura migliorata che ospita delle fasce con spessore ridotto. Le camme dell’albero di distribuzione hanno un nuovo profilo, mentre la fluidodinamica è stata migliorata ridisegnando i flussi di aspirazione e scarico. Queste modifiche hanno consentito un incremento delle prestazioni pari a 2 Cv in più. La Super Ténéré sfodera adesso 112 Cv a 7.250 rpm ed una coppia pari a 117 Nm.

La parte elettronica è stata aggiornata con una riprogrammazione di D-Mode adesso dotato di Ride By Wire. Tramite lo switch posto sul blocchetto destro, è possibile cambiare anche durante la marcia le due mappe Sport e Touring, mentre il TCS (di serie) settabile su tre livelli si gestisce tramite l’apposito pulsante posto direttamente sul lato sinistro del computer di bordo. Di serie anche l’ABS, purtroppo difficile da disinserire nel momento in cui ci troviamo davanti ad un tratto off-road.

La parte ciclistica rappresenta la vera novità in questo M.Y. 2014. Le sospensioni regolabili elettronicamente non erano certo indispensabili su una moto così precisa ed equilibrata, ma se con 1000 euro in più si ha la possibilità di tarare in pochi passi il comportamento di avantreno e retrotreno a proprio piacimento allora perché no?

Ben raccordate al robusto telaio in tubi d’acciaio, la forcella Kayaba da 43 mm e il mono posteriore abbinato al link offrono al pilota fino ad 84 diversi settaggi da impostare anche durante la marcia (tranne il precarico) agendo sui tre switch posti sul blocchetto sinistro. Il comportamento delle sospensioni prevede tre settaggi base: Soft, Standard e Hard. Ognuno dei tre offre a sua volta un livello settabile da -3 a +3 che ne incrementa o ne riduce la rigidità.

Il sistema permette al pilota anche durante la marcia di modificare compressione ed estensione di forcella e mono-ammortizzatore, mentre il precarico regolabile su quattro livelli (pilota, pilota-passeggero, pilota-valigie, pilota-passeggero-valigie) può essere regolato soltanto a moto accesa ma ferma. Con l’installazione delle sospensioni elettroniche, la Super Ténéré segna i 265 Kg di peso, 4 Kg in più rispetto alla versione standard.

Infine, collegato ai cerchi a raggi da 19″ all’anteriore e da 17″ al posteriore, il potente impianto frenante composto dal doppio disco wave anteriore da 310 mm e dal disco wave posteriore da 282 mm.

La Guida


Il teatro del nostro test è la Costiera Amalfitana, uno dei percorsi italiani più belli da percorrere in moto ma che richiede tanta attenzione a causa delle carreggiate molto strette e per il caotico traffico locale.

Dopo aver apprezzato le modifiche stilistiche apportate alla Super Ténéré 2014, settiamo le sospensioni elettroniche su standard e il D-Mode su Touring e partiamo per il nostro giro in sella ad una moto conosciuta ma che sicuramente non vedeva l’ora di sfoggiare le sue novità. Le caratteristiche che rimangono invariate su questa moto sono la posizione di guida comoda e reattiva e l’ottimo bilanciamento del peso.

Notiamo invece con piacere che il nuovo computer di bordo ci permette di tenere tutto sotto controllo e di gestirlo con facilità. Altro fattore che non tarda ad emergere è la corposità ai bassi del bicilindrico. Il lavoro degli ingegneri di Iwata sulle due mappe D-Mode ha dato i suoi frutti: già in modalità Touring ci accorgiamo che il motore è pronto se pur dolcissimo nell’erogazione, e la coppia si lascia sentire fino agli 8.000 rpm, poco prima che subentri il limitatore posto poco sotto i 10.000 rpm.

Curiosi di sentire la spinta ancor più accentuata del motore in modalità Sport, switchamo il D-Mode rilasciando il gas e testiamo questa mappa. Si avverte subito un leggero on-off del Ride By Wire, caratteristica che richiede di affrontare le curve con il massimo della sensibilità sull’acceleratore e mantenendo sempre “un filo di gas”.

A parte questo piccolo fattore, la mappa Sport è una vera goduria. Seppur incrementata di appena 2 Cv, la potenza del motore adesso si fa sentire di più, specialmente tra i 2.500 e i 4.000 giri, dove la Super Ténéré scarica a terra i suoi 117 Nm di coppia senza strappare troppo. La guida si fa più reattiva e i repentini cambi di direzione si mandano giù senza troppi indugi.

Bisogna salire in sella ad una Super Ténéré per rendersi conto di quanto sia facile ed intuitivo mantenere traiettorie precise e pulite anche su tratti di asfalto impreciso. Inserimento, centro curva e uscita sono step che si eseguono curva dopo curva con il massimo della fluidità e lasciando che la ciclistica si occupi di tenere la moto stabile ed agilissima. Anche dopo aver percorso tanti chilometri con un ritmo abbastanza sostenuto, non si sente la stanchezza e si punta ancora più in là, verso la pittoresca Amalfi.

Tra un tornante e l’altro, abbiamo la possibilità di giocare con le sospensioni e di testare i tre setting principali. Ottima per il leggero off-road e per i tratti stradali più rovinati la modalità Soft, mentre il setting Hard risulta eccessivamente rigido per il misto stretto, sicuramente ideale per i tratti con curvoni molto veloci. E’ il setting Standard ad essere promosso a pieni voti, grazie alla sua capacità di gestire egregiamente sia avantreno che retrotreno regalando al pilota il giusto comfort e la giusta reattività.

Basta uscire dalle curve con maggiore decisione per testare l’intervento del TCS, dispositivo che fa il suo lavoro egregiamente senza tagliare di netto la potenza e lasciando al pilota il tempo di riprendere il controllo. Ancora meglio sui tratti più scivolosi, dove il suo intervento diventa indispensabile specialmente in modalità Sport.

Niente male la riparazione dall’aria, anche se abbiamo impiegato un po’ per capire come regolare il nuovo parabrezza dotato del sistema che evita l’utilizzo di attrezzi. La frenata è potente, modulabile e decisa, perfettamente in sintonia con il setting delle sospensioni. Non male anche la risposta dell’ABS, mai invadente e sempre pronto a “salvare la situazione”.

Tra i vari accessori disponibili di serie, non possiamo non apprezzare il cruise-control, utilissimo nei lunghi tratti autostradali ed inseribile già dopo aver superato i 50 Km/h. Sempre sul blocchetto sinistro dei comandi troviamo i pulsanti sui quali bisogna agire per regolare la velocità da mantenere una volta attivato il cruise-control.

Come di consueto, lanciamo un’occhiata ai consumi scorrendo il menù del display destro. Il computer di bordo ha segnato un consumo pari a 6,3 l/100 Km, numeri giusti visto che per tutto il test la moto non ha fatto altro che spronarci a girare a fondo la manopola del gas.

In conclusione, in un’epoca in cui le case motociclistiche ci hanno ormai abituato a potenze da Superbike su moto con valigie e parabrezza, ci sembra un po’ strano viaggiare con a disposizione solo 112 Cv. Ma dopo un paio di metri ci rendiamo conto che, nonostante il peso un po’ eccessivo, questa Super Ténéré è tra le poche (se non l’unica) maxi-enduro presenti sul mercato a ricordarci che per girare il mondo o divertirsi in tutta comodità bastano il giusto equilibrio e la giusta potenza, il resto sono asfalto e perché no? Anche sterrato!

Pregi & Difetti


Piace

Spinta ai bassi
Sospensioni regolabili elettronicamente e setting disponibili
Equilibrio e agilità
Posizione di guida (anche in piedi)
Dotazioni di serie
Tenuta di strada
Frenata
Computer di bordo
Comandi

Non Piace

Leggero on-off in modalità Sport
Regolazione poco pratica del parabrezza, pur senza il bisogno di attrezzi
Indicatore di marcia non funzionante con frizione tirata
Peso un po’ troppo elevato
ABS difficile da disinserire

Scheda Tecnica


Motore 2 cilindri paralleli inclinati in avanti, raffreddato a liquido, 4 tempi, DOHC, 4 valvole
Cilindrata 1,199cc
Alesaggio x corsa 98 mm x 79,5 mm
Rapporto di compressione 11.0 : 1
Potenza massima 82.4 kW (112CV) @ 7,250 giri/min
Coppia massima 117.0 Nm (11.9 kg-m) @ 6,000 giri/min
Lubrificazione Carter secco
Alimentazione Iniezione elettronica
Frizione In bagno d’olio, A dischi multipli
Accensione TCI
Avviamento Elettrico
Trasmissione sempre in presa, 6 marce
Trasmissione finale Albero

Telaio Backbone in acciaio
Sospensione anteriore Forcella a steli rovesciati, Ø 43 mm
Escursione anteriore 190 mm
Inclinazione cannotto sterzo 28º
Avancorsa 126 mm
Sospensione posteriore Forcellone oscillante, Precarico regolabile e smorzamento in estensione, (leveraggi progressivi), Monoammortizzatore
Escursione posteriore 190 mm
Freno anteriore Doppio disco idraulico, Ø 310 mm dischi a margherita
Freno posteriore Disco idraulico, Ø 282 mm disco a margherita
Pneumatico anteriore 110/80R19M/C 59V
Pneumatico posteriore 150/70R17M/C 69V

Lunghezza 2,255 mm
Larghezza 980 mm
Altezza 1,410 mm
Altezza sella 845/870 mm
Interasse 1,540 mm
Altezza minima da terra 190 mm
Peso in ordine di marcia (compresi serbatoi olio e carburante pieni) 265 kg
Capacità serbatoio carburante 23 Litri
Quantità olio motore 4.2 Litri

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