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Codice della Strada: la rivoluzione in sintesi

E’ stato fatto un altro importante passo avanti verso le modifiche al codice della strada: dopo l’esame delle nuove norme in commissione Trasporti – alla Camera, i deputati hanno detto sì a tutti gli emendamenti al testo base. Ora il provvedimento nel suo complesso è in attesa dei pareri delle altre commissioni, dopodiché sarà votato


E’ stato fatto un altro importante passo avanti verso le modifiche al codice della strada: dopo l’esame delle nuove norme in commissione Trasporti – alla Camera, i deputati hanno detto sì a tutti gli emendamenti al testo base. Ora il provvedimento nel suo complesso è in attesa dei pareri delle altre commissioni, dopodiché sarà votato formalmente il mandato al relatore.

Il calendario prevede il passaggio in Aula per il 18 maggio. Le principali novità saranno: la creazione di un centro di coordinamento unico per avere dati di incidenti e viabilità in tempo reale; l’istituzione di una Direzione Generale per la Sicurezza Stradale, allo scopo di capire quanti sono i proventi delle sanzioni amministrative comminate per trasgressioni al Codice della Strada.

Proprio il Codice della Strada fa obbligo a tutti i Comuni con oltre 10.000 abitanti di comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il gettito delle sanzioni, per destinarne la metà alla sicurezza; e se i comuni non stanziano i soldi per la sicurezza stradale in futuro lo Stato avrà un arma potente: il blocco o la decurtazione dei finanziamenti.

Guida in stato di ebbrezza: se si è al volante ed è in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e si è responsabili di un incidente mortale che coinvolge più persone si rischia – come pena massima – il carcere fino a 15 anni (per altro questa previsione è già sostanzialmente inserita nel Codice Penale). Il conducente rischia il ritiro immediato della patente e la sospensione provvisoria della patente in alcuni casi fino a cinque anni, oltre alla confisca del veicolo.

Tasso alcolemico zero per i neopatentati: per chi ha infatti meno di 21 anni, per chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta la patente di categoria C, D e E, c’è il divieto assoluto di bere anche solo mezzo bicchiere. Nel caso in cui non sia stato provocato alcun incidente la sanzione prevista è una multa che va da 200 a 800 euro. La sanzione raddoppia se è stato provocato un incidente stradale.

Scuola guida a 17 anni, una vera novità per i futuri patentati. Se si è accompagnati si potrà fare scuola guida a 17 anni, ma con la patente A (quella delle moto) e con accanto una persona titolare di patente B da almeno dieci anni. Necessario poi che sia rilasciata l’autorizzazione da parte del Dipartimento per i trasporti su istanza di un genitore o di un rappresentante legale del minore.

Foglio rosa: Anche per il Foglio Rosa sono in arrivo novità. Verrà rilasciato solo dopo il superamento della “prova di controllo delle cognizioni”, vale a dire l’esame di teoria. Lo stesso emendamento prevede che tale prova debba avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda per il conseguimento della patente e non possa essere ripetuta entro tale termine più di due volte.

La targa personale: la targa della macchina, come già avviene per i motorini non sarà più legata alla carta di circolazione, più nota come “libretto”, ma alla patente del titolare e dunque non seguirà più le vicende giuridiche del veicolo, ma sarà trattenuta dal proprietario nel caso di trasferimento di proprietà.

Scuola guida in autostrada: quando il decreto sarà approvato si potrà fare scuola guida anche in autostrada e di notte: l’idea è quella di abituare gli aspiranti automobilisti a condizioni di guida diverse da quelle della città.

Il medico denuncia: il medico che venga a conoscenza di una patologia di un suo assistito, che determina una diminuzione della idoneità alla guida, deve darne comunicazione scritta e riservata al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Scatola nera in auto: non è un obbligo, ma solo l’approvazione della sperimentazione per montare in auto o nel casco un dispositivo elettronico che localizzi il percorso del veicolo, le condizioni tecnico-meccaniche e la condotta di guida e in caso di incidente a ricostruire la dinamica per gli autoveicoli.

Limiti più bassi per i neopatentati: i limiti di velocità per chi ha preso la patente da meno di tre anni scendono da 100 a 90 km/h in autostrada e da 90 a 70 km/h nelle strade extraurbane. Chi però ha la patente da meno di un anno potrà guidare autovetture la cui potenza, riferita alla tara, è di 55 kw/t. Viene così elevata la soglia precedentemente fissata a 50 kw/t: un limite che però non era ancora entrato in vigore.

Limiti di velocità: chi raggiunge una velocità tra i 40 e i 60 km/h superiore a quanto consentito pagherà tra un minimo di 500 e un massimo di 2mila euro, mentre chi supera di 60 km/h il tetto pagherà tra gli 800 e i 3200 euro. Attualmente le sanzioni prevedono nel primo caso multe tra i 370 e i 1.458 euro e nel secondo tra i 500 e i 2mila euro. Il prelievo dei punti però passerebbe da 10 a 6 per questo tipo di infrazione. Più soldi da pagare e meno punti da recuperare.

Sparisce la sanzione che vedeva le moto punite come un Suv: si dimezzano le multe per divieto di sosta per le due ruote. Chi parcheggia una moto o un motorino in corrispondenza di segnali stradali o semafori e ne occulta la vista e chi parcheggia bloccando attraversamenti pedonali o sui marciapiedi pagherà da 78 a 155 euro, vale a dire la metà di quanto previsto attualmente. Per tutti gli altri divieti di fermata e sosta le sanzioni scendono a un minimo di 23 euro e arrivano a un massimo di 92.

Articolo completo e ulteriori info sul sito ASAPS

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