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Amarcord: Fantic Strada 125 e 50

Il Fantic Strada, prodotto dal 1982 al 1985 nelle cilindrate 50 e 125, fu la prima vera moto stradale della Casa di Barzago


Dopo una lunga storia nel settore del fuoristrada, la Fantic Motor di Barzago (Lecco) all’inizio degli anni Ottanta si cimentò anche nel mercato delle stradali, anticipando quello che sarebbe successo dalla metà di quella fortunata decade tanto ricca di ricordi. Ne 1981 presentò dunque al Salone di Milano la Strada 125, che entrò in commercio nell’aprile dell’anno successivo.

Il primo modello (siglato FM 400.03) era dotato di motore a due tempi raffreddato ad aria, derivato da quello che equipaggiava i modelli da fuoristrada come il Caballero e il Trial. Alimentato da un carburatore Dell’Orto PHBL 25 BS e dotato di cambio a 6 rapporti e avviamento a pedale, sviluppava una potenza di 18,6 CV a 7750 giri e una coppia massima di 1,8 kgm (17,65 Nm) a 7000 giri e spingeva la Strada a 125 km/h.

La ciclistica si componeva di un telaio doppia culla chiusa in tubi d’acciaio, una forcella da 32 mm e due ammortizzatori posteriori. I freni Grimeca erano a disco da 260 mm sull’avantreno e a tamburo da 160 mm sulla ruota dietro che, come l’anteriore misurava 18 pollici di diametro e montava uno pneumatico da 3.25 (davanti 3.00). Il peso era di 98,5 kg e il serbatoio poteva contenere 12,5 litri di benzina che, con un consumo inferiore ai 20 km/litro garantiva anche ottima autonomia.

Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta

La moto era molto personale e con una linea piuttosto sportiva per l’epoca, con un cupolino dotato di faro rettangolare e nel 1982 il suo prezzo di listino era di 2.072.070 lire. Le concorrenti dell’epoca erano ancora le 125 stradali della “prima generazione” degli anni Ottanta, quelle nate a cavallo con gli anni Settanta, vale a dire Zündapp KS-WK e Laverda LZ, Garelli TSR (poi sostituito dal GTA), Aprilia ST, le artigianali Malanca e HRD e successivamente la Honda NS125F. Questo per citare solo le più conosciute, anche se all’epoca il mercato cominciava a essere piuttosto variegato.

L’anno successivo, il 1983, entrò in commercio la versione raffreddata a liquido che era stata presentata al Motor Show nel dicembre ‘82, denominata Strada Sport (con sigla FM 400). Nonostante questa importante modifica la testa del motore continuò ad a avere e alette di raffreddamento, quasi a voler camuffare la tecnologia, in perfetto “understatement” anni Ottanta.

Oltre al raffreddamento a liquido venne aggiunto anche il miscelatore separato, non presente sulla prima versione, e venne allungato il rapporto della finale. La Sport, disponibile in colore rosso o bianco, con copri radiatore verniciato in tinta, venne venduta a 2.456.000 lire, mentre per un periodo rimase disponibile anche la versione “aria”, venduta a 2.210.140 lire.

Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta

Come spesso avvenne per altre ottavo di litro di successo, arrivò prima la versione 125 e successivamente la Strada 50, che infatti venne commercializzata nel giugno dello stesso anno (siglato FM 240.01). Nel maggio del 1984 ci fu l’ultima evoluzione di questo modello con la Strada MK2 (FM 400.A), che era pressoché identica alla precedente ma con l’aggiunta di un puntale inferiore che le donava un aspetto più da “grande”.

A proposito dello Strada 50, aveva ben poco del cinquantino. Misure, motore, ruote e targa a parte si faceva fatica a distinguerlo dal 125. Anche la sella aveva la lunghezza di quella del 125, solo che sulla versione 50 era nella metà posteriore occupata dal portapacchi, ma eliminando quest’ultimo era adatta al trasporto di un passeggero (ovviamente vietato), le cui pedane dedicate venivano di solito alloggiate alla base degli ammortizzatori, utilizzando gli stessi attacchi.

Trovarne uno originale poi era impresa ardua. Le modifiche più diffuse erano la marmitta a espansione e il carburatore da 19 mm, quando non da 24, quest’ultimo accoppiato a un motore kittato a 75 o 80 cc, che potevano sprigionare anche 12 CV. In quei casi i 16 cavalli alla ruota reali del 125 non erano poi così lontani.

I più “teppisti” risolvevano il tutto levando la targa dal 125 del fratello maggiore ormai diciottenne, spacciandolo per un cinquanta, rimediando poi un libretto da qualche 50 rottamato, sperando che lo zelante vigile non andasse a controllare proprio il numero di telaio, cosa che all’epoca era prassi assai diffusa, visto che i motorini non avevano nessun tipo di targa e i furti erano frequenti. Di solito però chi osava tanto difficilmente si fermava all’alt delle forze dell’ordine e ogni tanto capitava di incrociare qualche Fantic Strada “stargato” sul filo dei 100 orari inseguito dalle pesanti e goffe V35 dei “ghisa”, per non parlare delle “potentissime” Arna in dotazione all’epoca a molti corpi di Polizia Municipale contro le quali anche un Ciao truccato vinceva a mani basse.

Nel 1985 il Fantic Strada lasciò spazio all’HP1 (nelle ultime tre foto), che con il suo motore da 25 CV a 8.250 giri e una coppia massima di 18,64 Nm a 8.000 giri, per una velocità massima di 140 km/h, faceva un balzo in avanti come prestazioni rispetto al suo predecessore. Tuttavia dovette vedersela negli anni a venire con le ottavo di litro sportive sempre più performanti della concorrenza, che di lì a pochi anni sconvolsero il mercato delle moto per i sedicenni.

Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
Le prime e le ultime moto stradali di Casa Fantic, dedicate ai sedicenni e quattordicenni degli anni Ottanta
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