Home Il Governo valuta l’introduzione del reato di “omicidio stradale”

Il Governo valuta l’introduzione del reato di “omicidio stradale”

Il ministro dei Trasporti Passera sta vagliando l’ipotesi di introdurre il reato di “omicidio stradale”, con ritiro definitivo della patente: leggi il report.


Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera sta valutando l’ipotesi di istituire un nuovo reato, l’“omicidio stradale”, che verrebbe introdotto tramite un Disegno Legge attualmente in fase di studio e che porterebbe a una nuova riforma del Codice della Strada.

Secondo quanto dichiarato dalle stesso Ministro a margine di una discussione sul tema, il reato si configurerà quando un “quando un conducente commetta omicidio in condizioni di guida con tasso alcoolemico sopra 1,5% g/l, ovvero di guida alterata dall’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti”. L’omicidio stradale verrà così configurato alla stregua di un vero e proprio delitto, che sarà punibile con “una pena detentiva non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a diciotto anni nonché con la previsione dell’arresto in flagranza“.

Il Ministro Passera ha inoltre precisato che un’eventuale condanna porterà anche alla revoca definitiva della patente, con divieto di circolare sul territorio nazionale anche con una patente di guida conseguita all’estero. “Quello che è certo è che la situazione attuale di totale impunibilità per chi uccide sulla strada non può essere tollerata. ha aggiunto Passera, precisando che il reato di ‘omicidio stradale’ sarà introdotto nel Codice Penale in seguito ad una comparazione con quanto accade in ambito europeo.

via | Ansa

Dal 1992 ad oggi il codice della strada é stato soggetto a oltre 70 interventi di modifica che sono stati dettati da urgenze o necessità del momento, il che – secondo il Ministro – ha tolto un qualcosa all’ “organicità” complessiva della legislazione stradale. Per questo motivo Passera richiederà al Parlamento una delega per la riforma del Codice della Strada che avrà, nelle sue parole, un doppio obiettivo: “un’ampia delegificazione di tutte quelle disposizioni che, in quanto suscettibili di frequenti aggiornamenti alle evoluzioni tecnologiche ovvero a disposizioni comunitarie, richiedono strumenti di produzione normativa che consentano tempi piu’ rapidi e procedure piu’ snelle” ed anche ”la tutela della sicurezza stradale e della effettivita’ degl istituti sanzionatori, con un intervento di armonizzazione della disciplina delle norme di comportamento e del sistema sanzionatorio nella materia della circolazione stradale.

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