Un Bayliss da record in superpole!

Un Bayliss da record in superpole!
Ruggeri
Pubblicato il 4 mar 2006


Pochi giorni fa dicevamo che Troy Bayliss è tornato e come per ringraziarci della fiducia, l’australiano ci ha ripagato conquistando una straordinaria Superpole sul circuito di Phillip Island.

Sulla pista di casa il pilota australiano ha distrutto il primato precedente con il tempo stratosferico di 1’32”159 , che gli ha permesso così di conquistare la nona pole in carriera e la 130° per la Ducati dal 1988 ad oggi.

Erano cinque anni che un pilota locale non partiva al primo posto su questo tracciato.

Corser, in difficoltà venerdi quando era caduto ritrovandosi in quarta posizione, ha rialzato la testa salendo al secondo posto ad appena 214 millesimi.

Si è visto così strappare anche il record del circuito, che aveva stabilito nel lontanissimo ’99 ed ora passa nelle mani del connazionale.

Se pensiamo all’avvincente lotta della scorsa settimana in Qatar, dove Corser ha avuto la meglio, per Bayliss la gara di casa è sicuramente un’occasione di rivincita e la sfida promette scintille fin dalla prima curva di gara 1.

In terza posizione scatta James Toseland, anche in questa circostanza il pilota Honda più incisivo, mentre il suo compagno di box Muggeridge si piazza al sesto posto.

Completa la prima fila il mastino Steve Martin, capace di trascinare al quarto posto la Petronas FP1.

L’incognita della gara è il brasiliano Alex Barros, grande novità del Mondiale 2006 autore del quinto tempo, con una honda che paga 15km/h alla Ducati in pole.

Yamaha tutta da decifrare con Pitt che è settimo davanti ad Haga, che come ritmo non sembra all’altezza dei top, ma la gara per il giapponese è sempre tutta un’altra storia.

Infine peccato per gli italiani: Lorenzo Lanzi (Ducati), ancora sofferente per i postumi della caduta di Losail, è nono davanti a Pierfrancesco Chili (Honda) undicesimo.

In quarta fila scatteranno Rolfo e Clementi, mentre Michel Fabrizio rivelazione di Losail ha mancato la qualificazione in Superpole.

La chiave della gara di domani, sarà la durata del pneumatico posteriore che qui è messo alla frusta sia dallo sviluppo del tracciato, che presenta molti curvoni velocissimi a sinistra, sia dalle alte temperature.

La superpole di oggi si è disputata con 51°C sull’asfalto, ma domani allo spegnersi del semaforo il clima in pista sarà ancora più incandescente.

via | WorldSBK

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