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MotoGP: Carmelo Ezpeleta, ieri, oggi, domani…

Inutile sottolinearlo: Carmelo Ezpeleta è un personaggio alquanto eccentrico. Amato, odiato, discusso, ma sicuramente imprevedibile e mai banale. Lo spagnolo rappresenta la Dorna in tutto e per tutto prendendosi meriti e demeriti delle scelte, ma soprattutto cercando di portare il suo “personale giocattolo” sul gradino più alto degli sport motoristici. Uomo tenace, testardo e ambizioso,

Inutile sottolinearlo: Carmelo Ezpeleta è un personaggio alquanto eccentrico. Amato, odiato, discusso, ma sicuramente imprevedibile e mai banale.

Lo spagnolo rappresenta la Dorna in tutto e per tutto prendendosi meriti e demeriti delle scelte, ma soprattutto cercando di portare il suo “personale giocattolo” sul gradino più alto degli sport motoristici.

Uomo tenace, testardo e ambizioso, in parole povere un leader nato. Negli ultimi mesi è stato più volte tacciato di avere fin troppo a cuore i problemi di Valentino Rossi, non ultimo quello degli pneumatici.

Ma Carmelo smentisce e parla del mondo della MotoGP e del suo regolamento in continua evoluzione: “E’ vero, sono amico di Valentino, ma ciò non significa che io condivida tutto quello che pensa. Sulla questione Traction Control io credo che sia un bene per il nostro sport soprattutto per quanto concerne la sicurezza.

In fin dei conti si tratta di un sistema che verrà utilizzato sempre di più anche sulle moto stradali. Ma alla fine saranno i piloti attraverso la Safety Commission a decidere sul da farsi.”

Questione pneumatici: “Il vecchio regolamento era sbagliato sia per Michelin che per Bridgestone basta rivedere la gara del Sachsenring o quella di Laguna Seca. I francesi non costruendo più le mescole ad hoc il venerdì ed il sabato notte sono stati raggiunti dalla concorrenza.

L’attuale regola che aumenta il numero delle gomme e permette alle case di provare dopo le gare nelle medesime piste con i collaudatori, va sicuramente nella direzione giusta.”

Solo 18 piloti al via: non è un numero troppo esiguo per una categoria importante come la MotoGP? “Preferisco che ci siano pochi piloti tutti competitivi piuttosto che un numero maggiore di partecipanti senza reali ambizioni in gara.

E’ vero che la Superbike si arricchirà di nomi importanti come Aprilia, BMW e KTM, ma ciò non vuol dire che un giorno le stesse aziende non approderanno nel motomondiale. Posso anticipare che dal 2009 Suzuki e Kawasaki presenteranno con 3 moto sulla griglia di partenza.”

A quando la nuova 250? “Avevamo proposto alle case di cominciare ad avere uno schieramento misto, due e quattro tempi, già dal 2010, ma questa soluzione non è piaciuta. Si preferirebbe partire tutti insieme dal 2011 con le quattro tempi.

Sarà fondamentale che questa nuova categoria possa preparare al meglio i giovani alla MotoGP senza far spendere ai team budget stellari. Il motore unico potrebbe ridurre i costi ma è una soluzione che non mi piace.”

via | GPone.com

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