Tecnica della RSW 250 GP Team Fortuna

Molto spesso siamo abituati a leggere le schede tecniche delle moto che troviamo nei concessionari.

Negli accattivanti listini i “numeri” delle moto sono messi in evidenza dalle foto che mostrano i dettagli del nuovo modello.

Abbiamo colto l’occasione della presentazione dei team corse di Aprilia, per raccogliere un po’ di materiale e mostrarvi nel dettaglio la loro RSW 250 che correrà nel campionato del mondo 2006.

E’ interessante vedere quanta tecnologia sia presente su questo genere di prototipo.

Vedendole dal vivo si notano molto bene le dimensioni contenute e le strumentazioni essenziali, che si integrano con soluzioni estremamente raffinate in tutte le parti della moto.

Ogni parte è progettata nel segno della prestazione e quindi con alti standard di efficenza, affidabilità, leggerezza e possibilità di regolazione.

Scheda Tecnica:

Motore due tempi, bicilindrico a V di 90°, due alberi controrotanti, raffreddamento a liquido, ammissione a due dischi rotanti, valvola Rave sullo scarico a comando elettronico

Alesaggio e corsa 54 x 54,5 mm

Cilindrata 249,6 cc

Rapporto di compressione 16:1

Potenza max/giri oltre 105 cv a 12.500 giri/min

Carburatore Dell’Orto VHSD 41.5

Accensione CDI digitale con batteria

Cambiointeramente estraibile a 6 rapporti

Telaio a doppia trave inclinata, in alluminio

Sospensioni

Forcella Öhlins a steli rovesciati, Ø 42 mm con doppia regolazione idraulica.

Forcellone in carbonio con bracci a disegno differenziato.

Sistema progressivo APS con ammortizzatore Öhlins ampiamente registrabile.

Freni Brembo

Anteriore a disco doppio in acciaio Ø 255/273 mm.

Posteriore a disco singolo Ø 190 mm.

Ruote in lega di magnesio o carbonio, 17” anteriore e posteriore

Dimensioni peso 100 kg circa ; lunghezza 1.970 mm +/- 30 mm, interasse 1.270 mm

Capacità serbatoio 23 litri

Chiaramente la scheda tecnica si riferisce alla versione “base” della Aprilia RSW 250 fornita ai team ufficiali, che successivamente la sviluppano secondo il regolamento.

Mi fa piacere pensare che soluzioni ingegneristiche così raffinate, oggi disponibili solo su un prototi da gara, molto probabilmente tra qualche anno le troveremo anche nei listini delle moto di serie acquistabili dai concessionari.